Tesi etd-10062004-211608 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
L'Insalata, Nicola Eugenio
Indirizzo email
nico.linsalata@yahoo.it
URN
etd-10062004-211608
Titolo
Progetto VLSI di un decoder Low-Density Parity-Check conforme allo standard IEEE 802.11n per applicazioni WLAN
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA ELETTRONICA
Relatori
relatore Prof. Terreni, Pierangelo
relatore Dott. Rovini, Massimo
relatore Dott. Rossi, Francesco
relatore Prof. Fanucci, Luca
relatore Dott. Rovini, Massimo
relatore Dott. Rossi, Francesco
relatore Prof. Fanucci, Luca
Parole chiave
- error correction coding
- high level system description
- iterative decoders
- VLSI
- LDPC
- fixed point analysis
- WLAN
Data inizio appello
25/10/2004
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/10/2044
Riassunto
<P>La richiesta di banda, da parte degli standard di comunicazione, diviene di anno in anno più insistente: da un lato vi sono applicazioni, consumer e professionali, che necessitano di throughput sostenuti, come ad esempio lo streaming di dati multimediali, dall’altro lato si ha un numero sempre crescente di dispositivi portatili (laptop, handheld pc, telefoni cellulari) per i quali è fondamentale definire
un equilibrio ottimale tra qualità del servizio e consumo energetico.
<P>I codici di canale costituiscono un elemento chiave della catena di comunicazione: una codifica opportuna dell’informazione prima della modulazione, infatti, consente al ricevitore di individuare, ed eventualmente correggere, quella porzione di dati corrotta dal rumore durante la trasmissione; un meccanismo di codifica ben realizzato, inoltre, consente trasmissioni affidabili con ridotto consumo di potenza.
<P>La scoperta dei Turbo Codici, avvenuta nel 1993, ha dimostrato la possibilità di avvicinare la capacità di canale, ossia la massima quantità teorica di informazione che è possibile trasferire su un canale di comunicazione, come teorizzato da Shannon nel 1948; questo avvicinamento sembrava impossibile con le tecniche di codifica conosciute sino a quel momento.
<P>L’adozione dei turbo codici nella maggior parte degli standard nati nell’ultimo decennio, ha spinto la ricerca ad indagare meglio i processi di decodifica di tipo iterativo, come sono appunto i turbo codici, riportando alla luce una particolare famiglia di codici a blocchi ideata, nei primi anni ’60, da R. Gallager: i codici low-density parity-check (LDPC).
<P>Nel presente lavoro di tesi si sono studiati i codici LDPC nell’ottica di una realizzazione VLSI del relativo decoder; in particolare si è indirizzato il problema della trasposizione in virgola fissa dell’algoritmo di decodifica, operazione che rappresenta il primo passo verso l’implementazione hardware.
<P>La natura dei codici LDPC rende impossibile studiare analiticamente la dipendenza che sussiste tra l’elaborazione dei blocchi funzionali elementari e l’andamento delle curve di bit error rate, che caratterizzano le prestazioni del codice sul canale; a tal fine è stato sviluppato un simulatore ad alto livello del decoder ed è stata messa a punto una metodologia di analisi che ha consentito la caratterizzazione dei segnali in termini di dinamica e granularità, relazionando questi
parametri alla perdita di implementazione misurabile sulle curve di BER.
<P>L’analisi condotta è stata applicata al codice LDPC recentemente proposto per lo standard IEEE 802.11n, presentato come estensione high-throughput allo standard per Wireless LAN 802.11.
<P>I risultati ottenuti sono serviti a determinare il dimensionamento ottimale del check node e del variable node, i processing element elementari sui quali si basa l’algoritmo di decodifica.
<P>Ai risultati delle simulazioni bit-true del codice per WLAN, si affiancano dunque delle stime preliminari sulla complessità del decoder in termini di throughput ed area; l’idea è quella di raccogliere dati utili alla messa a punto di un dimostratore hardware, sviluppato su FPGA VirtexII della Xilinx, prima di migrare verso
il target finale costituito dalla libreria standard cells a 0.18 µm della ST Microelectronics: l’ambito consumer, nel quale si inquadrano le applicazioni WLAN, giustifica infatti l’interesse per la realizzazione di un ASIC.
un equilibrio ottimale tra qualità del servizio e consumo energetico.
<P>I codici di canale costituiscono un elemento chiave della catena di comunicazione: una codifica opportuna dell’informazione prima della modulazione, infatti, consente al ricevitore di individuare, ed eventualmente correggere, quella porzione di dati corrotta dal rumore durante la trasmissione; un meccanismo di codifica ben realizzato, inoltre, consente trasmissioni affidabili con ridotto consumo di potenza.
<P>La scoperta dei Turbo Codici, avvenuta nel 1993, ha dimostrato la possibilità di avvicinare la capacità di canale, ossia la massima quantità teorica di informazione che è possibile trasferire su un canale di comunicazione, come teorizzato da Shannon nel 1948; questo avvicinamento sembrava impossibile con le tecniche di codifica conosciute sino a quel momento.
<P>L’adozione dei turbo codici nella maggior parte degli standard nati nell’ultimo decennio, ha spinto la ricerca ad indagare meglio i processi di decodifica di tipo iterativo, come sono appunto i turbo codici, riportando alla luce una particolare famiglia di codici a blocchi ideata, nei primi anni ’60, da R. Gallager: i codici low-density parity-check (LDPC).
<P>Nel presente lavoro di tesi si sono studiati i codici LDPC nell’ottica di una realizzazione VLSI del relativo decoder; in particolare si è indirizzato il problema della trasposizione in virgola fissa dell’algoritmo di decodifica, operazione che rappresenta il primo passo verso l’implementazione hardware.
<P>La natura dei codici LDPC rende impossibile studiare analiticamente la dipendenza che sussiste tra l’elaborazione dei blocchi funzionali elementari e l’andamento delle curve di bit error rate, che caratterizzano le prestazioni del codice sul canale; a tal fine è stato sviluppato un simulatore ad alto livello del decoder ed è stata messa a punto una metodologia di analisi che ha consentito la caratterizzazione dei segnali in termini di dinamica e granularità, relazionando questi
parametri alla perdita di implementazione misurabile sulle curve di BER.
<P>L’analisi condotta è stata applicata al codice LDPC recentemente proposto per lo standard IEEE 802.11n, presentato come estensione high-throughput allo standard per Wireless LAN 802.11.
<P>I risultati ottenuti sono serviti a determinare il dimensionamento ottimale del check node e del variable node, i processing element elementari sui quali si basa l’algoritmo di decodifica.
<P>Ai risultati delle simulazioni bit-true del codice per WLAN, si affiancano dunque delle stime preliminari sulla complessità del decoder in termini di throughput ed area; l’idea è quella di raccogliere dati utili alla messa a punto di un dimostratore hardware, sviluppato su FPGA VirtexII della Xilinx, prima di migrare verso
il target finale costituito dalla libreria standard cells a 0.18 µm della ST Microelectronics: l’ambito consumer, nel quale si inquadrano le applicazioni WLAN, giustifica infatti l’interesse per la realizzazione di un ASIC.
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