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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10042022-121641


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
GUADAGNI, ELENA
URN
etd-10042022-121641
Titolo
Ricostruzione della lingua: analisi delle tecniche chirurgiche e dell'adattamento morfofunzionale nel tempo.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Cigna, Emanuele
Parole chiave
  • adattamento
  • microchirurgia
  • lembo libero
  • lembo
  • ricostruzione
  • lingua
Data inizio appello
25/10/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/10/2092
Riassunto
INTRODUZIONE: La centralità della lingua come organo coinvolto in funzioni vitali e di interazione umana implica che i processi distruttivi che la interessano portino con sé conseguenze estremamente significative con importanti risvolti nella chirurgia ricostruttiva. Gli obiettivi da raggiungere in una ricostruzione linguale efficace sono, oltre che alla radicalità oncologica, il recupero di una corretta funzionalità dell’apparato e un aspetto estetico soddisfacente. A seconda dell’entità del difetto lasciato dalla glossectomia, si hanno a disposizione varie tecniche chirurgiche.



SCOPO DELLO STUDIO: Gli obiettivi di questo studio sono di valutare retrospettivamente il percorso chirurgico dei pazienti in esame ed avere un quadro funzionale del risultato della ricostruzione a distanza di mesi dall’intervento. Inoltre, si pone l’accento sul cambiamento istologico del tessuto utilizzato per la ricostruzione.



PAZIENTI E METODI: sono stati selezionati sette pazienti sottoposti ad intervento chirurgico di ricostruzione a livello della regione orale nel periodo compreso tra giugno 2018 e gennaio 2022. Tre dei pazienti sono stati sottoposti a ricostruzione mediante l’utilizzo di lembo anterolaterale di coscia (ALTFF), due mediante l’utilizzo di lembo radiale di avambraccio (RFFF), un paziente mediante l’utilizzo di lembo miocutaneo di grande pettorale (PMMCF) ed infine un paziente mediante l’utilizzo di lembo libero fasciocutaneo (MSAPFF). Tutti i pazienti sono stati sottoposti a biopsia del neotessuto presso la SOD di Chirurgia Plastica e Microchirurgia dell’A.O.U.P nel maggio 2022, al fine di raccogliere dati istologici per oggettivare il cambiamento eventuale dello stesso, ed infine hanno risposto ad un questionario costruito per la valutazione del cambiamento nell’abitudine alimentare.



RISULTATI: I risultati mettono in risalto come il successo dei lembi sia stato del 100%, con ripristino soddisfacente delle abilità di eloquio e di deglutizione, e come anche gli esiti dei referti istologici siano in linea con gli studi in merito all’adattamento dei lembi all’ambiente orale. Per quanto riguarda il cambiamento nelle abitudini alimentari, sono stati evidenziati pochi mutamenti trasversali al campione, che mantiene essenzialmente invariate le proprie preferenze in merito al cibo.



DISCUSSIONE: Il minus chirurgico che viene a verificarsi dopo un’intervento di glossectomia richiede una valutazione attenta per garantire al paziente il recupero delle funzioni basilari dell’apparato. I lembi e le loro peculiari caratteristiche si mostrano adatti a difetti diversi: lembi sottili e flessibili come RFFF e MSAP si rendono fondamentali in quei casi dove il volume richiesto dalla ricostruzione debba essere minore e poco d’ostacolo alla mobilità della muscolatura orale, mentre lembi più voluminosi come ALTFF e PMMCF sono preferibili laddove il difetto sia esteso. L’ambiente orale, come dimostrato dai dati istologici, non risulta d’ostacolo all’attecchimento dei lembi ed anzi ne provoca gradualmente una lieve modificazione con perdita di alcune caratteristiche di partenza del sito donatore. I pazienti godono, dopo la ricostruzione, di buoni esiti estetici e funzionali, mantenendo fondamentalmente intatte le proprie abitudini alimentari anche in merito a campi personali come la preferenza sulla sapidità del cibo.


CONCLUSIONI: Sulla base della nostra esperienza è stato possibile confermare come solo la valutazione attenta del paziente permetta di scegliere il lembo con le caratteristiche migliori per colmare il difetto, escludendo la superiorità assoluta di un lembo rispetto agli altri. Inoltre, l’elemento aggiuntivo fornito dai dati istologici raccolti concorda con la linea esistente in letteratura che vede il neotessuto adattarsi in modo ottimale all’ambiente orale mantenendo essenzialmente le proprie caratteristiche di partenza.
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