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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10062008-111437


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SALONI, SILVIA
URN
etd-10062008-111437
Titolo
Effetto del regime di sedimentazione sui popolamenti ad alghe ed invertebrati di pozze di scogliera
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
Relatore Vaselli, Stefano
Relatore Prof. Benedetti Cecchi, Lisandro
Parole chiave
  • costa rocciosa
  • sedimento
  • alghe
  • cambiamenti climatici
  • Disturbo
Data inizio appello
27/10/2008
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente studio, svolto lungo il litorale di Calafuria (LI), esamina gli effetti che i previsti cambiamenti nel regime temporale e nell’intensità degli eventi piovosi estremi potranno avere sui popolamenti ad alghe ed invertebrati delle pozze di scogliera.
In ambiente costiero, infatti, eventi piovosi di forte intensità determinano, attraverso il dilavamento superficiale (run-off), l’apporto sulla costa di sedimento di origine terrestre, che rappresenta un agente di disturbo potenzialmente importante per gli organismi presenti nelle pozze.
In un prossimo futuro, è previsto che l’apporto costiero di sedimento dovuto al run-off si intensifichi nel corso dei periodi in cui si concentreranno gli eventi piovosi estremi, mentre rallenti durante i lunghi periodi di calma tra un evento estremo e l’altro.
Il seguente studio origina da una precedente osservazione che ha mostrato come i popolamenti presenti in pozze soggette a maggiori apporti di sedimento differiscano in struttura (composizione e abbondanza di specie) da quelli in cui l’apporto sedimentario è minore.
Quindi, se il sedimento è effettivamente un agente di disturbo in grado di spiegare le disuguaglianze osservate tra le pozze povere e ricche di sedimento, allora i diversi livelli di varianza temporale ed intensità del disturbo da sedimento (indotti dai previsti cambiamenti nel regime temporale e nell’intensità degli eventi piovosi estremi in seguito ai mutamenti climatici) dovrebbero produrre diverse variazioni nella struttura dei popolamenti presenti nelle pozze naturalmente povere di sedimento.
Per dimostrare tale ipotesi, l’esperimento è consistito nel disturbare periodicamente 4 quadrati 16x16cm presenti in 12 pozze, versando sulla loro superficie del sedimento messo in piccoli sacchetti di plastica, seguendo un particolare disegno sperimentale.
Quest’ultimo comprende due livelli di intensità (bassa e alta, corrispondenti all’applicazione di diverse quantità di sedimento) che sono stati incrociati con 3 livelli di variabilità temporale di disturbo, di cui uno regolare e due irregolari. Questi ultimi hanno uguale varianza, ma differiscono fra loro per la distribuzione degli eventi di disturbo, in modo da non confondere l’effetto della varianza con quello prodotto dalla sequenza con la quale i trattamenti vengono distribuiti nel corso dell’esperimento.
Ciascuna delle combinazioni dei trattamenti descritti è stata replicata in due pozze e confrontata con due pozze di controllo, in cui non è stato alterato in alcun modo il regime di sedimentazione.
Gli effetti dei trattamenti verranno valutati con procedure univariate di analisi statistica applicate ai dati di abbondanza e diversità dei popolamenti campionati nei quadrati sperimentali con metodi non distruttivi.
Dalle analisi è risultato che intensità e varianza dei disturbi influenzano interattivamente la ricchezza specifica delle pozze, anche se non è stata trovata una netta diversità tra i controlli ed i trattamenti.
Per quanto riguarda le singole specie, è risultato che l’intensità e la varianza del disturbo da sedimento hanno effetti significativi e spesso interattivi su molte delle specie o gruppi di specie considerati.
In particolare, in accordo con la letteratura, è stato verificato che le alghe filamentose formanti il turf potrebbero essere favorite dal sedimento, ma solo entro una certa soglia; infatti quando l’intensità totale del disturbo (alta intensità x alta varianza) diventa troppo elevata anch’esse periscono.
Diverso è il caso delle specie algali che formano canopy, in quanto a differenza di quanto si legge dalla letteratura non sembrano essere ridotte dal sedimento, ma ciò potrebbe essere dovuto alla brevità dell’esperimento.
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