ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10042004-142649


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Magliacano, Pasquale
Indirizzo email
pasqualemagliacano@hotmail.com
URN
etd-10042004-142649
Titolo
Tecniche di codifica e interleaving per reti radiomobili PMR
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA DELLE TELECOMUNICAZIONI
Relatori
relatore Lottici, Vincenzo
relatore Reggiannini, Ruggero
Parole chiave
  • sistemi di radiocomunicazione digitale
  • reti radiomobili PMR
Data inizio appello
21/10/2004
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo sviluppo di sistemi di radiocomunicazione digitale ad accesso collettivo per applicazioni private o di sicurezza, comunemente identificati dall’acronimo PMR (Private Mobile Radio), è andato affermandosi fin dalla seconda metà degli anni ’80, quando alcune aziende del settore, come Motorola, Ericsson, Bosch/Ascom, ecc., progettarono le prime realizzazioni. Attualmente, anche in risposta alle esigenze di alcuni gruppi pubblici (Carabinieri, Protezione civile, Polizia, Pompieri, ecc.), le reti radiomobili private hanno raggiunto uno stato di larga diffusione. Questo tipo di applicazioni, infatti, riveste un ruolo di grande interesse per tutti quegli enti che, in base alla loro struttura organizzativa, hanno bisogno di collegamenti tra le unità operative situate in punti diversi del territorio al fine di mettere in comunicazione una centrale operativa con i vari gruppi attivi all’esterno; i vari terminali possono comunicare tra loro direttamente, senza bisogno di stazioni base o reti di gestione del traffico, grazie al funzionamento direct mode. Negli anni, la crescente domanda di licenze per canali privati nel mercato radiomobile professionale ha, tra gli altri risultati, progressivamente determinato la diffusione della procedura di condivisione del canale radio, da parte di più utenti, denominata trunked mode. Questa tecnica, in sintesi, si basa sul fatto che a un utente è dato l’uso esclusivo del canale radio solo per la durata della conversazione, o scambio di dati che sia. In questo modo più organizzazioni possono condividere unonstesso canale senza interferire l’una con l’altra, beneficiando in più di una rete privata senza i costi legati all’installazione e alla manutenzione degli impianti.
L’Ente Europeo per gli standard di Telecomunicazione (ETSI) ha definito un unico standard per le radiocomunicazioni mobili professionali in tecnica digitale: il TETRA (Terrestrial Trunked Radio). Questo standard si rivolge a tutti quei settori che necessitano di caratteristiche di sicurezza, privacy, affidabilità e flessibilità maggiori di quelle offerte normalmente dalla telefonia cellulare ed è pensato per applicazioni di tipo voce e dati. Dal 2000 ETSI sta inoltre procedendo allo sviluppo del cosiddetto TETRA RELEASE 2, evoluzione di terza generazione del TETRA. I suoi obbiettivi principali sono: l’aumento della velocità di trasmissione dei dati e della mobilità dell’utente, l’integrabilità con reti 3G come UMTS e la capacità di tutto il sistema di riconfigurarsi in base alle mutevoli caratteristiche del canale di comunicazione e delle condizioni di traffico, rimanendo compatibile con TETRA1.
Nell’ambito di questo processo di standardizzazione va ad inserirsi il nostro lavoro di tesi; lo scopo dell’elaborato è quello di mostrare i risultati ottenuti, in termini di BER (Bit Error Rate) e FER (Frame Error Rate), relativi al sistema radiomobile TETRA RELEASE 2, implementato seguendo le specifiche date dall’ETSI, confrontando in particolare alcune differenti tecniche di codifica degli header utilizzate e facendo riferimento a diverse tipologie di interleaver.
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