Tesi etd-10032017-204601 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ANTONELLI, FEDERICA
URN
etd-10032017-204601
Titolo
Web e conoscenza: la comunicazione in rete tra verità e inganno
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Prof.ssa Pievatolo, Maria Chiara
Parole chiave
- Comunicazione
- Fake news
- Social media
- Web
Data inizio appello
23/10/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Negli ultimi 70 anni le scoperte e le invenzioni nel campo della tecnologia digitale hanno trasformato l’utopia di uno spazio di informazione e discussione universale in un progetto realizzabile. Il Web è stato spesso rappresentato come uno strumento democratico di partecipazione e diffusione della conoscenza (vedi la Comunicazione della Commissione Europea del 26 settembre 2003), per la facilità di pubblicarvi e interconnettervi documenti testuali e multimediali.
Esistono però ostacoli alla libertà dal punto di vista dello spazio, dell’accesso e dei contenuti della rete. Il movimento all’interno dello spazio virtuale non è completamente libero perché limitato artificialmente da una serie di sbarramenti creati dalle normative sul diritto d’autore, dalla censura da parte del potere statale o aziendale, e per la persistenza di barriere economiche e tecnologiche.
Al di là di questi limiti, la democrazia della rete si esprime principalmente attraverso la realizzazione della libertà di espressione: ciascuno può manifestare liberamente le proprie opinioni e contribuire alla diffusione delle idee che condivide senza che vi sia un obbligo, se non morale, alla verità e correttezza delle informazioni che veicola. Per questo motivo è possibile trovare nella rete, accanto a notizie vere, anche tutta una serie di messaggi che non hanno una base scientifica o reale.
La confutazione dei falsi messaggi non sembra produrre risultati apprezzabili in quanto recepita come verità imposta dall’alto, mentre la strategia di combattere la disinformazione con leggi punitive e norme rigide non è altro che censura.
Un argine al fenomeno delle fake news può essere quello di porsi davanti allo strumento Web in atteggiamento consapevole. Questo processo di acquisizione delle competenze ricade nella responsabilità personale di ciascuno ma può essere accompagnato, in particolare per le nuove generazioni, da una informazione all’uso dello strumento che ne metta in evidenza rischi ed opportunità.
Esistono però ostacoli alla libertà dal punto di vista dello spazio, dell’accesso e dei contenuti della rete. Il movimento all’interno dello spazio virtuale non è completamente libero perché limitato artificialmente da una serie di sbarramenti creati dalle normative sul diritto d’autore, dalla censura da parte del potere statale o aziendale, e per la persistenza di barriere economiche e tecnologiche.
Al di là di questi limiti, la democrazia della rete si esprime principalmente attraverso la realizzazione della libertà di espressione: ciascuno può manifestare liberamente le proprie opinioni e contribuire alla diffusione delle idee che condivide senza che vi sia un obbligo, se non morale, alla verità e correttezza delle informazioni che veicola. Per questo motivo è possibile trovare nella rete, accanto a notizie vere, anche tutta una serie di messaggi che non hanno una base scientifica o reale.
La confutazione dei falsi messaggi non sembra produrre risultati apprezzabili in quanto recepita come verità imposta dall’alto, mentre la strategia di combattere la disinformazione con leggi punitive e norme rigide non è altro che censura.
Un argine al fenomeno delle fake news può essere quello di porsi davanti allo strumento Web in atteggiamento consapevole. Questo processo di acquisizione delle competenze ricade nella responsabilità personale di ciascuno ma può essere accompagnato, in particolare per le nuove generazioni, da una informazione all’uso dello strumento che ne metta in evidenza rischi ed opportunità.
File
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Web_e_co...ione_.pdf | 3.56 Mb |
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