Tesi etd-09302023-142420 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FRANCALANCI, CARLOTTA
URN
etd-09302023-142420
Titolo
Private equity e finanziamento di progetti di mitigazione del cambiamento climatico: un'analisi empirica del mercato europeo e mediorientale.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof.ssa Bruno, Elena
correlatore Prof. Schittenhelm, Frank-Andreas
correlatore Prof. Schittenhelm, Frank-Andreas
Parole chiave
- cambiamento climatico
- ESG
- private equity
Data inizio appello
16/10/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Con il termine private equity si intende l’apporto di capitale di rischio da parte di operatori specializzati in imprese prevalentemente non quotate, al fine di realizzare guadagni in conto di capitale nel medio lungo termine, attraverso la creazione di valore nelle imprese stesse. Il primo elemento distintivo è l’apporto di capitale di rischio da parte di operatori specializzata (condizione essenziale).
Il private equity viene definito come un capitale paziente, poiché i guadagni sono
realizzabili in tempi piuttosto lunghi. Si fa riferimento a imprese prevalentemente non quotate, ma non esclusivamente. Si deve trattare di imprese ad elevato potenziale di sviluppo. Le imprese destinatarie del private equity devono essere prevalentemente non quotate perché grazie al potenziale di sviluppo, l’accompagnamento dell’impresa alla quotazione rappresenta il successo naturale dell’operazione. Altro aspetto che rappresenta un obiettivo dell’investitore è la realizzazione di guadagni in conto capitale, la motivazione che spinge il gestore di private equity a procedere nell’investimento del capitale di rischio delle imprese è proprio di guadagnare tra prezzo in uscita (valore di disinvestimento) e il prezzo in entrata (valore investimento), cercando di ridurre il tempo di questo gap. Il private equity non punta a un guadagno periodico, ma un guadagno
unico derivante dalla dismissione dell’equity, in un’ottica di medio lungo termine, ma comunque temporanea.
La correlazione esistente tra private equity e finanza sostenibile è empiricamente
osservabile, negli anni gli investimenti sostenibili sono aumentati esponenzialmente contribuendo, non solo all’incremento dei rendimenti finanziari, ma anche alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Questo è dovuto alla stringente necessità di gestire il cambiamento climatico, un settore performante come quello del private equity è uno strumento cruciale per affrontare questo tipo di sfida. Il private equity è un veicolo per indirizzare risorse verso la promozione di un futuro sostenibile.
Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide più pressanti del nostro tempo, richiedendo una risposta globale immediata. In tale contesto, la finanza sostenibile è emersa come un approccio fondamentale per allineare il capitale con gli obiettivi ambientali e sociali. Attraverso strategie come l'investimento socialmente responsabile (SRI) e l'investimento basato su criteri ambientali, sociali e di governance (ESG), gli investitori cercano di selezionare progetti che abbiano un impatto positivo sulla sostenibilità a lungo termine.
I prossimi capitoli tratteranno il funzionamento del settore del private equity e
dell’impatto del che ha sulle imprese target e da qui le opportunità esistenti nel mondo della finanza sostenibile.
Infine, un confronto con il public equity, in particolare questo studio cercherà di verificare se un investimento in portafogli che rispettano i principi ESG sia meno volatile del mercato.
Il private equity viene definito come un capitale paziente, poiché i guadagni sono
realizzabili in tempi piuttosto lunghi. Si fa riferimento a imprese prevalentemente non quotate, ma non esclusivamente. Si deve trattare di imprese ad elevato potenziale di sviluppo. Le imprese destinatarie del private equity devono essere prevalentemente non quotate perché grazie al potenziale di sviluppo, l’accompagnamento dell’impresa alla quotazione rappresenta il successo naturale dell’operazione. Altro aspetto che rappresenta un obiettivo dell’investitore è la realizzazione di guadagni in conto capitale, la motivazione che spinge il gestore di private equity a procedere nell’investimento del capitale di rischio delle imprese è proprio di guadagnare tra prezzo in uscita (valore di disinvestimento) e il prezzo in entrata (valore investimento), cercando di ridurre il tempo di questo gap. Il private equity non punta a un guadagno periodico, ma un guadagno
unico derivante dalla dismissione dell’equity, in un’ottica di medio lungo termine, ma comunque temporanea.
La correlazione esistente tra private equity e finanza sostenibile è empiricamente
osservabile, negli anni gli investimenti sostenibili sono aumentati esponenzialmente contribuendo, non solo all’incremento dei rendimenti finanziari, ma anche alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Questo è dovuto alla stringente necessità di gestire il cambiamento climatico, un settore performante come quello del private equity è uno strumento cruciale per affrontare questo tipo di sfida. Il private equity è un veicolo per indirizzare risorse verso la promozione di un futuro sostenibile.
Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide più pressanti del nostro tempo, richiedendo una risposta globale immediata. In tale contesto, la finanza sostenibile è emersa come un approccio fondamentale per allineare il capitale con gli obiettivi ambientali e sociali. Attraverso strategie come l'investimento socialmente responsabile (SRI) e l'investimento basato su criteri ambientali, sociali e di governance (ESG), gli investitori cercano di selezionare progetti che abbiano un impatto positivo sulla sostenibilità a lungo termine.
I prossimi capitoli tratteranno il funzionamento del settore del private equity e
dell’impatto del che ha sulle imprese target e da qui le opportunità esistenti nel mondo della finanza sostenibile.
Infine, un confronto con il public equity, in particolare questo studio cercherà di verificare se un investimento in portafogli che rispettano i principi ESG sia meno volatile del mercato.
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Tesi non consultabile. |