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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10022023-203312


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (2 anni)
Autore
FERRÒ, LUDOVICA
URN
etd-10022023-203312
Titolo
Lo studio dell'Arte africana. Carlo Ludovico Ragghianti, Ezio Bassani e il progetto di una mostra d'Arte africana in Italia.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
BENI STORICO ARTISTICI
Relatori
relatore Prof.ssa Savettieri, Chiara
Parole chiave
  • Carlo Ludovico Ragghianti
  • Ezio Bassani
  • arte africana
  • critica d'arte
  • mostra
  • african art
  • art criticism
  • exhibition
Data inizio appello
27/10/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/10/2093
Riassunto
Tra la fine dell'800 e l'inizio del 900, in Europa, si ha la "riscoperta dell'arte africana" che andrà ad influenzare notevolmente le correnti artistiche di quel periodo, quali, ad esempio, il Cubismo e l'Espressionismo.
C. L. Ragghianti è tra i primi a sostenere che c’è bisogno di uno studio più mirato della storia dell’arte africana, che rischia, altrimenti, di rimanere vincolata all’errata definizione di “arte primitiva”.
A partire dagli anni ’70, Ragghianti inizia una lunga e proficua collaborazione con Ezio Bassani, appassionato di arte africana, che sposa la sua causa.
I due avviano varie attività con lo scopo di far conoscere all’Italia le meraviglie della storia dell’arte africana: realizzano un catalogo generale sulle sculture africane conservate in Italia, creano il Centro di Studi di Storia delle Arti Africane (CE.STR.AF.), fanno uscire la rivista Critica d’Arte Africana e, per oltre quindici anni, cercano di organizzare una mostra di arte africana.


Between the end of the 19th and the beginning of the 20th century, there was the 'rediscovery of African art' in Europe, which was to greatly influence the artistic currents of the period, such as Cubism and Expressionism, for example. C. L. Ragghianti is one of the first to argue that there is a need for a more focused study of African art history, which otherwise runs the risk of remaining tied to the erroneous definition of 'primitive art'.
Starting in the 1970s, Ragghianti began a long and fruitful collaboration with Ezio Bassani, a lover of African art, who espoused his cause.
The two started various activities with the aim of making Italy aware of the marvels of African art history: they produced a general catalogue on African sculptures preserved in Italy, created the Centre for the Study of the History of African Arts (CE.STR.AF.), published the magazine Critica d'Arte Africana and, for over fifteen years, tried to organise an exhibition of African art.
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