Tesi etd-10052007-125149 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
VARANINI, VALENTINA
URN
etd-10052007-125149
Titolo
INTERESSAMENTO DELLA MOTILITA' OCULARE ESTRINSECA NEI PAZIENTI AFFETTI DA MORBO DI BASEDOW: ESPERIENZA DI UN AMBULATORIO SPECIALISTICO DEDICATO
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Prof. Benelli, Umberto
Parole chiave
- DIPLOPIA
Data inizio appello
23/10/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
L'oftalmopatia Basedowiana è una malattia autoimmune che interessa prevalentemente i tessuti molli retrobulbari e rappresenta la manifestazione extratiroidea più frequente del Morbo di Basedow. Le conseguenze cliniche di questa oftalmopatia sono estremamente rilevanti, sia in termini di salute dell'individuo, sia in termini di costi sociali e possono portare, nelle forme più gravi, alla compromissione della funzione visiva stessa.
Tra le manifestazioni cliniche di questa malattia abbiamo scelto di valutare la diplopia, manifestazione molto frequente, che costituisce una causa importante di disabilità permanente o temporanea interferendo sia con l'attività lavorativa dei pazienti che con le normali attività della vita quotidiana. Sono stati presi in considerazione i dati relativi ai pazienti visitati presso un ambulatorio specialistico dedicato nell'arco di tempo compreso tra il 2001 ed il 2007.
Primi obiettivi di questo lavoro sono stati quelli di valutare la presenza ed il tipo di diplopia in un gruppo di pazienti con diagnosi di morbo di Basedow alla prima valutazione clinica dell’oftalmopatia e verificare il rapporto tra la presenza di diplopia e l’abitudine al fumo.
Abbiamo quindi selezionato i pazienti che presentavano diplopia in posizione primaria alla prima visita ed eseguito uno studio retrospettivo valutando l'evoluzione del disturbo nel tempo e la terapia di ogni soggetto. Obiettivo dello studio è stato valutare quanti pazienti del campione totale hanno beneficiato della terapia chirurgica ed i risultati della stessa. Inoltre è stato valutato l’angolo di deviazione oculare medio in relazione alle tecniche terapeutiche eseguite.
Nell'arco di tempo preso in considerazione sono giunti a prima visita presso il nostro ambulatorio 2673 pazienti, 653 uomini e 2020 donne.
Alla prima visita il 6,9% (n=184) del campione presentava diplopia in posizione primaria di sguardo.
La presenza di diplopia è stata valutata mediante test di inseguimento nelle 9 posizioni di sguardo, misura dell’angolo di deviazione mediante il cover test alternato ed i prismi, valutazione del campo di visione binoculare singola (duzioni) mediante il perimetro di Föerster.
Suddividendo il campione totale in genere maschile e femminile abbiamo riscontrato come l’11,5% degli uomini e il 5,4% delle donne presentava diplopia in posizione primaria.
Suddividendo il campione per abitudine al fumo presentava diplopia (in posizione primaria e secondaria di sguardo) il 34,5% dei pazienti fumatori, il 41,1% degli ex fumatori ed il 30,4% dei soggetti non fumatori.
Possiamo concludere che nel campione totale vi è una maggior prevalenza di diplopia in posizione primaria di sguardo negli uomini rispetto alle donne.
E’ stata riscontrata una maggior prevalenza di diplopia nei soggetti fumatori rispetto ai non fumatori ed abbiamo notato come la prevalenza di diplopia sia significativamente superiore nei pazienti fumatori e di sesso maschile rispetto alle pazienti fumatrici.
Analizzando il gruppo di pazienti con diplopia in posizione primaria abbiamo evidenziato una lieve prevalenza della forma verticale su quella mista ed orizzontale.
Il 17,9% dei pazienti con diplopia in posizione primaria trova indicazione alla correzione chirurgica dello strabismo mentre il 10,3% ottiene un sufficiente miglioramento soggettivo con l’uso di lenti prismatiche: l’angolo di deviazione prismatica media nei soggetti che risolvono la diplopia con l’ausilio di lenti è significativamente più basso di quelli che hanno indicazione chirurgica.
La chirurgia decompressiva è stata eseguita nel 14,1% dei pazienti ed è stata seguita nel 69,2% dei casi da intervento di strabismo.
Tra le manifestazioni cliniche di questa malattia abbiamo scelto di valutare la diplopia, manifestazione molto frequente, che costituisce una causa importante di disabilità permanente o temporanea interferendo sia con l'attività lavorativa dei pazienti che con le normali attività della vita quotidiana. Sono stati presi in considerazione i dati relativi ai pazienti visitati presso un ambulatorio specialistico dedicato nell'arco di tempo compreso tra il 2001 ed il 2007.
Primi obiettivi di questo lavoro sono stati quelli di valutare la presenza ed il tipo di diplopia in un gruppo di pazienti con diagnosi di morbo di Basedow alla prima valutazione clinica dell’oftalmopatia e verificare il rapporto tra la presenza di diplopia e l’abitudine al fumo.
Abbiamo quindi selezionato i pazienti che presentavano diplopia in posizione primaria alla prima visita ed eseguito uno studio retrospettivo valutando l'evoluzione del disturbo nel tempo e la terapia di ogni soggetto. Obiettivo dello studio è stato valutare quanti pazienti del campione totale hanno beneficiato della terapia chirurgica ed i risultati della stessa. Inoltre è stato valutato l’angolo di deviazione oculare medio in relazione alle tecniche terapeutiche eseguite.
Nell'arco di tempo preso in considerazione sono giunti a prima visita presso il nostro ambulatorio 2673 pazienti, 653 uomini e 2020 donne.
Alla prima visita il 6,9% (n=184) del campione presentava diplopia in posizione primaria di sguardo.
La presenza di diplopia è stata valutata mediante test di inseguimento nelle 9 posizioni di sguardo, misura dell’angolo di deviazione mediante il cover test alternato ed i prismi, valutazione del campo di visione binoculare singola (duzioni) mediante il perimetro di Föerster.
Suddividendo il campione totale in genere maschile e femminile abbiamo riscontrato come l’11,5% degli uomini e il 5,4% delle donne presentava diplopia in posizione primaria.
Suddividendo il campione per abitudine al fumo presentava diplopia (in posizione primaria e secondaria di sguardo) il 34,5% dei pazienti fumatori, il 41,1% degli ex fumatori ed il 30,4% dei soggetti non fumatori.
Possiamo concludere che nel campione totale vi è una maggior prevalenza di diplopia in posizione primaria di sguardo negli uomini rispetto alle donne.
E’ stata riscontrata una maggior prevalenza di diplopia nei soggetti fumatori rispetto ai non fumatori ed abbiamo notato come la prevalenza di diplopia sia significativamente superiore nei pazienti fumatori e di sesso maschile rispetto alle pazienti fumatrici.
Analizzando il gruppo di pazienti con diplopia in posizione primaria abbiamo evidenziato una lieve prevalenza della forma verticale su quella mista ed orizzontale.
Il 17,9% dei pazienti con diplopia in posizione primaria trova indicazione alla correzione chirurgica dello strabismo mentre il 10,3% ottiene un sufficiente miglioramento soggettivo con l’uso di lenti prismatiche: l’angolo di deviazione prismatica media nei soggetti che risolvono la diplopia con l’ausilio di lenti è significativamente più basso di quelli che hanno indicazione chirurgica.
La chirurgia decompressiva è stata eseguita nel 14,1% dei pazienti ed è stata seguita nel 69,2% dei casi da intervento di strabismo.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
TesiDiLaurea.pdf | 604.75 Kb |
Contatta l’autore |