Tesi etd-10032016-103816 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ZICHICHI, MARIA GIACOMA
URN
etd-10032016-103816
Titolo
Petits meurtres chez ces gens-la: traduzione italiana del romanzo di Dulle Griet con uno studio sulla toponimia di Bruxelles
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
TRADUZIONE LETTERARIA E SAGGISTICA
Relatori
relatore Prof. Barone, Charles
Parole chiave
- Bruxelles
- toponimia
- traduzione
Data inizio appello
07/11/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/11/2086
Riassunto
Il presente lavoro di tesi è insieme causa e conseguenza di un soggiorno Erasmus di sei mesi (da gennaio a luglio 2016) trascorso in Belgio, in particolare all’Université Libre de Bruxelles (ULB). Animata e internazionale, la città mi ha colpita per la bellezza della sua architettura nonché per l’essenza dei suoi abitanti, i quali si contraddistinguono per la capacità di accettazione nei confronti delle contraddizioni del loro paese e per la volontà di guardare sempre al futuro con ottimismo e senza crucciarsi troppo.
Bruxelles è una città in cui le relazioni sociali sono semplici e gli “stranieri” non incontrano grandi difficoltà nell’integrarsi: la capitale belga è infatti un vivace centro multiculturale, con una popolazione formata da persone provenienti da diversi paesi europei e non. Quasi a far da contrappunto alla semplicità del popolo belga vi sono però le mille contraddizioni e antitesi (non solo linguistiche) con cui il Belgio convive da secoli e di cui si parlerà nel primo capitolo del presente lavoro. Ripercorrendo a grandi linee la storia della recente creazione dello stato belga, il primo capitolo si pone anche lo scopo di tracciare i primi passi compiuti da una timida letteratura nazionale agli albori. In particolare, si porrà luce sulla letteratura di matrice francofona e sulla sua difficoltà a emergere a discapito della vicina letteratura di lingua nederlandese e dell’influenza del polo culturale parigino.
Proprio sulla lingua francese si concentrerà il secondo capitolo del presente lavoro. Attraverso un’appassionata lettura del romanzo Petits meurtres chez ces gens-là (2012) di Dulle Griet, pseudonimo dell’ormai dichiarato scrittore belga Paul Couturiau, traccerò dapprima una sintesi della trama del romanzo per poi arrivare, nel terzo capitolo, alla traduzione di una sua parte. Un sunto sulle principali tappe della disciplina traduttiva farà da apertura al quarto capitolo, a cui seguirà un commento alla traduzione italiana. Inoltre, ho voluto inserire nel secondo capitolo delle dichiarazioni dell’autore Paul Couturiau, alias Dulle Griet, il quale si è dimostrato molto disponibile e generoso nel corrispondere con me e nel fornirmi preziosi e utili dettagli sulla sua vita oltre che sulla sua opera. Inoltre, i capitoli tradotti sono stati scelti in base a una maggiore presenza di particolarità della cultura in questione, oltre che a un numero maggiore di vie e luoghi di Bruxelles, che rappresenteranno il soggetto di studio del quinto capitolo.
Infatti, l’ultimo capitolo ha lo scopo di tracciare dapprima una descrizione della capitale belga e successivamente, attraverso uno studio sulla toponimia di Bruxelles, di ripercorrere le vie e i luoghi menzionati nel romanzo di Dulle Griet, posti che ho personalmente vissuto e visitato.
Bruxelles è una città in cui le relazioni sociali sono semplici e gli “stranieri” non incontrano grandi difficoltà nell’integrarsi: la capitale belga è infatti un vivace centro multiculturale, con una popolazione formata da persone provenienti da diversi paesi europei e non. Quasi a far da contrappunto alla semplicità del popolo belga vi sono però le mille contraddizioni e antitesi (non solo linguistiche) con cui il Belgio convive da secoli e di cui si parlerà nel primo capitolo del presente lavoro. Ripercorrendo a grandi linee la storia della recente creazione dello stato belga, il primo capitolo si pone anche lo scopo di tracciare i primi passi compiuti da una timida letteratura nazionale agli albori. In particolare, si porrà luce sulla letteratura di matrice francofona e sulla sua difficoltà a emergere a discapito della vicina letteratura di lingua nederlandese e dell’influenza del polo culturale parigino.
Proprio sulla lingua francese si concentrerà il secondo capitolo del presente lavoro. Attraverso un’appassionata lettura del romanzo Petits meurtres chez ces gens-là (2012) di Dulle Griet, pseudonimo dell’ormai dichiarato scrittore belga Paul Couturiau, traccerò dapprima una sintesi della trama del romanzo per poi arrivare, nel terzo capitolo, alla traduzione di una sua parte. Un sunto sulle principali tappe della disciplina traduttiva farà da apertura al quarto capitolo, a cui seguirà un commento alla traduzione italiana. Inoltre, ho voluto inserire nel secondo capitolo delle dichiarazioni dell’autore Paul Couturiau, alias Dulle Griet, il quale si è dimostrato molto disponibile e generoso nel corrispondere con me e nel fornirmi preziosi e utili dettagli sulla sua vita oltre che sulla sua opera. Inoltre, i capitoli tradotti sono stati scelti in base a una maggiore presenza di particolarità della cultura in questione, oltre che a un numero maggiore di vie e luoghi di Bruxelles, che rappresenteranno il soggetto di studio del quinto capitolo.
Infatti, l’ultimo capitolo ha lo scopo di tracciare dapprima una descrizione della capitale belga e successivamente, attraverso uno studio sulla toponimia di Bruxelles, di ripercorrere le vie e i luoghi menzionati nel romanzo di Dulle Griet, posti che ho personalmente vissuto e visitato.
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