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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10072012-204731


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TOSCANO, DANIELE
URN
etd-10072012-204731
Titolo
Composizione isotopica (Carbonio e Ossigeno) di molluschi marini quaternari del Golfo di San Jorge (Patagonia, Argentina) e ricostruzioni paleoceanografiche
Dipartimento
SCIENZA DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
correlatore Dott.ssa Consoloni, Ilaria
relatore Prof. Zanchetta, Giovanni
Parole chiave
  • molluschi
  • composizione isotopica
  • Olocene
Data inizio appello
09/11/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/11/2052
Riassunto
Il presente lavoro di tesi si inserisce all’interno di un ampio studio di ricerca condotto dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, che ha tra i suoi scopi principali quello di ricostruire le condizioni ambientali, climatiche e paleoceanografiche della costa atlantica della Patagonia; nello specifico il presente lavoro si concentra sullo studio di tre siti diversi che spaziano tra la latitudine di 45°39’S e 47°44’S. Questa zona della costa patagonica, insieme alla parte più settentrionale, è di particolare interesse per due motivi principali: a) l’aspetto morfologico della costa, formata da numerosi sistemi di beach ridges al cui interno sono frequenti accumuli di organismi marini trasportati sulla costa dalle tempeste, costituisce dei potenziali archivi per studiare le condizioni oceaniche e di circolazione delle correnti di notevole interesse (Schellmann e Radtke, 2003), b) lungo queste coste si incontrano due correnti che hanno influenzato la diversità della fauna marina: una più fredda e meno salata (corrente delle Malvinas o delle Falkland) ed una più calda e salata (corrente Brasiliana).
L’obiettivo del presente lavoro di tesi è quello di cercare di ricostruire, a scala regionale, le condizioni oceaniche in termini di prevalenza di una delle due correnti sull’altra, durante l’Olocene, possibile riflesso di riorganizzazioni degli oceani a scala globale. Per contribuire alla ricostruzione paleoclimatica e paleoceanografica dei siti selezionati per la presente tesi è stato intrapreso uno studio geochimico, in particolare attraverso lo studio degli isotopi stabili dell’ossigeno e del carbonio, su molluschi marini dell’Olocene, campionati nei tre siti (Bahia Solano, Caleta Olivia e Puerto Deseado).
Nel presente lavoro di tesi sono stati analizzati 129 campioni di conchiglie di molluschi provenienti da due località del Golfo di San Jorge: Bahia Solano e Caleta Olivia e dal sito di Puerto Deseado, situato fuori dal golfo più a sud. L’analisi ha riguardato molluschi campionati durante le campagne avvenute in Patagonia nel 2009 e 2010.
Per ogni stazione di campionamento è stata registrata la posizione con un GPS Garmin. I campioni sono stati raccolti in buste e catalogati con il numero preso dal GPS. Se per ogni stazione di campionamento, il numero di campioni era superiore ad 1, al numero della stazione è stata aggiunta una lettera per distinguere i diversi tipi di campione.
Sono stati raccolti i campioni affioranti in sezione; dove ciò non è stato possibile, i campioni sono stati raccolti sulla superficie del beach ridge. Fra tutti gli esemplari sono stati scelti, per effettuare le analisi, campioni di Protothaca antiqua, campioni della Famiglia Mytilidae (come Mytilus edulis, Aulacomya atra, Brachidontes purpuratus) e campioni della Famiglia Patellidae, in quanto rappresentanti le specie di molluschi dominanti.
Le conchiglie sono state lavate più volte con acqua deionizzata e perossido di idrogeno diluito e, successivamente, pulite attraverso il bagno ad ultrasuoni. Le conchiglie che, dopo il bagno ad ultrasuoni, presentavano ancora delle impurità sono state pulite manualmente con un piccolo trapano. I campioni sono poi stati asciugati in un forno a circa 60 °C. Ciascuna valva di Protothaca antiqua è stata sezionata lungo l’asse di massimo accrescimento usando una sega a disco per sezioni sottili con lama diamantata. I campioni così ottenuti sono poi stati macinati, mentre per quanto riguarda i campioni rappresentati da esemplari della Famiglia Mytilidae, è stata macinata la valva intera. La macinatura dei campioni è stata eseguita, in parte, attraverso un mortaio in agata e in parte, attraverso una strumentazione che che meccanicamente ha prodotto le polveri su cui sono state poi effettuate le analisi.
Sulle polveri così ottenute sono state effettuate le analisi riguardanti composizione degli isotopi stabili (δ18O e δ13C). I campioni sono stati analizzati presso i laboratori dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse (I.G.G.) del CNR di Pisa attraverso un Finnigan Gas Bench II attaccato ad uno spettrometro di Massa Finnigan Matt Delta Plus IRMS. I valori isotopici ottenuti sono stati espressi usando la notazione convenzionale δ ‰. I valori di δ18O e δ13C sono stati riportati relativi a V-PDB.
Utilizzando i valori di δ13C e δ18O ottenuti dalle analisi per gli esemplari di età olocenica, integrati a dati di campioni di spiaggia attuale provenienti da altri siti (Consoloni com. personale) sono stati costruiti numerosi grafici in grado di mettere in evidenza le possibili correlazioni fra i valori di δ13C e δ18O e ad esempio la latitudine.
Attraverso le analisi isotopiche effettuate sui campioni e mediante l’uso di grafici esplicativi, con i quali sono stati investigati i dati ottenuti dalle analisi, emergono le seguenti considerazioni: la mancanza di una grossa differenza nel valore medio di δ18O dei campioni olocenici e i valori di δ18O dei campioni di spiaggia attuale, sia per le specie appartenenti alla Famiglia Mytilidae che per le specie di Protothaca antiqua, indica condizioni di sostanziale stabilità della salinità delle acque e della temperatura, tendendo così ad escludere una significativa variazione delle condizioni oceanografiche nell’area tra l’attuale e campioni olocenici analizzati; tuttavia si rileva una leggera differenza, che in alcuni casi appare significativa, dei valori di δ13C fra le specie oloceniche e le specie di spiaggia attuale, con i valori di δ13C delle specie oloceniche solitamente maggiori rispetto alle specie di spiaggia attuale. Questa ultima considerazione potrebbe suggerire una condizione oceanografica differente rispetto alle condizioni attuali (confrontabile con valori più simili alla zona dell’area Bonaerense). Resta da capire, quali sono i fattori che hanno potuto far cambiare le condizioni del reservoir del carbonio dell’acqua di mare utilizzato dai molluschi studiati e quindi la possibilità di trarre informazioni più dettagliate sull’evoluzione dell’area.
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