Tesi etd-10042018-191946 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BRUNI, LINDA
URN
etd-10042018-191946
Titolo
coltura ex vivo di mastocitoma canino
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Abramo, Francesca
correlatore Dott.ssa Ratto, Alessandra
correlatore Dott.ssa Ratto, Alessandra
Parole chiave
- cane
- CD117
- Ki67
- mastocitoma
- organ culture
Data inizio appello
26/10/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/10/2088
Riassunto
Il mastocitoma è un tumore a cellule rotonde in cui le cellule proliferanti sono rappresentate da mastociti; è una neoplasia che si ritrova frequentemente nel cane, con una prevalenza del 6%. Diversi lavori sono stati eseguiti in veterinaria per lo studio di linee cellulari di mastociti derivate da cute normale e da mastocitomi, che hanno permesso di delineare le caratteristiche biologiche di queste cellule, ma con alcune limitazioni derivanti sia dalla carenza di interazioni cellulari (che caratterizza le colture 2D) che dalla difficoltà nel coltivare mastociti che mantengano le caratteristiche neoplastiche (nel caso in cui siano appunto derivate da neoplasie).
Scopo: in questo studio si descrive la messa a punto di un modello di colturadi mastocitomi cutanei canini, nel quale i rapporti tra le cellule e tra queste e la matrice extracellulare imitano più da vicino l’ambiente in vivo, con l’obiettivo di studiare gli aspetti morfologici e l’espressione di proteine tipicamente presenti nei mastociti tumorali, nonché del loro grado di sopravvivenza (valutazione del loro indice di proliferazione) direttamente nel loro microambiente.
Materiali e metodi: 6 mastocitomi low grade sono stati prelevati da cani di proprietà in seguito ad intervento per scopo terapeutico, e trasportate al laboratorio in terreno di isolamento e condizioni sterili. Parte della losanga di cute comprensiva della neoplasia è stata prelevata per la valutazione istopatologia del tumore e dei suoi margini; alcune parti della neoplasia sono state suddivise in piccole biopsie e coltivate in un mezzo di coltura per 5 giorni. Per i primi 5 casi i tessuti in coltura, in triplicato, sono stati campionati ai giorni 0,1,3 e 5 fissate in formalina e incluse in paraffina. Sulle sezioni sono state eseguite indagini morfologiche, immunoistochimiche e PCR (presenza o meno di mutazioni degli esoni 8-9-11). I campioni del sesto caso, prelevati in duplicato tutti i giorni fino al giorno 5, sono stati inclusi in resina JB-4 ed utilizzati per analisi morfologiche e morfometriche.
Risultati e conclusioni: l’indagine morfologica ha rivelato un buon mantenimento delle caratteristiche dei mastociti fino al giorno 5 in 2 casi e solo fino al giorno 1 per gli altri 3. L’immunolocalizzazione del CD117 è risultata essere membranosa e a spot nella maggioranza dei casi e mantenuta anche nei diversi time point. L’indice di proliferazione calcolato ai diversi time-point ha riportato valori comparabili ai giorni 1 e 3, con una leggera diminuzione iniziale al giorno 1 e una più accentuata al giorno 5. Dalle indagini di PCR i campioni sono risultati negativi per mutazioni.
I risultati dimostrano quindi la possibilità di coltivare mastocitoma a tutto spessore, in modo da aiutare a comprendere le caratteristiche biologiche dei mastociti neoplastici e, inoltre, fornire l’opportunità di studiare gli effetti di nuove terapie.
Scopo: in questo studio si descrive la messa a punto di un modello di colturadi mastocitomi cutanei canini, nel quale i rapporti tra le cellule e tra queste e la matrice extracellulare imitano più da vicino l’ambiente in vivo, con l’obiettivo di studiare gli aspetti morfologici e l’espressione di proteine tipicamente presenti nei mastociti tumorali, nonché del loro grado di sopravvivenza (valutazione del loro indice di proliferazione) direttamente nel loro microambiente.
Materiali e metodi: 6 mastocitomi low grade sono stati prelevati da cani di proprietà in seguito ad intervento per scopo terapeutico, e trasportate al laboratorio in terreno di isolamento e condizioni sterili. Parte della losanga di cute comprensiva della neoplasia è stata prelevata per la valutazione istopatologia del tumore e dei suoi margini; alcune parti della neoplasia sono state suddivise in piccole biopsie e coltivate in un mezzo di coltura per 5 giorni. Per i primi 5 casi i tessuti in coltura, in triplicato, sono stati campionati ai giorni 0,1,3 e 5 fissate in formalina e incluse in paraffina. Sulle sezioni sono state eseguite indagini morfologiche, immunoistochimiche e PCR (presenza o meno di mutazioni degli esoni 8-9-11). I campioni del sesto caso, prelevati in duplicato tutti i giorni fino al giorno 5, sono stati inclusi in resina JB-4 ed utilizzati per analisi morfologiche e morfometriche.
Risultati e conclusioni: l’indagine morfologica ha rivelato un buon mantenimento delle caratteristiche dei mastociti fino al giorno 5 in 2 casi e solo fino al giorno 1 per gli altri 3. L’immunolocalizzazione del CD117 è risultata essere membranosa e a spot nella maggioranza dei casi e mantenuta anche nei diversi time point. L’indice di proliferazione calcolato ai diversi time-point ha riportato valori comparabili ai giorni 1 e 3, con una leggera diminuzione iniziale al giorno 1 e una più accentuata al giorno 5. Dalle indagini di PCR i campioni sono risultati negativi per mutazioni.
I risultati dimostrano quindi la possibilità di coltivare mastocitoma a tutto spessore, in modo da aiutare a comprendere le caratteristiche biologiche dei mastociti neoplastici e, inoltre, fornire l’opportunità di studiare gli effetti di nuove terapie.
File
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Tesi non consultabile. |