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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10052020-161335


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
BAIANO SVIZZERO, GIOVANNI
URN
etd-10052020-161335
Titolo
Valutazione del grado di fibrosi parietale in pazienti con malattia di Crohn stenosante da sottoporre ad intervento di resezione ileo-colica.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MALATTIE DELL'APPARATO DIGERENTE
Relatori
relatore Prof. Marchi, Santino
relatore Dott. Costa, Francesco
Parole chiave
  • fibrosi intestinale
  • risonanza magnetica nucleare
  • malattia di crohn
Data inizio appello
11/11/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/11/2090
Riassunto
Titolo: Valutazione del grado di fibrosi parietale in pazienti con malattia di Crohn stenosante da sottoporre ad intervento di resezione ileo-colica
Introduzione: la malattia di Crohn (CD) è una patologia cronica caratterizzata da un’infiammazione transmurale della parete intestinale che può interessare tutto il canale alimentare, dalla bocca all’ano. Una delle sfide ancora oggi più difficili da affrontare nei pazienti con malattia di Crohn a carattere stenosate è la valutazione e quantizzazione del grado e tipo di stenosi, in particolare a livello ileale. Studiare il tipo di stenosi, capire se si tratti di una stenosi prevalentemente infiammatoria o una stenosi prevalentemente fibrosa può non essere facile poiché spesso le due componenti sono entrambe presenti a carico di un segmento ileale ristretto. La caratterizzazione ha inoltre un importante risvolto terapeutico, poiché la stenosi principalmente infiammatoria in un paziente con segni bioumorali di malattia (indici di flogosi e calprotectina fecale alterati), in assenza di dilatazioni a monte alle tecniche di imaging (EnteroRM, o EnteroTC) ed asintomatico per sintomi subocclusivi, può giovarsi di terapia medica. La stenosi principalmente fibrotica invece può essere aggredita solo attraverso tecniche chirurgiche.
Scopo: l’obiettivo della tesi è stato quello di valutare se i dati pre-operatori clinici (HBI), biochimici (PCR, Calprotectina fecale, Albuminemia) e di risonanza magnetica potessero correlare con il grado di fibrosi tissutale valutato sul pezzo operatorio nei pazienti operati per stenosi ileale in malattia di Crohn.
Materiali e metodi: sono stati analizzati, retrospettivamente, 25 pazienti con malattia di Crohn ileo-colica stenosante che sono stati sottoposti ad intervento di resezione ileo-colica tra ottobre 2013 e maggio 2020. Sono stati raccolti dati clinici (HBI), bioumorali (PCR v.n. <0.5 mg/dl, Calprotectina fecale v.n. <100 mg/kg, Albumina v.n. 3.5-5.0 g/dl) e radiologici riguardanti RMN, sia con gadolinio che con tecnica DWI eseguiti nei 3 mesi precedenti la data dell’intervento chirurgico. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a resezioni ileo-coliche con confezionamento di anastomosi ileo-colica L-L con tecnica laparoscopica; la refertazione anatomopatologica ha previsto una quantificazione del grado di fibrosi mediante utilizzo dello score di Higgins.

Risultati: tra gli items radiologici confrontati, Creeping Fat, spessore di parete, Mural T2 Signal, Mural Enhancement e presenza di stenosi, DWI qualitativa sono stati quelli con il maggiore grado di correlazione con il grado di fibrostenosi. Successivamente abbiamo provato a costruire un indice radiologico basato sui 5 parametri selezionati fra quelli radiologici con maggiore correlazione con il grado di fibrostenosi (Creeping Fat, Mural Thickness, Mural T2 Signal, Mural Enhancement e Strictures). Abbiamo costruito un modello di interpolazione lineare (multiple linear regression) di questi 5 dati rispetto al grado di fibrostenosi, allenato mediante Least Squares Method. Questo indice presenta una forte correlazione con il grado di fibrostenosi Avendo cosi definito un indice, abbiamo valutato l’uso di questo indice per valutare quanto è valido per generare un cut-off. Per fare questo abbiamo prodotto una curva ROC basata sull’indice prima definito e i valori del grado di fibrostenosi. La scelta di questo valore soglia porta ad una specificità di 1 e ad una sensitività di 0.7. L’area sotto la curva ROC (AUC) è di 0.76, evidenziando la buona capacità predittiva dell’indice definito.
Conclusioni: Le complicanze stenotiche della Malattia di Crohn sono ancora oggi tra le cause più frequenti di indicazioni chirurgiche in tali pazienti. La valutazione della natura delle stenosi (infiammatoria e fibrotica) permette di indirizzare la scelta terapeutica riservando l’utilizzo di terapia medica in presenza di componente infiammatoria. Il nostro studio ha permesso di identificare uno score radiologico basato su alcuni items specifici che sembra avere una buona correlazione con l’analisi anatomopatologica del grado di fibrosi su pezzo operatorio. Tali dati preliminari dovranno essere confermati da una casistica più ampia con la possibilità di validare lo score radiologico con uno studio prospettico che possa confermare il suo ruolo.
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