Tesi etd-10042016-115524 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
NARDI, FRANCESCA
URN
etd-10042016-115524
Titolo
Studio Pilota degli effetti dello stimolo musicale dell’arpa sulla coppia genitoriale e sul neonato
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Boldrini, Antonio
correlatore Dott. Cuttano, Armando
correlatore Dott. Cuttano, Armando
Parole chiave
- actigrafia
- acustica
- arpa
- ECG-holter.
- musica
- musicoterapia
- neonato
- saturimetro
- scala di Brazelton
Data inizio appello
25/10/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le esperienze sensoriali e le stimolazioni acustiche dei neonati ricoverati nel reparto di Neonatologia, variano notevolmente dall’ambiente acustico del feto alla stessa età gestazionale. In utero, la melodia e il suono della voce della madre e il ritmo del suo cuore sono prominenti. Importante è anche la percezione tattile del feto del “confine uterino”: fonte di sicurezza e protezione. Numerosi studi dimostrano che i neonati traggono beneficio dalla esposizione alla musica con ninne nanne o con la musica dell’arpa dal vivo, con probabili effetti neurovegetativi (modificazione della FC e variazione dei livelli di saturazione). Si sa poco circa l'influenza della stimolazione musicale sulla salubrità dell’ambiente acustico, sul ritmo sonno-veglia e sull’attività motoria dei neonati a termine.
Il principale obiettivo che il nostro studio si pone, è quello di valutare l’impatto della musica dal vivo con l’arpa sui neonati, attraverso l’analisi dei dati riguardanti l’attività motoria (raccolti mediante l’utilizzo di actigrafi), il comportamento valutato mediante la scala di Brazelton (monitoraggio video) e il monitoraggio non invasivo dei parametri vitali (FC, saturimetria). Il nostro studio si è posto anche l’obiettivo di misurare il benessere dei genitori in seguito allo stimolo musicale, verificato tramite questionario psicologico disegnato ad hoc.
I neonati arruolati sono stati sottoposti in ordine randomizzato nella stessa giornata e in analoghe condizioni, a intervalli uguali di 10 minuti di concerto d’arpa e di 10 minuti di audio ambientale registrato al “nido”, divenendo ognuno il caso controllo di se stesso.
L’aula dove è avvenuto lo studio è stata selezionata da ingegneri e fisici del suono in seguito al campionamento fonometrico e sulla base delle sue caratteristiche acustiche.
Il nostro studio si è posto anche l’obiettivo di misurare il benessere dei genitori, invitati ad un breve concerto d’arpa durante un incontro preparatorio al parto, seguito da un questionario psicologico disegnato ad hoc.
Nello studio sono stati inclusi, quindi, tutti i genitori di neonati presso UO Neonatologia di età gestazionale ≥ 37 di settimane, di peso ≥ 2500grammi, nati da parto vaginale o cesareo, con Apgar al 5’ >7, nascita inborn (AOUP).
I genitori hanno firmato un consenso informato scritto.
Non sono stati inclusi nello studio i neonati con malformazioni congenite e/o sindromi genetiche evidenti o con patologie importanti alla nascita che alterassero la motricità o il mancato superamento degli screening sensoriali rilevanti (tra cui quelli previsti dalla regione Toscana).
Conclusioni
La stimolazione con l’arpa nel neonato ha determinato un effetto positivo con riscontro neurovegetativo tramite l’abbassamento della FC e l’aumento della saturazione d’ossigeno e con riscontro comportamentale per effetto della saturazione neurosensoriale. Molti neonati sono apparsi rilassati in seguito allo stimolo musicale e stressati invece dall’audio ambientale. Il tempo del pianto si è ridotto durante lo stimolo musicale. I genitori hanno gradito la partecipazione all’attività, si sono rilassati in seguito allo stimolo musicale e consiglierebbero sedute di musicoterapia a una persona cara in gravidanza.
