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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10012023-004541


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
MALLOGGI, SIMONE
URN
etd-10012023-004541
Titolo
Attendibilità della risonanza magnetica multiparametrica e della biopsia prostatica nella diagnosi di carcinoma clinicamente significativo.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
UROLOGIA
Relatori
relatore Prof. Bartoletti, Riccardo
correlatore Prof. Zucchi, Alessandro
Parole chiave
  • risonanza magnetica multiparametrica
  • biopsia prostatica
  • carcinoma prostatico
Data inizio appello
02/11/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il carcinoma prostatico rappresenta la quinta causa di morte nell'uomo a livello mondiale. L'evoluzione tecnologica ed i miglioramenti nelle tecniche diagnostiche hanno permesso di individuare questa patologia in stadi sempre più precoci, migliorando la prognosi e riducendone la mortalità. L’iter diagnostico prevede l’analisi dei livelli sierici del PSA, l’esplorazione digito-rettale, la risonanza magnetica multiparametrica e la biopsia prostatica. In questo studio viene valutata la capacità di individuare il carcinoma prostatico clinicamente significativo da parte delle metodiche di imaging attualmente disponibili e delle tecniche bioptiche.
Lo studio esamina 107 pazienti, ciascuno dei quali ha eseguito risonanza magnetica multiparametrica, biopsia prostatica ed infine prostatectomia robotica (RALP) tra il 2019 e il 2022. Sono stati divisi in due gruppi di 58 e 49 pazienti rispettivamente: il primo gruppo (F) è stato sottoposto a biopsia con tecnica fusion più alcuni prelievi non target, mentre il secondo (NF) è stato sottoposto a biopsia sistematica e cognitiva. Per ciascun paziente è stata calcolata la media delle lesioni che la metodica bioptica e la risonanza magnetica sono riuscite ad identificare o meno, rispetto all’istologico definitivo. Nel gruppo F la risonanza magnetica ha individuato il 49,1% delle lesioni e la biopsia fusion il 61,6% rispettivamente. Nel gruppo NF la risonanza magnetica ha individuato il 52,4% delle lesioni e la biopsia combinata l'82,8%.
Il numero delle lesioni identificate dall’esame istopatologico definitivo dimostra la limitata efficacia della risonanza magnetica e della biopsia nella definizione esatta del quadro clinico del paziente; inoltre i risultati mostrano una differenza statisticamente significativa tra le lesioni individuate attraverso la biopsia combinata rispetto alla biopsia fusion.
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