ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10032022-221603


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BRUNETTI, ANGELA
URN
etd-10032022-221603
Titolo
Gestione del paziente affetto da Leucemia Mieloide Cronica: il modello della "patient-tailored therapy"
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Galimberti, Sara
correlatore Prof. Buda, Gabriele
correlatore Prof. Di Paolo, Antonello
Parole chiave
  • leucemia mieloide cronica
  • ponatinib
  • imatinib
  • nilotinib
  • TKI
  • concentrazione plasmatica
  • chronic myeloid leukemia
  • TKI plasma levels
  • concentrazione minima
  • plasma trough concentration
  • spettrometria di massa
  • cromatografia liquida
  • risposta molecolare
  • molecular response
Data inizio appello
25/10/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/10/2062
Riassunto
La Leucemia Mieloide Cronica (chronic myeloid leukemia, CML) è una neoplasia mieloproliferativa derivante dalla trasformazione di una cellula staminale pluripotente in seguito alla traslocazione cromosomica t(9;22). Il risultato è la creazione di un gene ibrido codificante per un’oncoproteina ad attività chinasica, BCR-ABL1, la cui attività priva di regolazione induce la proliferazione cellulare incontrollata, il blocco maturativo e l’inibizione dell’apoptosi determinando l’insorgenza della malattia. Il trattamento della CML è stato rivoluzionato dall’utilizzo degli inibitori di tirosin chinasi (TKIs), suddivisi in tre generazioni, il cui funzionamento si basa sul blocco della tasca di legame dell’ATP sul dominio chinasico di BCR-ABL1. La valutazione delle concentrazioni plasmatiche dei TKIs nel sangue può consentire di individuare concentrazioni soglia da raggiungere per ottenere una risposta molecolare maggiore (MMR) o più profonda (DMR), indicative del controllo di malattia. La definizione e valutazione di simili target a livello plasmatico consente di ottimizzare la terapia e ridurne la tossicità, calibrando la posologia sulle caratteristiche farmacogenomiche del paziente stesso. Infatti, i meccanismi di resistenza possono agire sia tramite mutazioni nel dominio chinasico di BCR-ABL che rendono inefficaci i TKIs, sia influenzando le concentrazioni plasmatiche degli stessi, attraverso polimorfismi dei trasportatori transmembrana, delle pompe di efflusso/influsso dei farmaci e dei citocromi epatici responsabili del metabolismo.
In particolare, è stata effettuata l'analisi delle concentrazioni plasmatiche su campioni di sangue periferico di pazienti affetti da CML in fase cronica (uno in fase blastica) trattati con Ponatinib, Nilotinib ed Imatinib in diverse linee di trattamento. Per alcuni pazienti, soprattutto in trattamento con Ponatinib, sono stati effettuati più prelievi per esaminare l’andamento delle concentrazioni nel tempo.
Il dosaggio del farmaco nel plasma è stato valutato utilizzando la spettrometria di massa ad alta risoluzione accoppiata a cromatografia liquida ad alte prestazioni (HPLC-HRMS). I risultati ottenuti sono stati confrontati con la letteratura esistente al fine di individuare o definire più precisamente i target da raggiungere. Per Imatinib il valore indicato dagli studi precedenti come efficace per l’ottenimento di una risposta molecolare di tipo MR 3 sembra essere 1000ng/mL mentre per Nilotinib non è ancora ben definita la soglia da raggiungere, seppur vi sia probabilmente una differenza qualora il farmaco sia assunto in prima linea o nelle successive. Per Ponatinib invece il valore associato alla soppressione di nuovi cloni cellulari recanti la mutazione T315I, resistente a tutti i TKIs eccetto Ponatinib, è 40nM e la dose iniziale raccomandata 45mg. Tuttavia, l’associazione tra questo farmaco e l’insorgenza di eventi cardio- e cerebrovascolari nonché tossicità pancreatica e cutanea impone una riduzione quanto più precoce possibile della dose. L’indagine si è dunque focalizzata su questo TKI al fine di esaminare l’influenza delle concentrazioni plasmatiche di Ponatinib sulla qualità della risposta molecolare e la relazione con la dose somministrata. A tal fine, è stata eseguita un'analisi di farmacocinetica di popolazione utilizzando i risultati delle concentrazioni plasmatiche di Ponatinib per valutare le concentrazioni minime raggiunte (ossia le concentrazioni di farmaco presenti immediatamente prima della somministrazione successiva) e la relazione con la dose somministrata. In particolare è stato valutato il rapporto delle concentrazioni ottenute sia con la soglia di 40nM (corrispondente a circa 21ng/mL) sia con 10nM (5ng/mL), valore a cui Ponatinib è comunque attivo su BCR-ABL1 nativo e mutato con T315I.
File