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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10022023-184052


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
REYES, CAMILA BELEN
URN
etd-10022023-184052
Titolo
Ripensare la questione ambientale nel contesto organizzativo: un’analisi sul distretto industriale conciario secondo la visione ecologica di Bateson e Naess.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Villa, Matteo
Parole chiave
  • Bateson
  • distretto industriale conciario
  • ecologia
  • Naess
  • questione ambientale
Data inizio appello
23/10/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/10/2026
Riassunto
L’Obiettivo di questa tesi è delineare un possibile framework teorico attraverso lo studio di due autori che sono stati fondamentali nelle scienze e studi filosofici dell’ecologia: Gregory Bateson e Arne Naess. Entrambi hanno costruito delle prospettive teoriche in cui emerge la necessità di adottare una visione biunivoca tra fenomeni ambientali e umani, una visione unitaria della realtà; Il framework proposto ha, in particolare, lo scopo di essere utile all’interno del contesto organizzativo odierno, come strumento per contribuire agli studi organizzativi in merito ai problemi di sostenibilità ecologica e alla consapevolezza del rapporto con la natura. Nel primo capitolo si è analizzata la relazione tra fenomeno organizzativo e fenomeno ambientale, ripercorrendo il modo con cui questa è stato studiata nella letteratura organizzativa fino a sconfinare a nuovi approcci più relazionali di questo rapporto, per poi analizzare come il tema della sostenibilità sia nato e si sia inserito nella realtà organizzativa attraverso il termine “sviluppo sostenibile”, anche provocando il fenomeno del “greenwashing”. Da qui emerge la consapevolezza che il paradigma che guida le azioni della dimensione organizzativa sembra non focalizzare una visione di insieme che riconosca la forte interdipendenza tra la dimensione umana e la dimensione ambientale. Nel secondo capitolo e terzo capitolo è stata fatta un’analisi teorica sui due autori, attraverso cui riprendere gli elementi più importanti delle prospettive teoriche. Per Bateson i suoi studi interdisciplinari sono sconfinati nella sua opera “Verso un’ecologia della Mente” e per Naess gli studi filosofici e sociali hanno permesso di sviluppare “l’Ecologia profonda”, entrambi evidenziando la relazione unitaria tra uomo e natura. Attraverso l’analisi sono stati identificati punti in comune e non, al fine di costruire nel quarto capitolo il framework teorico chiamato “Atteggiamento profondo: verso un’unità della mente” composto da una serie di domande con l’obiettivo di stimolare la riflessione sugli elementi individuati. Le domande hanno racchiuso concetti come una visione gestaltica e unitaria della realtà, la prospettiva eco-centrica, l’importanza funzionale dei contesti per comprendere le relazioni, il ruolo delle emozioni per lo sviluppo della pratica, l’importanza di una conoscenza interdisciplinare e delle reti come costitutive dei sistemi complessi. Il quadro teorico è stato applicato al caso di studio, nel quinto capitolo, il distretto industriale conciario Toscano, su cui è stata condotta una ricerca qualitativa che, attraverso delle interviste, ha permesso di andare ad analizzare la consapevolezza del rapporto tra organizzazione e natura. Concludendo la ricerca qualitativa sul settore conciario ha permesso di fare emergere degli ottimi input in cui le parole degli intervistati hanno consentito di porre la questione su un piano più pragmatico e permesso di sviluppare varie riflessioni e possibilità, come: favorire una maggiore consapevolezza degli imprenditori del distretto, stimolare alla riflessione sulle tematiche ecologiche seguendo un approccio top-down per favorire lo sviluppo di una nuova cultura aziendale, assumere più spesso figure professionali giovani e qualificate, potenziare la dimensione di rete puntando anche a un ragionamento sull’importanza di come i vari contesti si debbano integrare fra loro e di come la loro comprensione sia funzionale a capire le relazioni tra le parti, la possibilità di potere trasformare i sentimenti negativi in qualcosa di positivo, incentivare un’implementazione delle reti già esistenti in cui analizzare le modalità con cui la conoscenza tra le varie dimensioni viene integrata, stimolare una presa di coscienza per costruire volontà e comportamenti ecologici. Le strategie di applicazione di framework come questo all’interno del contesto organizzativo possono essere tante: ciò che emerge dalle parole degli intervistati è la necessità di una maggiore consapevolezza, consapevolezza che implica la conciliazione tra una solida base normativa e pratiche di sensibilizzazione.

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