Tesi etd-10032016-010711 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
D'AGOSTINO, GIULIA
URN
etd-10032016-010711
Titolo
Valutazione di una Potenziale Firma Genomica Predittiva di Risposta al Trastuzumab in Pazienti con Carcinoma Mammario HER2-Positivo Sottoposte a Terapia Neoadiuvante
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Falcone, Alfredo
Parole chiave
- carcinoma mammella
- HER2-positivo
- oncologia
- profilo esomico
- terapia neoadiuvante
- Trastuzumab
Data inizio appello
25/10/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il carcinoma della mammella di tipo HER2 positivo costituisce circa il 20% della casistica ed in passato era asssociato a prognosi negativa. Con l’introduzione nella pratica clinica delle terapie anti-HER2, e del Trastuzumab in particolare, la storia naturale di queste pazienti è migliorata sensibilmente.
La terapia neoadiuvante, che fino a poco tempo fa era riservata alle forme localmente avanzate, è diventata oggi un’opzione interessante anche nel trattamento di forme iniziali di tumore mammario per i vantaggi che presenta in termini di riduzioni degli interventi demolitivi a favore di una chirurgia più conservativa. Ad oggi lo schema terapeutico di riferimento consiste nella somministrazione delle antracicline seguite dai taxani associati alla terapia anti-HER2 che ha mostrato i migliori risultati in termini di risposta patologica completa. Tuttavia, nella pratica clinica si osserva che alcuni pazienti rispondono solo parzialmente alla terapia e che sviluppano nel 40% dei casi resistenza primaria o secondaria al farmaco.
La disponibilità di indicatori capaci di discriminare in modo significativo la suscettibilità delle pazienti ad uno specifico trattamento riveste, dunque, un’importanza fondamentale come guida nella scelta della terapia più efficace. Ad oggi uno strumento di questo tipo non è ancora stato identificato.
Con lo sviluppo delle nuove metodiche di sequenziamento rapido del genoma (NGS) si sono aperte nuove prospettive per correlare più efficacemente l’informazione contenuta a livello genetico con la risposta clinica ai trattamenti terapeutici anti-tumorali.
In quest’ottica, lo studio retrospettivo condotto in questo progetto di tesi è stato rivolto all’identificazione di un insieme di geni capaci di discriminare in maniera statisticamente significativa la suscettibilità delle pazienti con diagnosi di carcinoma mammario HER2 positivo al trattamento neoadiuvante con Trastuzumab.
In questo modo è stato possibile correlare i profili esomici delle pazienti con la risposta alla terapia mediante l’identificazione di geni le cui mutazioni sono presumibilmente responsabili della resistenza/suscettibilità al trattamento in questione.
I risultati dello studio sono incoraggianti per due aspetti perchè apre la strada alla possibilità di discriminare a priori la suscettibilità delle pazienti al trattamento terapeutico sperimentato ed inoltre l’identificazione delle mutazioni e del loro meccanismo d’azione potrebbe rappresentare il primo passo verso lo sviluppo di nuove molecole farmacologiche attive verso la neoplasia.
La terapia neoadiuvante, che fino a poco tempo fa era riservata alle forme localmente avanzate, è diventata oggi un’opzione interessante anche nel trattamento di forme iniziali di tumore mammario per i vantaggi che presenta in termini di riduzioni degli interventi demolitivi a favore di una chirurgia più conservativa. Ad oggi lo schema terapeutico di riferimento consiste nella somministrazione delle antracicline seguite dai taxani associati alla terapia anti-HER2 che ha mostrato i migliori risultati in termini di risposta patologica completa. Tuttavia, nella pratica clinica si osserva che alcuni pazienti rispondono solo parzialmente alla terapia e che sviluppano nel 40% dei casi resistenza primaria o secondaria al farmaco.
La disponibilità di indicatori capaci di discriminare in modo significativo la suscettibilità delle pazienti ad uno specifico trattamento riveste, dunque, un’importanza fondamentale come guida nella scelta della terapia più efficace. Ad oggi uno strumento di questo tipo non è ancora stato identificato.
Con lo sviluppo delle nuove metodiche di sequenziamento rapido del genoma (NGS) si sono aperte nuove prospettive per correlare più efficacemente l’informazione contenuta a livello genetico con la risposta clinica ai trattamenti terapeutici anti-tumorali.
In quest’ottica, lo studio retrospettivo condotto in questo progetto di tesi è stato rivolto all’identificazione di un insieme di geni capaci di discriminare in maniera statisticamente significativa la suscettibilità delle pazienti con diagnosi di carcinoma mammario HER2 positivo al trattamento neoadiuvante con Trastuzumab.
In questo modo è stato possibile correlare i profili esomici delle pazienti con la risposta alla terapia mediante l’identificazione di geni le cui mutazioni sono presumibilmente responsabili della resistenza/suscettibilità al trattamento in questione.
I risultati dello studio sono incoraggianti per due aspetti perchè apre la strada alla possibilità di discriminare a priori la suscettibilità delle pazienti al trattamento terapeutico sperimentato ed inoltre l’identificazione delle mutazioni e del loro meccanismo d’azione potrebbe rappresentare il primo passo verso lo sviluppo di nuove molecole farmacologiche attive verso la neoplasia.
File
Nome file | Dimensione |
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Tesi_Giu...stino.pdf | 3.15 Mb |
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