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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10042018-165920


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CROCE, MARTA FRANCESCA
URN
etd-10042018-165920
Titolo
Identificazione e localizzazione del Papillomavirus felino in carcinoma in situ Bowenoide (BISC) con l'utilizzo di metodiche molecolari
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Mazzei, Maurizio
correlatore Prof.ssa Abramo, Francesca
Parole chiave
  • carcinoma in situ Bowenoide
  • cute
  • gatto
  • ibridazione in situ
  • Papillomavirus
Data inizio appello
26/10/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/10/2088
Riassunto
I Papillomavirus (PV) sono virus a DNA circolare a doppia elica, responsabili dello sviluppo di lesioni cutanee sia nell’uomo che in altri mammiferi, compreso il gatto. I primi studi effettuati sulle malattie indotte dal papillomavirus nel gatto sono datati solo a partire dal 1990.
Diverse evidenze, basate su caratteristiche istopatologiche e indagini molecolari, suggeriscono una relazione causale tra FcaPV-2 e il carcinoma in situ Bowenoide (BISC) nei gatti; tuttavia, mancano ancora dati sulla distribuzione del DNA dei diversi tipi di Felis catus PV (FcaPV-1, 2, 3, 4, 5) in questa lesione precancerosa.
In questo lavoro di tesi, sono state esaminate biopsie cutanee da 18 gatti con BISC, per stabilire un sistema diagnostico che permetta l’identificazione del PV mediante Polymerase Chain Reaction (PCR), PCR quantitativa (qPCR) e ibridazione in situ colorimetrica (CISH). Con analisi qPCR, 16/18 campioni sono risultati positivi per FcaPV-2, di cui uno in coinfezione con FcaPV-5. I restanti 2 casi sono risultati positivi per FcaPV-4, di cui uno in coinfezione con FcaPV-5. CISH ha fornito informazioni utili sulla localizzazione del DNA virale nel tessuto cutaneo, nonché la rilevazione simultanea del segnale dei PV anche nella pelle attorno alla lesione, nel contesto di placche virali e in epidermide apparentemente sana o solo moderatamente iperplastica.
In conclusione, i metodi diagnostici CISH e qPCR, hanno consentito di rilevare 3 dei 5 PV fino ad ora sequenziati nel gatto nei BISC, fornendo una ulteriore prova del ruolo patogenetico del PV (e in particolare di FcaPV-2) nello sviluppo di BISC.
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