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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10042011-113535


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
FIORELLI, FEDERICA
URN
etd-10042011-113535
Titolo
E-commerce farmaceutico e contraffazione
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Chetoni, Patrizia
Parole chiave
  • e-commerce
  • contraffazione
Data inizio appello
19/10/2011
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
19/10/2051
Riassunto
Nell’anno 2010, il più noto motore di ricerca, “Google”, ha pubblicato il report concernente le chiavi di ricerca più usate dando vita al portale Zeitgeist 2010. Una delle parole più richieste si conferma “medicina”. Nella categoria in ascesa troviamo: dieta hCG, nutrizione McDonals, deficit vitamina D, sintomi dell’appendicite, colera, vaccini H1N1, pertosse, etc. Numerosi sono i siti che affrontano queste diverse tematiche.
Il mondo del farmaco non si è sottratto alla rivoluzione informatica offrendo centinaia e centinaia di siti in cui l’utente può trovare informazioni utili per la risoluzione dei singoli problemi.
L’interesse per il proprio benessere e l’esigenza di partecipare consapevolmente alle scelte del medico sono il terreno sul quale il commercio elettronico dei farmaci può fondare la propria diffusione, in presenza o meno di regole limitative.
Per prevenire lo scarso controllo delle informazioni ed evitare che si scateni una sorta di far west dell’e-commerce in ambito farmaceutico sono necessarie regole certe per una corretta informazione, per un controllo della qualità dell’offerta e per garantire l’obbligo della prescrizione medica per i farmaci etici. L’e-commerce quindi potrebbe portare ben presto a riforme condivise da tutti i Paesi: i prezzi potrebbero essere armonizzati e le norme che disciplinano il settore potrebbero essere semplificate.
E’ necessario però porre molta attenzione affinché questa rivoluzione mediatica non produca problemi di ben più grave entità, ovvero quello del mercato dei farmaci contraffatti.
Il rischio nell’acquisto di questi prodotti, diversi in termini di qualità, sicurezza ed efficacia rispetto all’originale, è cresciuto negli ultimi 5 anni del 400% : infatti 6 volte su 10 il farmaco proposto on line non è originale ed anche in Italia si sta diffondendo questo tipo di commercio.
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