La stimolazione acustica e vibro-tattile dell’arpa bene si candida a poter riprodurre le percezioni della vita fetale, durante la quale le stimolazioni sonore sono ovattate dal liquido amniotico e il tatto è continuamente stimolato dal confine uterino, fonte di contenimento e rasserenamento. La saturazione sensoriale con uno stimolo piacevole, insieme ad un giusto contenimento spaziale, andrebbe ad attenuare le afferenze nocicettive vissute dal neonato come destabilizzanti. La musica dell’arpa inoltre, agendo sul rilassamento dei genitori, migliora il benessere degli stessi durante la degenza nel reparto della neonatologia e aiuta a creare l’ambiente giusto per il consolidamento di una buona relazione familiare.
Il principale obiettivo che il nostro studio si pone, è quello di valutare l’impatto della musica dal vivo con l’arpa sui neonati, attraverso l’analisi dei dati riguardanti l’attività motoria (raccolti mediante l’utilizzo di actigrafi), il comportamento valutato mediante la scala di Brazelton (monitoraggio video) e il monitoraggio non invasivo dei parametri vitali (FC, saturimetria). Il nostro studio si è posto anche l’obiettivo di misurare il benessere dei genitori in seguito allo stimolo musicale, verificato tramite questionario psicologico disegnato ad hoc.
I neonati arruolati sono stati sottoposti in ordine randomizzato nella stessa giornata e in analoghe condizioni, a intervalli uguali di 10 minuti di concerto d’arpa e di 10 minuti di audio ambientale registrato al “nido”, divenendo ognuno il caso controllo di se stesso.
L’aula dove è avvenuto lo studio è stata selezionata da ingegneri e fisici del suono in seguito al campionamento fonometrico e sulla base delle sue caratteristiche acustiche.
Il nostro studio si è posto anche l’obiettivo di misurare il benessere dei genitori, invitati ad un breve concerto d’arpa durante un incontro preparatorio al parto, seguito da un questionario psicologico disegnato ad hoc.
Nello studio sono stati inclusi, quindi, tutti i genitori di neonati presso UO Neonatologia di età gestazionale ≥ 37 di settimane, di peso ≥ 2500grammi, nati da parto vaginale o cesareo, con Apgar al 5’ >7, nascita inborn (AOUP).
I genitori hanno firmato un consenso informato scritto.
Non sono stati inclusi nello studio i neonati con malformazioni congenite e/o sindromi genetiche evidenti o con patologie importanti alla nascita che alterassero la motricità o il mancato superamento degli screening sensoriali rilevanti (tra cui quelli previsti dalla regione Toscana).
Conclusioni
La stimolazione con l’arpa nel neonato ha determinato un effetto positivo con riscontro neurovegetativo tramite l’abbassamento della FC e l’aumento della saturazione d’ossigeno e con riscontro comportamentale per effetto della saturazione neurosensoriale. Molti neonati sono apparsi rilassati in seguito allo stimolo musicale e stressati invece dall’audio ambientale. Il tempo del pianto si è ridotto durante lo stimolo musicale. I genitori hanno gradito la partecipazione all’attività, si sono rilassati in seguito allo stimolo musicale e consiglierebbero sedute di musicoterapia a una persona cara in gravidanza.
La stimolazione acustica e vibro-tattile dell’arpa bene si candida a poter riprodurre le percezioni della vita fetale, durante la quale le stimolazioni sonore sono ovattate dal liquido amniotico e il tatto è continuamente stimolato dal confine uterino, fonte di contenimento e rasserenamento. La saturazione sensoriale con uno stimolo piacevole, insieme ad un giusto contenimento spaziale, andrebbe ad attenuare le afferenze nocicettive vissute dal neonato come destabilizzanti. La musica dell’arpa inoltre, agendo sul rilassamento dei genitori, migliora il benessere degli stessi durante la degenza nel reparto della neonatologia e aiuta a creare l’ambiente giusto per il consolidamento di una buona relazione familiare.
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