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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09302016-160134


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
BALDINETTI, MANUELA
Indirizzo email
m.baldinetti@yahoo.it
URN
etd-09302016-160134
Titolo
Atelectasia polmonare nel cane: tomografia computerizzata ed ecografia a confronto nel soggetto in anestesia generale.
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Citi, Simonetta
correlatore Dott. Mannucci, Tommaso
controrelatore Dott.ssa Briganti, Angela
Parole chiave
  • anestesia
  • atelettasia
  • cane
  • ecografia
  • tomografia computerizzata
Data inizio appello
21/10/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Riassunto: l’atelettasia si può definire come la perdita di volume polmonare causata dall'inadeguata espansione degli spazi aerei. In questo studio abbiamo voluto valutare il grado di aerazione e polmonare in 30 cani sani in anestesia generale con l’ausilio della tomografia computerizzata e dell’ecografia. L’intento era capire se l’anestesia con decubito prolungato e mantenuto (VD o DV) potesse indurre il collasso alveolare e se l’atelettasia individuata in TC fosse visibile anche in ecografia. Tutti i soggetti venivano sottoposti ad anestesia generale, per un tempo superiore a trenta minuti e con medesimo protocollo anestesiologico, per tre motivazioni diverse: studio TC settoriale o total body (GRUPPO 1), esami radiologici per lo studio di displasia di pelvi e gomiti (GRUPPO 2), chirurgie laparoscopiche (GRUPPO 3). In tutti i soggetti inclusi è stata eseguita una TC toracica pre-(T0) e post-(T1) la manualità per cui sono stati riferiti e, infine, un’ecografia polmonare. La valutazione del grado di aerazione polmonare è stata effettuata attraverso metodo analitico ROI (Region of Interest) in 3 settori (craniale, medio e caudale) ognuno dei quali è stato suddiviso ulteriormente in quattro regioni: dorsale e ventrale, destra e sinistra; per le indagini analitiche è stata utilizata come unità di misura l’Hounsfield Unit (HU). Le immagini ottenute mediante entrambi i mezzi diagnostici sono state messe in relazione. Dallo studio è emerso che sia nei polmoni areati che non areati si osserva una riduzione del valore dei ROI espresso in HU a T1. Dall'analisi qualitativa dei valori ROI è emerso che: 11/30 pazienti sono normo areati in T1, 19/30 individui presentano aree scarsamente areate: 14 appartenenti al primo gruppo, 1 al secondo, 4 al terzo. Solo 10/30 cani sono positivi sia all’eco che alla TC e ciò è vero in quei soggetti che presentavano un numero maggiore di due aree scarsamente areate all’esame tomografico. La presenza di porzioni scarsamente areate è sicuramente influenzata dal decubito e dalla procedura chirurgica, ma dal confronto DV versus VD emerge come le regioni dipendenti siano quelle maggiormente alterate, ma non esiste una significativa differenza tra i due decubiti, poiché anche se in regioni diverse entrambi conducono ad atelettasia. Sicuramente l’anestesia generale e le manualità chirurgiche comportano una riduzione dell’aerazione polmonare, ma in nessun soggetto sano abbiamo avuto aree totalmente non areate; l’ecografia è un metodo sensibile, non invasivo e veloce ma non sempre è in grado si svelare l’atelettasia soprattutto in relazione alla localizzazione e alla gravità.

Abstract: atelectasis may be defined as the loss of lung volume caused by inadequate expansion of the lung itself. The aim of this study is the computed tomographic and ultrasounds evaluation of pulmonary aeration in 30 healthy anesthetized dogs. We want to know if prolonged and maintained recumbency (VD or DV) during anesthesia causes or not the alveolar collapse, and if the atelectasis found in CT can be diagnosed through ultrasounds as well. All dogs were anesthetized with the same protocol during a period longer than 30 minutes in order to perform three different procedures: CT study (Group 1), X-ray study( Group 2), laparoscopic surgery (Group 3). In all dogs is executed , at first, one CT study named T0 and , after the surgical and diagnostic procedure, the second CT examination and eventually the ultrasound exam. The evaluation of pulmunary areation was performed by ROI (Region of Interest) technique in three sectors (cranial, middle, caudal lobes), that have been further divided in 4 subregions: dorsal, ventral, leftside and rightside; the unit used for this analysis is the Hounsfield Unit (HU). The images obtained with both the diagnostic tools have been compared. From this study can be observed that both in areated and non areated lung a reduction of ROI value, expressed in HU at T1, is present. From the qualitative analysis of ROI values, the results are the followings: 11/30 patients have normal areated lungs at T1, 19/30 patients present poorly areated areas: 14 belonging to group 1, 1 belonging to group 2, 4 belonging to group 3. Only 10/30 dogs were positive to both the diagnostic investigations: these individuals had more than 2 poorly areated areas at the computed tomography exam. The presence of poorly areated areas is influenced by the recumbency and the surgical procedure, but comparing VD and DV is clear that the dependent regions are the most alterated ones. Nevertheless, a significant difference between the two recumbencies doesn’t exist, since both of them lead to atelectasis. In conclusion, anesthesia and surgical procedures cause a reduction of pulmonary areation, but none of the patients presented non-areated (collapsed) regions. Ultrasounds are a sensible, non invasive and fast method, which, in contrast, is not able to reveal atelectasis in each case, mainly because of the anatomic position and of the severity of the clinical situation.
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