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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10022020-123058


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PICOLLO, CRISTINA
URN
etd-10022020-123058
Titolo
Olio di palma: aspetti nutrizionali ed impieghi industriali
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Dott.ssa La Motta, Concettina
Parole chiave
  • olio palma aspetti nutrizionali
Data inizio appello
04/11/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/11/2090
Riassunto
La produzione di olio di palma è passata dai 15 milioni di tonnellate del 1995 ai 77 milioni del 2018 ma si stima che nel 2024 tale valore arrivi a 107,6 milioni di tonnellate.
La rapida espansione dell’olio di palma è dovuta al fatto che la resa è quasi quattro volte superiore rispetto agli altri oli vegetali, con costi di produzioni analoghi, oltre ad avere caratteristiche vantaggiose per l’industria degli alimenti processati. Tuttavia l’olio di palma contiene una percentuale maggiore di grassi saturi rispetto ad altri oli vegetali, anche se i suoi impatti negativi sulla salute sono tutt’oggi oggetto di controversie.
Metà delle palme da olio si trova in Malesia e Indonesia, che a questa coltura hanno dedicato 13 milioni di ettari, operando una massiccia deforestazione. In questo modo è sparita la biodiversità in migliaia di km quadrati e numerose specie di animali come l’orango sono a serio rischio di estinzione.
L’olio di palma è presente nella stragrande maggioranza dei biscotti, delle merendine, degli snack salati e persino nel latte in polvere per i neonati. Ne siamo venuti a conoscenza solo perché nel dicembre 2014 una norma europea (Regolamento UE 1169/2011) ha costretto le aziende italiane ad esprimere in etichetta la tabella nutrizionale scoprendo che numerosi prodotti contenevano proprio l’olio di palma
In Italia negli ultimi tempi poche questioni alimentari hanno raggiunto il grado di popolarità del caso dell’olio di palma: esso è stato senza dubbio il più discusso e conosciuto, inoltre è stato quello che ha polarizzato maggiormente la popolazione verso un’unica posizione predominante, cioè l’atteggiamento negativo nei confronti di questo ingrediente tropicale.
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