Tesi etd-10062004-195413 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Scillone, Leonardo
Indirizzo email
leonardoscillone@tiscali.it
URN
etd-10062004-195413
Titolo
Analisi di dati magnetici a varia scala: applicazione alla regione tirrenica 41° N
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE GEOLOGICHE
Relatori
Relatore Prof. Beverini, Nicolò
Parole chiave
- mamgnetismo
- Tirreno meridionale
- Vesuvio
Data inizio appello
22/10/2004
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/10/2044
Riassunto
Riassunto
Il lavoro di tesi è basato sul trattamento dei dati aeromagnetici AGIP 1979 della regione tirrenica 41° N a tre scale differenti.
Lo scopo della tesi è stato quello della realizzazione cartografica di diverse mappe di anomalia a due diverse scale e della produzione di un modello 3D dell’apparato vulcanico del Somma-Vesuvio.
L’analisi a grande scala si è concentrata all’identificazione della discontinuità litosferica del 41° parallelo N per; si sono realizzate carte di anomalia, una di alta e una di bassa frequenza, della regione Campana per quanto riguarda l’indagine a scala minore.
I dati a mia disposizione sono stati quelli della campagna di rilevamento geomagnetico effettuata da AGIP nel periodo 1970-1980.
Per quanto riguarda la parte della produzione cartografica l’analisi informativa del segnale è stato fatta soprattutto in frequenza e con tecniche di filtraggio mediante analisi di Fourier che hanno permesso la distinzione delle sorgenti superficiali da quelle profonde responsabili delle anomalie magnetiche. La distinzione in frequenza ha permesso la successiva applicazione del Bottom Reduction Method (BTM) col fine di eliminare le distorsioni del campo dovute alle variazioni di distanza tra sorgente e sensore di misura e incrementando notevolmente la definizione delle anomalie.
Tutte le carte presentate sono ridotte all’anno geomagnetico 1979.0.
L’analisi informativa del segnale a scala locale ha avuto come obbiettivo la modellistica tridimensionale dell’apparato vulcanico del Somma-Vesuvio mediante un’algoritmo di inversione che si basa sull’inviluppo della sorgente mediante funzioni di Gauss 3D definite positive.
L’operazione di inversione ha dato buoni risultati e ha consentito di differenziare strutture a diversa magnetizzazione all’interno dell’apparato vulcanico e ha mostrato valori di magnetizzazione superficiale coerenti con quelli ottenuti da misurazioni dirette sui campioni.
Il lavoro di tesi è basato sul trattamento dei dati aeromagnetici AGIP 1979 della regione tirrenica 41° N a tre scale differenti.
Lo scopo della tesi è stato quello della realizzazione cartografica di diverse mappe di anomalia a due diverse scale e della produzione di un modello 3D dell’apparato vulcanico del Somma-Vesuvio.
L’analisi a grande scala si è concentrata all’identificazione della discontinuità litosferica del 41° parallelo N per; si sono realizzate carte di anomalia, una di alta e una di bassa frequenza, della regione Campana per quanto riguarda l’indagine a scala minore.
I dati a mia disposizione sono stati quelli della campagna di rilevamento geomagnetico effettuata da AGIP nel periodo 1970-1980.
Per quanto riguarda la parte della produzione cartografica l’analisi informativa del segnale è stato fatta soprattutto in frequenza e con tecniche di filtraggio mediante analisi di Fourier che hanno permesso la distinzione delle sorgenti superficiali da quelle profonde responsabili delle anomalie magnetiche. La distinzione in frequenza ha permesso la successiva applicazione del Bottom Reduction Method (BTM) col fine di eliminare le distorsioni del campo dovute alle variazioni di distanza tra sorgente e sensore di misura e incrementando notevolmente la definizione delle anomalie.
Tutte le carte presentate sono ridotte all’anno geomagnetico 1979.0.
L’analisi informativa del segnale a scala locale ha avuto come obbiettivo la modellistica tridimensionale dell’apparato vulcanico del Somma-Vesuvio mediante un’algoritmo di inversione che si basa sull’inviluppo della sorgente mediante funzioni di Gauss 3D definite positive.
L’operazione di inversione ha dato buoni risultati e ha consentito di differenziare strutture a diversa magnetizzazione all’interno dell’apparato vulcanico e ha mostrato valori di magnetizzazione superficiale coerenti con quelli ottenuti da misurazioni dirette sui campioni.
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