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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10012015-002151


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GHISELLI, RACHELE
URN
etd-10012015-002151
Titolo
Compagna, moglie, madre: il problema della "maternità forzata" nella Romania di Ceaușescu.
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUE E LETTERATURE MODERNE EUROAMERICANE
Relatori
relatore Prof. Mazzoni, Bruno
controrelatore Prof.ssa Biancheri, Rita
Parole chiave
  • aborto
  • maternità
  • 1966
  • Ceaușescu
  • Romania
Data inizio appello
09/11/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Al momento della sua proclamazione, il regime socialista romeno si pose come nuovo ordine socio-economico che avrebbe annullato le disuguaglianze tra uomo e donna all'interno della società; in realtà, peggiorò le condizioni di vita di tutte le cittadine romene, promuovendo una politica pronatalista e una regolamentazione di aspetti dell'esistenza estremamente privati, quali contraccezione e aborto, in maniera serrata.
Questa tesi, divisa in tre parti, parte dall'esame della condizione femminile in Romania agli inizi del XX secolo (conquista dei diritti civili e politici delle donne), per poi approfondire le teorie riguardanti il ruolo femminile nella società socialista, e passare quindi all'indagine della reale attuazione di queste teorie attraverso l'analisi dei Codici di Famiglia russi, che sarebbero divenuti il modello per le politiche sociali da adottare negli Stati appartenenti al blocco sovietico. Il filo conduttore di questo primo capitolo è la concezione di maternità e famiglia nella realtà dell'Europa orientale.
Nel secondo capitolo viene affrontato il tema della “maternità forzata” durante la dittatura socialista romena, fenomeno che vide la sua realizzazione più completa con la legge contro l'aborto del 1966 voluta da Ceaușescu. Attraverso un'analisi approfondita dei metodi contraccettivi e abortivi praticati illegalmente e delle conseguenze di tentati aborti, riporta testimonianze di persone (donne e uomini, persone comuni e personale medico) che hanno vissuto esperienze traumatiche nell'arco di più di 40 anni di dittatura.
Nell'ultimo capitolo vengono esaminate le conseguenze del pronatalismo romeno, ovvero le ripercussioni psicologiche sulla popolazione femminile e quelle sociali sulle generazioni di minori dagli anni '70 ad oggi.
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