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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10052015-161157


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
LA CASTELLANA, RICCARDO
URN
etd-10052015-161157
Titolo
DNA barcoding per il rilevamento di frodi in prodotti ittici commercializzati nelle comunita etniche
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Dott. Armani, Andrea
correlatore Prof.ssa Guidi, Alessandra
controrelatore Dott. Castigliego, Lorenzo
Parole chiave
  • prodotti ittici etnici
  • DNA barcoding
  • gene COI mitocondriale
  • identificazione di specie
Data inizio appello
23/10/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il numero di specie ittiche vendute sui mercati occidentali è in costante crescita e molte specie non convenzionali sono vendute in negozi alimentari etnici. In questo lavoro, sono stati raccolti dal mercato italiano 68 prodotti ittici etnici variamente trasformati su cui è stata eseguita un’analisi molecolare attraverso sequenziamento del full COI barcode (FDB, ~ 655 bp) o su mini COI barcode (MDB, ~ 139 bp) con primer universali. I barcode sono stati poi confrontati con le sequenze disponibili in BOLD e GenBank. Inoltre, le informazioni riportate in etichetta sono state valutate in base alla legislazione europea. Utilizzando il sistema di identificazione su BOLD è stata recuperata un’identità massima di specie ≥ 98% per l'84% delle sequenze. Di queste, il 67% sono state identificate in modo univoco a livello di specie (51,3% del FDB e il 74% del MDB). Utilizzando NCBI BLAST, il 74% delle sequenze ha segnato un’identità massima di specie ≥ 98%, di cui il 73% sono state identificate a livello di specie (52% del FDB e 61% del MDB). Entrambi i database sono risultati più efficaci per l'identificazione dei molluschi.
Nel complesso, 45 prodotti (66%) non erano stati etichettati correttamente secondo le prescrizioni europee. Infine, il confronto tra le informazioni derivate dall'analisi molecolare e le informazioni riportate in etichetta ha evidenziato che il 48,5% dei prodotti presenta delle discrepanze. In particolare, implicazioni per la salute sono state evidenziate per 2 campioni etichettati come calamari ma identificati come Lagocephalus spp., una specie di pesce palla velenoso vietato dal mercato dell'UE. Gli attuali risultati confermano che il DNA barcoding si è rivelato uno strumento affidabile per proteggere la salute dei consumatori e gli interessi economici.
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