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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10032022-120210


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MICIELI, ENRICA
URN
etd-10032022-120210
Titolo
Impiego del laser Nd:YAG nella termoablazione interstiziale del tessuto epatico: primi approcci su fegato di cane.
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Vannozzi, Iacopo
correlatore Prof. Miragliotta, Vincenzo
Parole chiave
  • cane
  • neoplasie
  • fegato
  • Nd:YAG
  • termoablazione interstiziale laser
Data inizio appello
28/10/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/10/2062
Riassunto
La termoablazione interstiziale laser è considerata, in Medicina Umana, un metodo sicuro ed efficace di trattamento mini invasivo delle neoplasie e delle metastasi in diversi organi. In letteratura scientifica, ad oggi, non è presente alcuno studio che si ponga come obiettivo una possibile applicazione clinica della termoablazione interstiziale laser in Medicina Veterinaria. L’effetto dell’energia laser sui tessuti dipende da diversi fattori tra cui: la lunghezza d’onda impiegata, il diametro della fibra utilizzata, le impostazioni del laser (potenza, energia totale fornita ai tessuti e tempo di trattamento) e le proprietà ottiche del tessuto. Lo studio ha valutato l’effetto dell’energia del laser Nd: YAG, 1064 nanometri, con una fibra in quarzo da 300 micron su tessuto epatico canino, impostato con valori di potenza pari a 5, 7, 10 e 12 Watts fino al raggiungimento di valori di energia totale pari a 150, 200, 250 e 300 Joules. Le lesioni generate sono state valutate macroscopicamente e microscopicamente. La valutazione macroscopica ha fornito informazioni circa la localizzazione della lesione rispetto alla punta della fibra. Alla valutazione microscopica il pattern di base della lesione non ha subito cambiamenti dovuti alle variazioni di potenza ed energia utilizzati. La quantità di tessuto sottoposto a carbonizzazione aumenta all’aumentare dei valori di potenza forniti. Le dimensioni delle aree di ablazione generate sono risultate correlate all’incremento di potenza fornita al tessuto. Il laser Nd: YAG determina una lesione termica sovrapponibile a quella valutata nel bovino e nel suino, utilizzati come modello per il fegato umano. Un settaggio ideale della strumentazione dovrebbe avere bassi valori di potenza, per ridurre l’entità della carbonizzazione e tempi di esposizione più lunghi, in maniera tale da ampliare le dimensioni dell’area. Ulteriori studi sono comunque necessari per una futura, auspicabile, applicazione clinica di questa metodica nel trattamento di neoplasie primarie e secondarie epatiche nel cane.
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