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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10042021-193312


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
TESTI, FRANCESCA
URN
etd-10042021-193312
Titolo
L’esofagite di grado lieve rappresenta realmente una diagnosi inconclusiva di GERD? Studio osservazionale di un’ampia casistica di pazienti
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. de Bortoli, Nicola
Parole chiave
  • GERD
  • low-grade oesophagitis
  • MII-pH
  • MNBI
  • PSPW
Data inizio appello
26/10/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/10/2091
Riassunto
Introduzione: Recentemente la Lyon Consensus ha introdotto le nuove indicazioni per la diagnosi di malattia da reflusso gastroesofageo (GERD). La Consensus riassume una classificazione gerarchica basata sui risultati dei test diagnostici: prevede una diagnosi di certezza su base endoscopica e pH-impedenziometrica. Diagnosi di GERD: esofagite C/D ed esposizione all’acido (AET) >6%; assenza di GERD: endoscopia negativa, AET<4%. Esiste comunque una categoria borderline definita come “inconclusiva” che presenta delle caratteristiche intermedie (esofagite di grado A/B, AET 4-6%).
In questo contesto viene suggerito di valutare i parametri pH-impedenziometrici recentemente introdotti come la baseline impedance (MNBI) e la clearance chimica dell’acido (PSPW-index), che se concordanti e con valori bassi rappresentano un ulteriore marker di accuratezza di patologia da reflusso gastroesofageo.
Scopo dello studio: Lo scopo di questo lavoro di tesi è stato quello di sottoclassificare i pazienti con una presentazione clinica compatibile con GERD sulla base delle finding endoscopiche e categorizzarli dal punto di vista fisiopatologico mediante l’utilizzo della manometria esofagea (HRM) e della pH-impedenziometria delle 24-h (MII-pH), per ricavare il numero di vere diagnosi sulla base del Lyon Consensus. Lo scopo secondario è stato quello di individuare all’interno del gruppo dei pazienti affetti da esofagite lieve i pazienti affetti da GERD.
Materiali e metodi: Per eseguire questo lavoro sono stati arruolati fra gennaio 2020 e luglio 2021 una serie consecutiva di pazienti con pirosi e/o rigurgito, per eseguire un work-up diagnostico per GERD. In tutti i pazienti sono state valutate caratteristiche epidemiologiche, abitudini voluttuarie, risposta a precedente terapia con PPI. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad endoscopia digestiva superiore (EGDS), ad HRM, per escludere disordini motori esofagei ed a pH-impedenziometria (MII-pH), per calcolare AET, numero di reflussi, correlazione sintomo/reflusso (SI, SAP) e i nuovi parametri MNBI e PSPW-index. In accordo con il Lyon Consensus sulla base del referto endoscopico abbiamo suddiviso i pazienti in tre gruppi: Gruppo A: soggetti con sintomi tipici ed endoscopia negativa; Gruppo B: soggetti con sintomi tipici ed esofagite di grado lieve (A-B secondo la classificazione di Los Angeles); Gruppo C: soggetti con sintomi tipici ed esofagite di grado severo (C-D secondo la classificazione di Los Angeles).
Risultati: I pazienti arruolati sono stati 95 (48 maschi; età media di 54 anni). I tre gruppi sono risultati omogenei per quanto riguarda le caratteristiche epidemiologiche (p=NS). Anche riguardo alla presenza di pirosi e/o rigurgito non sono emerse differenze significative nei tre gruppi. Nel gruppo C è stata osservata una maggiore risposta alla terapia con PPI (p<0.05), così come valori maggiori di AET, del numero di reflussi e valori patologici di PSPW-index e MNBI (p<0.05). Come end-point secondario abbiamo suddiviso il gruppo B in due sottogruppi: soggetti con esofagite di grado A e soggetti con esofagite di grado B. I soggetti con esofagite B hanno mostrato risultati maggiori di AET e di numero di reflussi e valori minori di PSPW-index e MNBI.
Conclusioni: Questo lavoro di tesi ha confermato l’utilità della classificazione gerarchica proposta dalla Lyon Consensus e i risultati raccolti hanno permesso di confermare il valore aggiunto di PSPW-index e MNBI nella diagnosi di GERD, soprattutto per la classe di pazienti con diagnosi inconclusiva. Sulla base dei nostri dati l’esofagite di grado B sembra presentare delle caratteristiche fisiopatologiche più a comune con l’esofagite di grado C/D e dovrebbe essere separata dall’esofagite di grado A, e, se confermato da ulteriori dati, potrebbe rientrare fra le caratteristiche di diagnosi di certezza della malattia.
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