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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10072018-160045


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MANDELLI, ALESSANDRO
URN
etd-10072018-160045
Titolo
Evoluzione della linea di riva e caratterizzazione sedimentologica del settore meridionale del litorale Pisano.
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE AMBIENTALI
Relatori
relatore Dott.ssa Bini, Monica
Parole chiave
  • avanzamento dell'erosione
  • granulometria
  • linea di costa
  • litorale di Pisa
Data inizio appello
26/10/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/10/2088
Riassunto
Nel primo capitolo si fa una breve introduzione alla tesi andando ad indicare il luogo e i motivi per cui questo tratto è stato spesso studiato. Il luogo è una tratta del litorale pisano compreso tra il Canale dello Scolmatore e Tirrenia. Il motivo degli studi passati e presenti è dovuto alle caratteristiche geomorfologiche uniche con diverse evoluzioni del litorale (Casarosa, 2016). I primi studi risalgono ai primi del 1900 per monitorare la costa che mostrava già segni di erosione. Lo studio si concentra a ridosso dello Scolmatore ove è stato costruito recentemente un pennello di circa 600m e sono stati effettuati lavori di dragaggio interni alla foce del Canale e di ripascimento adiacenti all’opera di difesa appena realizzata.
Nel secondo capitolo si fa l’inquadramento geografico andando a riprendere studi geologici e geomorfologici dell’area di studio e del bacino Pisano – Versiliese ove è compresa. Dal punto di vista geologico possiamo dire che il bacino è impostato all’interno di una depressione tettonica subsidente che si è venuta a formare dalla fine del Miocene superiore e successivamente i fiumi Arno e Serchio hanno iniziato a trasportare verso il mare i sedimenti che si sono pian piano accumulati e hanno formato l’attuale piana di età Olocenica. Dal punto di vista geomorfologico si ha la fascia esterna dove prevalgono i processi marini e la parte interna che è caratterizzata da processi alluvionali. La costa è il prodotto di un incrocio tra i processi continentali e quelli marini.
Nel terzo capitolo vengono descritti i lavori effettuati precedentemente nell’area di studio interessata. Inizialmente viene spiegata, in linea generale, la morfodinamica delle coste basse e sabbiose spiegando l’inclinazione delle coste, dove si trova la battigia, le interazioni costa mare, il moto ondoso a costa, le correnti che interagiscono con le spiagge. Ovviamente si accenna all’accumulo ed all’erosione del sedimento con conseguente avanzamento o arretramento della spiaggia.
Si menzionano anche i possibili interventi sulla costa per proteggere il litorale dall’erosione (ripascimenti, barriere, ecc.). Per capire l’evoluzione della linea di riva nel tempo vengono studiati lavori precedenti che comprendono buona parte del litorale pisano soprattutto andando a vedere le linee di riva da Marina di Pisa verso Calambrone.
Nel quarto capitolo vengono descritte le metodologie e le strumentazioni utilizzate per lo studio. Per la costruzione della linea di riva è stato utilizzato un GPS RTK della Leica per prendere i punti georeferenziati che poi sono stati messi su software QGIS per poter avere la linea di riva e confrontarla con quelle precedenti. Per lo studio granulometrico sono stati prelevati 18 campioni sulla spiaggia emersa tra Calambrone e Tirrenia, sono stati pesati prima umidi e poi a secco ed è stata effettuata una setacciatura con setacci da diametro delle sabbie secondo la classificazione di Wentworth.
Nel quinto capitolo vengono messi i risultati ottenuti: la linea di riva e i risultati della granulometria. Per i campioni granulometrici sono stati creati degli istogrammi peso/diametro.
Nel sesto capitolo si discutono i dati raccolti e si comparano con i risultati di lavori precedenti. Viene confrontata la linea di riva 2018 con quelle a partire dal 1938. I dati granulometrici sono stati messi a confronto con campioni raccolti negli stessi punti nel 2005.
Nelle conclusioni si discute riguardo la posizione della linea di riva 2018 rispetto alle precedenti, la sua evoluzione nel tempo e lo stato attuale di avanzamento o arretramento. Per le granulometrie si discute dei risultati della comparazione tra i lavori del 2018 e del 2005 e si indicano i possibili effetti futuri.
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