Tesi etd-10062008-005351 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
LUCIANI, MIRENE ANNA
URN
etd-10062008-005351
Titolo
Effetto della laparostomia sull'outcome dei pazienti con peritonite diffusa. Risultati di uno studio prospettico.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Prof. Chiarugi, Massimo
Parole chiave
- laparostomia
- mortalità
- peritonite
- peritoniti diffuse
- scores predittivi
Data inizio appello
21/10/2008
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo studio ha l’obiettivo di determinare l’efficacia del trattamento con laparostomia nei pazienti con peritonite secondaria diffusa e la possibilità di effettuare una precoce valutazione prognostica mediante l’impiego di tre diversi indici di predittività.
L’analisi prospettica è stata condotta su 32 pazienti, 19 uomini e 13 donne, dell’età media di 72 anni (range 45 – 94), sottoposti a laparostomia per peritonite secondaria diffusa presso l’U.O. di Chirurgia Generale e d’Urgenza dell’AOU Pisana nel biennio 2006-2007. Sono state impiegate metodiche diverse di laparostomia: skin closure in n=16 (50%), vacuum-pack in n=14 pazienti (44%), e bogota-bag in n=2 (6%). I pazienti sono stati valutati secondo gli indici prognostici APACHE II, POSSUM e Mannheim Peritonitis Index (MPI) all’ingresso o durante l’intervento chirurgico.
Il valore medio dell’APACHE II è risultato pari a 15,66, (range: 7 - 25) con una mortalità attesa (Mortality Index) del 36,50%. Il POSSUM ha mostrato un valore medio degli scores fisiologico e chirurgico rispettivamente di 41,75 e 32, stimando una mortalità del 93,57% ed una morbidità pari al 99,55%. Infine il punteggio MPI medio è stato di 30,8 (range: 18 - 41) con una mortalità attesa del 63,72%. Al termine dello studio n=14 pazienti (44%) sono sopravvissuti. La mortalità effettivamente osservata è stata quindi del 56%.
Nel campione preso in esame solo il Mannheim Peritonitis Index si è dimostrato raggiungere valori predittivi (mortalità attesa vs. mortalità osservata) molto vicini alla significatività (p=0.0589).
La peritonite diffusa secondaria rappresenta tuttora una causa rilevante di sepsi, insufficienza d’organo multisistemica e mortalità. L’impiego di laparostomia con ripetute toelette chirurgiche della cavità peritoneale può contribuire a migliorare la prognosi di questi pazienti. Limitatamente al campione in esame, il Mannheim Peritonitis Index (sistema di scoring non fisiologico) si è dimostrato un attendibile metodo predittivo laddove i sistemi di scoring fisiologici hanno mostrato limiti di affidabilità sovrastimando (POSSUM) o sottostimando (APACHE II) la mortalità attesa. Si potrebbe pertanto ipotizzare che, in questa categoria di pazienti, lo status d’organo (severità e diffusione della infezione nella cavità peritoneale) sia molto più affidabile, dal punto di vista prognostico, dello status d’organismo (effetti e risposta generale alla infezione).
L’analisi prospettica è stata condotta su 32 pazienti, 19 uomini e 13 donne, dell’età media di 72 anni (range 45 – 94), sottoposti a laparostomia per peritonite secondaria diffusa presso l’U.O. di Chirurgia Generale e d’Urgenza dell’AOU Pisana nel biennio 2006-2007. Sono state impiegate metodiche diverse di laparostomia: skin closure in n=16 (50%), vacuum-pack in n=14 pazienti (44%), e bogota-bag in n=2 (6%). I pazienti sono stati valutati secondo gli indici prognostici APACHE II, POSSUM e Mannheim Peritonitis Index (MPI) all’ingresso o durante l’intervento chirurgico.
Il valore medio dell’APACHE II è risultato pari a 15,66, (range: 7 - 25) con una mortalità attesa (Mortality Index) del 36,50%. Il POSSUM ha mostrato un valore medio degli scores fisiologico e chirurgico rispettivamente di 41,75 e 32, stimando una mortalità del 93,57% ed una morbidità pari al 99,55%. Infine il punteggio MPI medio è stato di 30,8 (range: 18 - 41) con una mortalità attesa del 63,72%. Al termine dello studio n=14 pazienti (44%) sono sopravvissuti. La mortalità effettivamente osservata è stata quindi del 56%.
Nel campione preso in esame solo il Mannheim Peritonitis Index si è dimostrato raggiungere valori predittivi (mortalità attesa vs. mortalità osservata) molto vicini alla significatività (p=0.0589).
La peritonite diffusa secondaria rappresenta tuttora una causa rilevante di sepsi, insufficienza d’organo multisistemica e mortalità. L’impiego di laparostomia con ripetute toelette chirurgiche della cavità peritoneale può contribuire a migliorare la prognosi di questi pazienti. Limitatamente al campione in esame, il Mannheim Peritonitis Index (sistema di scoring non fisiologico) si è dimostrato un attendibile metodo predittivo laddove i sistemi di scoring fisiologici hanno mostrato limiti di affidabilità sovrastimando (POSSUM) o sottostimando (APACHE II) la mortalità attesa. Si potrebbe pertanto ipotizzare che, in questa categoria di pazienti, lo status d’organo (severità e diffusione della infezione nella cavità peritoneale) sia molto più affidabile, dal punto di vista prognostico, dello status d’organismo (effetti e risposta generale alla infezione).
File
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01_Intro.pdf | 10.54 Kb |
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03_capitolo_2.pdf | 43.50 Kb |
04_capitolo_3.pdf | 112.14 Kb |
05_capitolo_4.pdf | 11.99 Kb |
06_capitolo_5.pdf | 207.22 Kb |
07_capitolo_6.pdf | 94.82 Kb |
08_capitolo_7.pdf | 85.97 Kb |
09_capitolo_8.pdf | 10.76 Kb |
10_allegati.pdf | 66.41 Kb |
11_iconografia.pdf | 904.14 Kb |
12_Bibliografia.pdf | 41.19 Kb |
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