logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10042020-193114


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
POLI, CECILIA CLAUDIA
URN
etd-10042020-193114
Titolo
La sinistra italiana alla prova delle migrazioni straniere: ragioni, contraddizioni ed esiti di un rapporto complesso
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Paoli, Simone
Parole chiave
  • trasformazione ideologica e valoriale
  • sinistra italiana
  • sicurezza
  • politiche migratorie italiane
  • PD
  • integrazione
  • PCI
  • immigrazione
  • discriminazione
  • flussi irregolari
  • diritto internazionale
  • diritti socio-economici e civili
  • crisi migratoria e dei rifugiati
  • contesto internazionale e Mediterraneo
  • conflitto sociale
  • cittadinanza
  • asilo
  • accoglienza
  • Unione Europea
Data inizio appello
26/10/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/10/2026
Riassunto
Questa tesi esamina la storia e l’evoluzione politica e ideologica del principale partito della sinistra italiana narrata di pari passo con la storia delle migrazioni straniere dirette verso l’Italia. La ricerca ha seguito la successione cronologica dei fatti e delle dinamiche salienti seguendo un arco temporale di circa cinquant’anni. Essa, in particolare, prende avvio dall’inizio degli anni Settanta quando l’Italia, per la prima volta nella sua storia, conobbe un saldo migratorio positivo e, contestualmente, il Partito Comunista Italiano entrò nel decennio di massimo consenso elettorale e politico. La ricerca, a sua volta, si conclude con la recente, drammatica crisi dei migranti e dei rifugiati, che coincide, temporalmente, con un’apparente crisi politica e identitaria del Partito Democratico. L’elaborato, suddiviso in quattro capitoli secondo un ordine cronologico, ha cercato di offrire una nuova prospettiva di analisi a un tema molto discusso ma spesso poco approfondito come quello delle migrazioni straniere e delle posizioni che su queste ha storicamente assunto il principale partito della sinistra. La tesi si concentra sulla storia nazionale ma, nel far ciò, si è ovviamente tentato di dare conto dell’influenza del contesto regionale, in particolare del ruolo dell’Unione Europea e del processo di integrazione europea; un’attenzione particolare è stata rivolta anche al contesto internazionale, soprattutto all’area mediterranea e mediorientale, indispensabile per comprendere lo sviluppo dei flussi migratori diretti verso l’Europa e l’Italia. In quest’ottica, dal punto di vista delle migrazioni straniere e della realtà delle diaspore presenti sul territorio, si è voluto sottolineare la multidisciplinarietà strettamente connessa al tema che vede intrecciarsi storia, politica, diritto, economia, sociologia, antropologia, esperienze personali dei singoli immigrati, in un contesto internazionale e non solo nazionale. Inoltre, si è scelto di rifuggire, sia da una lettura criminalizzante e discriminatoria della complessa realtà migratoria che da una visione paternalista e vittimizzante degli immigrati, considerati, piuttosto, attori sociali, politici ed economici che hanno contribuito in maniera importante allo sviluppo dell’Italia nell’ultimo cinquantennio. Dal punto di vista del racconto storico, politico e ideologico del principale partito della sinistra italiana, invece, si è voluto adottare un approccio narrativo ed espositivo basato sia sulle posizioni assunte nel dibattito parlamentare rispetto alle diverse politiche sul tema migratorio sia, soprattutto, sul suo rapporto dialettico con la sinistra «diffusa», costituita da sindacati, associazioni, ONG, cittadini di varie classi sociali e, non ultimo, cittadini stranieri. Utilizzando fonti variegate, tra cui quotidiani, saggi, articoli, volumi di storia del pensiero politico e di storia delle migrazioni, nonché il prezioso contributo di un ex ministro del PDS/DS, l’obiettivo ultimo è stato quello di affrontare un tema di importanza cruciale per il futuro dell’Italia e dell’Europa; un tema in particolare, in particolare, da cui la sinistra italiana dovrà ripartire per ritrovare un’identità ideologica e valoriale e una nuova ragion d’essere, basata su principi d’azione da troppo tempo dimenticati.
File