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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10022010-132755


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CONESE, ILARIA
URN
etd-10022010-132755
Titolo
MECCANISMI DI DIFFUSIONE DELL'ALGA INVASIVA CAULERPA RACEMOSA VAR. CYLINDRACEA (SONDER) VERLAQUE, HUISMAN E BOUDOURESQUE IN RELAZIONE ALLA COMPLESSITA' DELL'HABITAT: UN'ANALISI SPERIMENTALE
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
relatore Prof. Benedetti Cecchi, Lisandro
Parole chiave
  • canopy
  • propaguli
  • specie invasiva
Data inizio appello
25/10/2010
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’introduzione di specie alloctone è un processo di grande interesse scientifico, poiché può causare alterazioni della struttura e funzionalità degli ecosistemi naturali, minacciando la persistenza delle specie native. Studi precedenti volti ad identificare i processi che regolano il successo delle invasioni hanno evidenziato che la resistenza dei popolamenti residenti può variare in funzione della loro diversità specifica o della presenza di particolari gruppi morfo-funzionali. In particolare, in popolamenti algali di costa rocciosa è stato osservato che la presenza di alghe arborescenti che formano “canopy” può limitare l’invasione da parte di specie algali, sebbene non sia noto quale meccanismo regoli tale effetto. Negli ultimi 30 anni, in diversi bacini e in particolare nel Mediterraneo, sono state osservate drastiche riduzioni della copertura di canopy algale e un significativo incremento di alghe che formano feltri le quali, una volta insediate, inibiscono il recupero da parte della canopy stessa. Tale diminuzione è stata osservata soprattutto nelle aree urbane caratterizzate da elevati livelli di disturbo antropico. Oltre che dipendere dalle capacità di resistenza dei sistemi naturali, il successo delle invasioni sembra essere correlato sia al livello di disturbo naturale o antropico di un’area, che alla pressione dei propaguli della specie invasiva.
In questo studio è stata presa in esame l’alga verde Caulerpa racemosa var. cylindracea, specie alloctona proveniente dall’Australia e diffusa nel Mediterraneo a partire dal 1990, in grado di alterare i popolamenti di fondali rocciosi e sabbiosi del Mediterraneo occidentale. Numerosi studi hanno esaminato i fattori che ne regolano il successo, osservando che la specie è in grado di colonizzare una vasta gamma di habitat. Oltre alle caratteristiche del popolamento invaso è stato suggerito che il suo successo sia legato all’efficace meccanismo di riproduzione che avviene sia per via sessuale che per via vegetativa, attraverso la frammentazione di stoloni e la formazione di propaguli che vengono dispersi nella colonna d’acqua. Nonostante questo secondo tipo di riproduzione sia stato identificato come il principale sistema di dispersione dell’alga, ad oggi tale meccanismo risulta scarsamente studiato. E’ stata effettuata un’analisi sperimentale per esaminare il successo d’invasione di C. racemosa, con particolare attenzione alla fase di insediamento dei propaguli provenienti dalla colonna d’acqua, in differenti habitat dominati dalla presenza di canopy (in praterie di P. oceanica e, su fondi rocciosi, in canopy di Halopitys incurvus). Gli esperimenti manipolativi sono stati effettuati nel tratto di costa a sud di Livorno (Antignano), tra i 4 e gli 8 m di profondità, nel periodo tra Maggio e Novembre 2009. Un primo esperimento è stato effettuato per indagare e quantificare l’apporto di propaguli di C. racemosa dalla colonna d’acqua. Il disegno sperimentale includeva il fattore habitat (fisso, due livelli, prateria di P. oceanica e canopy di H. incurvus), il fattore sito (random, gerarchizzato in habitat, due livelli) e il fattore taglia (fisso, incrociato con habitat, con cinque livelli – quadrati di 10, 18, 26, 34, 42 cm). Sono state effettuate 3 repliche per ciascun livello di taglia, in ciascun sito per i due habitat esaminati. All’inizio dell’esperimento C. racemosa e la canopy sono state rimosse dalle unità sperimentali. Con cadenza quindicinale è stato rilevato il numero di propaguli e la loro posizione all’interno delle unità sperimentali. Inoltre i propaguli sono stati raccolti per stimarne la biomassa. E’ stato condotto un secondo esperimento, volto a stimare il successo di insediamento di C. racemosa in funzione della tipologia di habitat, della presenza-assenza di canopy e della taglia dell’area di rimozione della canopy. Il disegno sperimentale includeva un ulteriore fattore: il trattamento di rimozione della canopy (fisso, incrociato con habitat, con due livelli). Analogamente al primo esperimento, sono state rimosse canopy e C. racemosa dalle unità sperimentali con 3 repliche per ciascuna taglia, in due siti per ciascun habitat preso in esame. Sono stati inoltre marcati quadrati di controllo in cui la canopy non è stata manipolata e C. racemosa risultava assente, con 3 repliche per ciascun livello di taglia, in ciascun sito per i due habitat esaminati. Nel mese di Novembre è stata prelevata C. racemosa per stimarne la biomassa. I dati così ottenuti sono stati elaborati statistica per mezzo di analisi della varianza.
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