Tesi etd-10022009-192323 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
URBANO, MARIA TERESA
URN
etd-10022009-192323
Titolo
Il polimorfismo genetico del trasportatore della serotonina nei pazienti con sindrome dell'intestino irritabile
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Marchi, Santino
Parole chiave
- polimorfismo
- SERT
Data inizio appello
20/10/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/10/2049
Riassunto
La sindrome dell’intestino irritabile (SII) è una patologia di frequente riscontro, con una prevalenza nella popolazione generale pari a circa il 20%, ed è pertanto la condizione più facilmente rilevabile nella pratica clinica gastroenterologica. I sintomi correlati con la SII hanno un’influenza significativa sulla qualità della vita dei pazienti, che risulta sensibilmente alterata.
In questi ultimi anni sempre più numerosi sono stati gli studi realizzati nel tentativo di individuare un possibile fattore eziologico della SII, o di mettere in luce i meccanismi coinvolti nell’insorgenza della sintomatologia e nelle sue modalità di espressione. Un ruolo chiave sembra essere svolto dalla serotonina (5-HT). L’azione della serotonina si esplica attraverso l’interazione con specifici recettori. Al contrario, la ricaptazione della molecola avviene per azione di una singola proteina, chiamata 5-HT transporter (SERT). Il SERT regola quindi la concentrazione extracellulare della 5-HT. E’ per questo motivo che la struttura molecolare del gene che codifica per tale proteina di membrana, e la regolazione della sua espressione, sono oggetto di grande interesse.
Nel gene che codifica per il SERT sono stati evidenziati differenti polimorfismi: i principali sono due:il primo localizzato nell’introne 2 (variable number tandem repeat, VNTR), ed il secondo nella regione promoter (SERT gene-linked polymorfic region, 5-HTTLPR). Quest’ultimo dà luogo a due diverse varianti alleliche denominate short (S) e long (L), in grado di interferire con l’attività trascrizionale del promotore associato al gene che codifica per il SERT: la condizione di omozigosi per la variante short (S/S), e l’eterozigosi (S/L) si associano ad una ridotta attività trascrizionale che comporta minore espressione della proteina e minore efficienza nella ricaptazione del neurotrasmettitore.
Scopo del presente studio è stato quello di ricercare le correlazioni esistenti tra polimorfismo 5-HTTLPR, varianti cliniche di SII (ad alvo diarroico, costipato, alternante), e gravità della sintomatologia valutata mediante apposito “score” (IBS-Symptom Severity Score; IBS-SSS). I risultati non hanno evidenziato una associazione statisticamente significativa tra un particolare polimorfismo e la SII, anche considerando separatamente le diverse varianti cliniche.
Confrontando i valori dello score IBS-SSS ottenuti nei differenti tre genotipi (L/L, L/S e S/S), non sono emerse relazioni significative fra il genotipo e la gravità dei sintomi mentre, considerando esclusivamente il sottogruppo di pazienti con alvo prevalentemente costipato, è stata evidenziata una maggiore gravità dei sintomi nei soggetti con genotipo S/S rispetto ai pazienti con genotipo sia L/L che L/S. Tuttavia tali differenze non raggiungono la significatività statistica.
Indipendentemente dal genotipo, è stato poi riscontrato un valore dello score IBS-SSS maggiore nei soggetti con alvo costipato.
Alla luce dei risultati, il polimorfismo 5-HTTLPR non sembra coinvolto nell’eziopatogenesi e nell’espressione clinica della SII, semmai potrebbe essere parzialmente associato alla gravità della sua sintomatologia nel sottogruppo di pazienti con alvo prevalentemente stitico.
Continuare a studiare il polimorfismo della regione 5-HTTLPR ha comunque un significato in quanto agenti attivi sul sistema serotoninergico, o direttamente sul SERT (SSRI, inibitori della ricaptazione della serotonina) sembrano una promettente terapia per i pazienti con SII.
In questi ultimi anni sempre più numerosi sono stati gli studi realizzati nel tentativo di individuare un possibile fattore eziologico della SII, o di mettere in luce i meccanismi coinvolti nell’insorgenza della sintomatologia e nelle sue modalità di espressione. Un ruolo chiave sembra essere svolto dalla serotonina (5-HT). L’azione della serotonina si esplica attraverso l’interazione con specifici recettori. Al contrario, la ricaptazione della molecola avviene per azione di una singola proteina, chiamata 5-HT transporter (SERT). Il SERT regola quindi la concentrazione extracellulare della 5-HT. E’ per questo motivo che la struttura molecolare del gene che codifica per tale proteina di membrana, e la regolazione della sua espressione, sono oggetto di grande interesse.
Nel gene che codifica per il SERT sono stati evidenziati differenti polimorfismi: i principali sono due:il primo localizzato nell’introne 2 (variable number tandem repeat, VNTR), ed il secondo nella regione promoter (SERT gene-linked polymorfic region, 5-HTTLPR). Quest’ultimo dà luogo a due diverse varianti alleliche denominate short (S) e long (L), in grado di interferire con l’attività trascrizionale del promotore associato al gene che codifica per il SERT: la condizione di omozigosi per la variante short (S/S), e l’eterozigosi (S/L) si associano ad una ridotta attività trascrizionale che comporta minore espressione della proteina e minore efficienza nella ricaptazione del neurotrasmettitore.
Scopo del presente studio è stato quello di ricercare le correlazioni esistenti tra polimorfismo 5-HTTLPR, varianti cliniche di SII (ad alvo diarroico, costipato, alternante), e gravità della sintomatologia valutata mediante apposito “score” (IBS-Symptom Severity Score; IBS-SSS). I risultati non hanno evidenziato una associazione statisticamente significativa tra un particolare polimorfismo e la SII, anche considerando separatamente le diverse varianti cliniche.
Confrontando i valori dello score IBS-SSS ottenuti nei differenti tre genotipi (L/L, L/S e S/S), non sono emerse relazioni significative fra il genotipo e la gravità dei sintomi mentre, considerando esclusivamente il sottogruppo di pazienti con alvo prevalentemente costipato, è stata evidenziata una maggiore gravità dei sintomi nei soggetti con genotipo S/S rispetto ai pazienti con genotipo sia L/L che L/S. Tuttavia tali differenze non raggiungono la significatività statistica.
Indipendentemente dal genotipo, è stato poi riscontrato un valore dello score IBS-SSS maggiore nei soggetti con alvo costipato.
Alla luce dei risultati, il polimorfismo 5-HTTLPR non sembra coinvolto nell’eziopatogenesi e nell’espressione clinica della SII, semmai potrebbe essere parzialmente associato alla gravità della sua sintomatologia nel sottogruppo di pazienti con alvo prevalentemente stitico.
Continuare a studiare il polimorfismo della regione 5-HTTLPR ha comunque un significato in quanto agenti attivi sul sistema serotoninergico, o direttamente sul SERT (SSRI, inibitori della ricaptazione della serotonina) sembrano una promettente terapia per i pazienti con SII.
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