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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10052020-172241


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ARENA, MARIA LAURA
URN
etd-10052020-172241
Titolo
INFANZIE PERDUTE. TRASMISSIONE INTERGENERAZIONALE: LA RIPETIZIONE, L'IDENTIFICAZIONE, IL DOLORE
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Mazza, Roberto
Parole chiave
  • trasmissione intergenerazionale
Data inizio appello
26/10/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/10/2090
Riassunto
Il lavoro che segue vuole porre particolare attenzione all’infanzia, ossia al periodo che vive ogni individuo, nel momento in cui viene al mondo. In particolare, l’elaborato si sofferma sul rapporto che i bambini instaurano con i rispettivi genitori, rapporti che inevitabilmente influiranno sulla personalità dei minori. L’aggettivo “perduta” mira ad evidenziare come il diritto ad un’infanzia felice o perlomeno ciò che rientra nei canoni della normalità, spesso non viene garantita a tutti i fanciulli, che si trovano a vivere o a non vivere in ambienti più o meno idonei al loro sviluppo psicologico. Durante il periodo infantile la figura che assume un ruolo estremamente importante è quello della madre, figura di riferimento e alla quale inevitabilmente si attacca. L’ambiente familiare in cui si cresce trasmette consciamente o inconsciamente fatti, episodi, miti che avranno inevitabilmente delle ripercussioni sul fanciullo. La trasmissione diventa nel tempo un meccanismo di riproduzione soprattutto psichica della famiglia. Essa può essere intergenerazionale se riguarda oggetti psichici inconsci non trasformabili, mentre transgenerazionale se si ci riferisce alla trasmissione di elementi psichici non elaborati. Ciò dimostra come l’uomo sia un anello di una catena familiare, in cui si trova a dover affrontare non solo i processi psichici che gli appartengono, ma anche traumi e segreti appartenenti alle generazioni passate, divenendo destinatario inconsapevole di contenuti psicologici di generazione lontane. Le figure professionali, che si trovano ad operare in contesti di aiuto dovranno indagare sulle esperienze familiari degli utenti. È importante capire che non ci si trova mai davanti due persone uguali: ogni utente ha un suo mondo alle spalle, ha un vissuto diverso dagli altri, ha un contesto specifico, ha un modo di reagire tutto suo. Il passato serve per capire e intuire il futuro e non è detto che maltrattamenti, abusi e violenze abbiano ripercussioni solo negativi.

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