Tesi etd-10052022-144150 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
FAMIGLIETTI, LAURA
URN
etd-10052022-144150
Titolo
Uretrostomia nel cane e nel gatto: studio retrospettivo su indicazioni chirurgiche, complicazioni post-operatorie e qualità di vita
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Vannozzi, Iacopo
correlatore Dott.ssa Lippi, Ilaria
correlatore Dott.ssa Lippi, Ilaria
Parole chiave
- complicazioni
- indicazioni chirurgiche
- ostruzione uretrale
- uretra
- uretrostomia
Data inizio appello
28/10/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/10/2025
Riassunto
Cane e gatto possono sviluppare diverse patologie uretrali e tutte possono causare con meccanismi patogenetici differenti un’ostruzione uretrale (Ettinger et al., 2017). L’ostruzione uretrale completa rappresenta un’emergenza medica (Slatter, 2003).
L’intervento chirurgico di uretrostomia consiste nella creazione di una comunicazione permanente tra l’uretra e l’ambiente esterno, diversa da quella fisiologica (Tobias, 2018) e viene generalmente eseguito per stenosi uretrale, per prevenire ripetute ostruzioni uretrali, per alleviare l'ostruzione uretrale causata da calcoli che non possono essere gestiti dal punto di vista medico o che non possono essere rimossi mediante retroidropropulsione o uretrotomia, in caso di trauma contusivo dell’uretra o per la resezione di neoformazioni uretrali o peniene (Fossum, 2013).
Il presente studio retrospettivo è stato eseguito su 21 cani maschi e 28 gatti maschi che hanno subito l’intervento chirurgico di uretrostomia presso l’Ospedale Didattico Veterinario “Mario Modenato” nel periodo che va da Marzo 2009 a Agosto 2022.
L’obiettivo dello studio è stato quello di valutare eventuali analogie e differenze tra i pazienti canini e felini sottoposti ad uretrostomia, in termini di indicazioni chirurgiche, fattori predisponenti, complicazioni post-operatorie e qualità di vita.
Tutti i dati clinici sono stati raccolti tramite la revisione delle cartelle cliniche cartacee e di quelle informatizzate. Per quanto riguarda invece i dati di follow-up, questi sono stati raccolti tramite interviste telefoniche ai proprietari dei pazienti.
In termini di indicazioni chirurgiche, nei cani in studio la più comune motivazione all’intervento chirurgico di uretrostomia è stata l’ostruzione uretrale da calcoli mentre nei gatti è stata l’ostruzione uretrale idiopatica.
Considerando i fattori predisponenti, il nostro studio ha messo in evidenza differenze statisticamente significative nell’età, nello stato riproduttivo e nel tipo di dieta assunta, tra pazienti canini e felini.
Inoltre è risultato statisticamente evidente che nei pazienti felini l’intervento chirurgico di uretrostomia è stato tendenzialmente effettuato in pazienti con recidiva rispetto che in pazienti al primo episodio; al contrario nei pazienti canini in studio l’intervento chirurgico di uretrostomia è stato eseguito in modo significativamente prevalente al primo episodio ostruttivo.
Considerando le complicazioni post-operatorie, nel presente studio non sono state osservate differenze statisticamente significative tra le due specie nel tipo di complicazioni osservate né nella loro prevalenza.
Valutando infine la qualità di vita dei pazienti uretrostomizzati, la maggior parte dei proprietari che hanno partecipato all’intervista telefonica di follow up hanno dichiarato che i pazienti in studio hanno ottenuto a seguito dell’intervento chirurgico una qualità di vita ottima.
L’intervento chirurgico di uretrostomia consiste nella creazione di una comunicazione permanente tra l’uretra e l’ambiente esterno, diversa da quella fisiologica (Tobias, 2018) e viene generalmente eseguito per stenosi uretrale, per prevenire ripetute ostruzioni uretrali, per alleviare l'ostruzione uretrale causata da calcoli che non possono essere gestiti dal punto di vista medico o che non possono essere rimossi mediante retroidropropulsione o uretrotomia, in caso di trauma contusivo dell’uretra o per la resezione di neoformazioni uretrali o peniene (Fossum, 2013).
Il presente studio retrospettivo è stato eseguito su 21 cani maschi e 28 gatti maschi che hanno subito l’intervento chirurgico di uretrostomia presso l’Ospedale Didattico Veterinario “Mario Modenato” nel periodo che va da Marzo 2009 a Agosto 2022.
L’obiettivo dello studio è stato quello di valutare eventuali analogie e differenze tra i pazienti canini e felini sottoposti ad uretrostomia, in termini di indicazioni chirurgiche, fattori predisponenti, complicazioni post-operatorie e qualità di vita.
Tutti i dati clinici sono stati raccolti tramite la revisione delle cartelle cliniche cartacee e di quelle informatizzate. Per quanto riguarda invece i dati di follow-up, questi sono stati raccolti tramite interviste telefoniche ai proprietari dei pazienti.
In termini di indicazioni chirurgiche, nei cani in studio la più comune motivazione all’intervento chirurgico di uretrostomia è stata l’ostruzione uretrale da calcoli mentre nei gatti è stata l’ostruzione uretrale idiopatica.
Considerando i fattori predisponenti, il nostro studio ha messo in evidenza differenze statisticamente significative nell’età, nello stato riproduttivo e nel tipo di dieta assunta, tra pazienti canini e felini.
Inoltre è risultato statisticamente evidente che nei pazienti felini l’intervento chirurgico di uretrostomia è stato tendenzialmente effettuato in pazienti con recidiva rispetto che in pazienti al primo episodio; al contrario nei pazienti canini in studio l’intervento chirurgico di uretrostomia è stato eseguito in modo significativamente prevalente al primo episodio ostruttivo.
Considerando le complicazioni post-operatorie, nel presente studio non sono state osservate differenze statisticamente significative tra le due specie nel tipo di complicazioni osservate né nella loro prevalenza.
Valutando infine la qualità di vita dei pazienti uretrostomizzati, la maggior parte dei proprietari che hanno partecipato all’intervista telefonica di follow up hanno dichiarato che i pazienti in studio hanno ottenuto a seguito dell’intervento chirurgico una qualità di vita ottima.
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