• apologia
• chiesa
• Costantino Battini (1757-1832)
• legittimismo
• Medioevo
• Ottocento
• reazione
• Restaurazione

Costantino Battini, servita del convento della SS. Annunziata di Firenze, scrisse nel 1823 un libello oscurantista e reazionario di esaltazione del Medioevo nelle sue articolazioni religiose, culturali, civili e politiche, intitolato Apologia dei secoli barbari. Il testo fu oggetto di una vivace polemica su alcune grandi riviste dell’epoca, che lo criticarono fortemente. A tali reazioni seguì, sempre nel 1823, una seconda edizione dell’Apologia e a distanza di un anno Battini pubblicò una Conferma dell’apologia dei secoli barbari, supplemento in cui ribadiva e sottolineava le proprie posizioni. Si è proceduto così alla lettura ed analisi dei testi apologetici di questo autore, inserendoli all’interno del contesto entro cui sono venuti alla luce, ossia quello dell’età della Restaurazione (in Francia e in Italia), con particolare attenzione agli sviluppi della Chiesa cattolica e alla reinvenzione ottocentesca del Medioevo, individuando due filoni principali da seguire: quello di un medievalismo cattolico indipendente dall’influenza del Romanticismo e quello della ricezione di questi lavori. In tal modo è stato possibile anche allargare lo sguardo sul medievalismo cattolico intransigente italiano di quel periodo. Al fine di rendere conto in modo più esaustivo dell’opera apologetica del Battini è stata anche effettuata un’ispezione archivistica nel convento della SS. Annunziata.