Tesi etd-10062008-101751 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
DI PAOLO, LUCA
URN
etd-10062008-101751
Titolo
Caratterizzazione Neuropsicologica dei Disturbi dell'Umore
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Prof. Cassano, Giovanni Battista
Relatore Prof. Pini, Stefano
Relatore Prof. Pini, Stefano
Parole chiave
- bipolar disorder
- continuous performance test
- continuous performance test
- cross-section
- depression
- depressione
- dimensioni maniacali di spettro dell'umore
- disturbi dell'umore
- disturbo bipolare
- emotional stroop task
- emotional stroop task
- euthymia
- eutimia
- major recurring disorder
- mania
- mania
- mood disorder
- mood spectrum
- Neuropsicologia
- neuropsychology
- sci-moods
- sci-moods
- spettro dell'umore
- trail making
- trail making
- wisconsin card sorting test
- wisconsin card sorting test
Data inizio appello
21/10/2008
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo studio si propone di confrontare i profili neuropsicologici di gruppi di pazienti affetti dai tre sottotipi principali di disturbo dell'umore in fase di eutimia.
Secondo l'orientamento degli studi presenti in letteratura, abbiamo valutato l'impatto sui deficit neurocognitivi di fattori socio-demografici e clinico-anamnestici e dei caratteri multidimensionali lifetime secondo il modello dello spettro dell'umore.
Il confronto fra gruppi ha principalmente mostrato un minor deterioramento cognitivo dei pazienti con disturbo bipolare di tipo due rispetto ai pazienti con depressione maggiore ricorrente e disturbo bipolare di tipo uno, stimato con indici che indagano il dominio delle funzioni frontali di attenzione e di funzionamento esecutivo, ed una maggior vulnerabilità dei pazienti bipolari di tipo uno all'”emotional bias”. Sono state rilevate differenze fra i tre gruppi anche riguardo all'effetto sul profilo neurocognitivo del livello d'istruzione e della storia clinica (anamnesi di sintomi psicotici, numero di episodi affettivi critici, durata di malattia e precocità d'esordio), con un andamento in linea con i dati presenti in letteratura.
Ulteriori ed interessanti differenze sono emerse dalle correlazioni fra profilo neuropsicologico e spettro dell'umore: in particolare possiamo ipotizzare un'associazione tra alcune dimensioni maniacali ed il deficit di attenzione a stimoli verbali nei pazienti con depressione unipolare ricorrente, a sostegno del modello teorico di Spettro dell'Umore.
I nostri dati confermano l'esistenza di significative differenze tra i disturbi dell'umore dal punto di vista cognitivo sia nel confronto tra i gruppi degli indici neuropsicologici che nell'analisi dei potenziali modulatori del deficit neurocognitivo, ed offrono spunti per ulteriori e più approfondite ricerche.
Secondo l'orientamento degli studi presenti in letteratura, abbiamo valutato l'impatto sui deficit neurocognitivi di fattori socio-demografici e clinico-anamnestici e dei caratteri multidimensionali lifetime secondo il modello dello spettro dell'umore.
Il confronto fra gruppi ha principalmente mostrato un minor deterioramento cognitivo dei pazienti con disturbo bipolare di tipo due rispetto ai pazienti con depressione maggiore ricorrente e disturbo bipolare di tipo uno, stimato con indici che indagano il dominio delle funzioni frontali di attenzione e di funzionamento esecutivo, ed una maggior vulnerabilità dei pazienti bipolari di tipo uno all'”emotional bias”. Sono state rilevate differenze fra i tre gruppi anche riguardo all'effetto sul profilo neurocognitivo del livello d'istruzione e della storia clinica (anamnesi di sintomi psicotici, numero di episodi affettivi critici, durata di malattia e precocità d'esordio), con un andamento in linea con i dati presenti in letteratura.
Ulteriori ed interessanti differenze sono emerse dalle correlazioni fra profilo neuropsicologico e spettro dell'umore: in particolare possiamo ipotizzare un'associazione tra alcune dimensioni maniacali ed il deficit di attenzione a stimoli verbali nei pazienti con depressione unipolare ricorrente, a sostegno del modello teorico di Spettro dell'Umore.
I nostri dati confermano l'esistenza di significative differenze tra i disturbi dell'umore dal punto di vista cognitivo sia nel confronto tra i gruppi degli indici neuropsicologici che nell'analisi dei potenziali modulatori del deficit neurocognitivo, ed offrono spunti per ulteriori e più approfondite ricerche.
File
Nome file | Dimensione |
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00_Fontespizio.pdf | 47.53 Kb |
01a_Riassunto.pdf | 20.08 Kb |
01b_Indi...erale.pdf | 69.20 Kb |
02_Prefazione.pdf | 189.08 Kb |
03_preme...ntali.pdf | 160.99 Kb |
04_Mater...etodi.pdf | 240.08 Kb |
05_Risultati.pdf | 155.24 Kb |
06_Risul...sione.pdf | 204.80 Kb |
07_Conclusioni.pdf | 40.91 Kb |
08_Appen...belle.pdf | 176.06 Kb |
09_Bibliografia.pdf | 56.29 Kb |
Contatti...tacts.pdf | 27.82 Kb |
ERRATA_C...retta.pdf | 52.91 Kb |
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