Tesi etd-10042023-173930 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ATREI, GIULIA
URN
etd-10042023-173930
Titolo
Morfosintassi in dislessia: uno studio comportamentale sull'accordo verbo-soggetto in studenti della scuola secondaria di primo grado.
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUISTICA E TRADUZIONE
Relatori
relatore Noccetti, Sabrina
Parole chiave
- dislessia
- morfosintassi
- morphosyntax
- sentence repetition test
- test di ripetizione di frasi - dyslexia
Data inizio appello
09/11/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/11/2093
Riassunto
L’obiettivo di questo studio è quello di vedere se gli studenti dislessia mostrano difficoltà in morfosintassi, in particolare nell’accordo soggetto-verbo.
È stato somministrato un test di ripetizione di frasi a studenti dell’ultimo anno di scuola secondaria di primo grado; un gruppo di soggetti dislessici (gruppo sperimentale) è stato confrontato con un gruppo di lettori a sviluppo tipico, ogni membro è stato abbinato in base all’età, sesso e stato socio economico. Il test consisteva nella ripetizione di quaranta frasi, venti in inglese (L2) e venti in italiano (L1), per capire la capacità di memoria dei soggetti in questione nella lingua che padroneggiano (L1).
I risultati del test di ripetizione hanno confermato la tesi per cui gli studenti con dislessia producono un maggior numero di errori rispetto al gruppo di controllo; in particolare, tra i vari errori, i dati ricavati dal test mostrano un cospicuo numero di sostituzioni lessicali. Inoltre, i dati mostrano che il gruppo sperimentale commette violazioni di accordo soggetto-verbo solo nelle frasi lunghe in L1, invece in L2 le violazioni di accordo sono presenti indipendentemente dalla lunghezza della frase.
Nonostante il numero dei partecipanti non sia sufficiente per un’analisi statistica, il confronto tra il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo mostra che gli studenti con dislessia presentano maggiori difficoltà nel memorizzare le parole, specialmente nella ripetizione di frasi lunghe in L1 e nella ripetizione sia di frasi lunghe che brevi in L2. Notiamo che nelle frasi in inglese, vi sono alcuni errori morfologici che comprendono le violazioni di accordo.
Possiamo interpretare i dati come il risultato di un deficit nella memoria a breve termine che va a compromettere la ripetizione delle frasi in inglese e in italiano.
Inoltre il basso livello di apprendimento della lingua inglese porta a una ripetizione inaccurata delle frasi.
TRADUZIONE
The aim of this study is to see if students with dyslexia show impairments in morphosyntactic processing, particularly in subject-verb agreement.
A repetition test was carried out on students attending the last year of the middle school; a dyslexic group (the experimental one) is compared to a control group of typically developing students matched for age, gender and socio-economic status. The test consisted in the repetition of forty sentences, twenty in English (L2) and twenty in Italian (L1), to assess the memory capacity of the students in a language they master.
The results of the sentence repetition test confirmed our thesis that students with dyslexia produce a number of errors which is higher than those made by the control group; in particular, among the errors, data analysis highlights a conspicuous number of lexical replacements. Data also show that the experimental group makes subject-verb agreement violations also in L1 long sentences, while violations in subject-verb agreement are mainly present in L2 sentences.
Despite the number of the participants is not sufficient for a statistical analysis of the data, the comparison between the experimental and the control group shows that the students with dyslexia present more difficulties in remembering words especially when they are in long sentences in L1, and both in short and long sentences in L2. The repetition of the English sentences is also affected by a few morphological errors involving verb-subject agreement. Results are interpreted as a short-term memory deficit that hinders the production in Italian and English. Moreover, the students’ low competence in the English language hampers adjustment of the sentences, whose original constituents are changed due to inaccurate repetition.
È stato somministrato un test di ripetizione di frasi a studenti dell’ultimo anno di scuola secondaria di primo grado; un gruppo di soggetti dislessici (gruppo sperimentale) è stato confrontato con un gruppo di lettori a sviluppo tipico, ogni membro è stato abbinato in base all’età, sesso e stato socio economico. Il test consisteva nella ripetizione di quaranta frasi, venti in inglese (L2) e venti in italiano (L1), per capire la capacità di memoria dei soggetti in questione nella lingua che padroneggiano (L1).
I risultati del test di ripetizione hanno confermato la tesi per cui gli studenti con dislessia producono un maggior numero di errori rispetto al gruppo di controllo; in particolare, tra i vari errori, i dati ricavati dal test mostrano un cospicuo numero di sostituzioni lessicali. Inoltre, i dati mostrano che il gruppo sperimentale commette violazioni di accordo soggetto-verbo solo nelle frasi lunghe in L1, invece in L2 le violazioni di accordo sono presenti indipendentemente dalla lunghezza della frase.
Nonostante il numero dei partecipanti non sia sufficiente per un’analisi statistica, il confronto tra il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo mostra che gli studenti con dislessia presentano maggiori difficoltà nel memorizzare le parole, specialmente nella ripetizione di frasi lunghe in L1 e nella ripetizione sia di frasi lunghe che brevi in L2. Notiamo che nelle frasi in inglese, vi sono alcuni errori morfologici che comprendono le violazioni di accordo.
Possiamo interpretare i dati come il risultato di un deficit nella memoria a breve termine che va a compromettere la ripetizione delle frasi in inglese e in italiano.
Inoltre il basso livello di apprendimento della lingua inglese porta a una ripetizione inaccurata delle frasi.
TRADUZIONE
The aim of this study is to see if students with dyslexia show impairments in morphosyntactic processing, particularly in subject-verb agreement.
A repetition test was carried out on students attending the last year of the middle school; a dyslexic group (the experimental one) is compared to a control group of typically developing students matched for age, gender and socio-economic status. The test consisted in the repetition of forty sentences, twenty in English (L2) and twenty in Italian (L1), to assess the memory capacity of the students in a language they master.
The results of the sentence repetition test confirmed our thesis that students with dyslexia produce a number of errors which is higher than those made by the control group; in particular, among the errors, data analysis highlights a conspicuous number of lexical replacements. Data also show that the experimental group makes subject-verb agreement violations also in L1 long sentences, while violations in subject-verb agreement are mainly present in L2 sentences.
Despite the number of the participants is not sufficient for a statistical analysis of the data, the comparison between the experimental and the control group shows that the students with dyslexia present more difficulties in remembering words especially when they are in long sentences in L1, and both in short and long sentences in L2. The repetition of the English sentences is also affected by a few morphological errors involving verb-subject agreement. Results are interpreted as a short-term memory deficit that hinders the production in Italian and English. Moreover, the students’ low competence in the English language hampers adjustment of the sentences, whose original constituents are changed due to inaccurate repetition.
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