Tesi etd-10012020-162447 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BIRINDELLI, GIULIA
URN
etd-10012020-162447
Titolo
L'art. 4-bis O.P. (ancora) al vaglio della Corte Costituzionale: uno scenario tutto da costruire
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Bresciani, Luca
Parole chiave
- collaborazione
- corte costituzionale
- ergastolo ostativo
- liberazione condizionale
- permessi premio
- presunzione assoluta
- relazione commissione antimafia
- sentenza n. 253/2019
Data inizio appello
20/10/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
L'elaborato ha l'obiettivo di analizzare la sentenza n. 253 del 2019 con cui la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 4-bis, co. 1, O.P. nella parte in cui non prevede che ai detenuti per i delitti di cui all’art. 416-bis c.p. e per quelli commessi avvalendosi delle condizioni previste dallo stesso articolo ovvero al fine di agevolare l’attività delle associazioni in esso previste, possano essere concessi permessi premio anche in assenza di collaborazione con la giustizia a norma dell’art. 58-ter O.P. La presunzione di pericolosità sociale si trasforma così da assoluta a relativa, consentendo ai giudici di valutare caso per caso il percorso trattamentale del condannato anche in assenza di collaborazione con la giustizia. La pronuncia pone nuove questioni (di carattere sostanziale e procedurale) che saranno affrontate nel testo. In attesa di una sempre più necessaria riforma legislativa è intervenuta la Commissione Parlamentare Antimafia attraverso l'elaborazione una relazione in cui sono affrontati vari temi e proposte di riforma, come l’opportunità che una eventuale modifica riguardi tutti i benefici penitenziari indicati nell’art. 4-bis, O.P., oltre che la liberazione condizionale e la necessità di spostare la competenza dal giudice monocratico ad un organo collegiale. Recentemente è stata sollevata dalla Corte di Cassazione un'altra questione di legittimità costituzionale (ordinanza 18 giugno 2020 n. 18518) che ha ad oggetto la liberazione condizionale e che probabilmente porterà nuovi spunti di riflessione.
File
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