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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09302013-180012


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MESSINA, MARTINA
URN
etd-09302013-180012
Titolo
La tomba di Virgilio Suggestioni letterarie e visive in una tappa del Grand Tour
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
TRADUZIONE LETTERARIA E SAGGISTICA
Relatori
relatore Prof. Farinella, Vincenzo
Parole chiave
  • tomba
  • Trapp
  • Virgilio
  • Wright of Derby
Data inizio appello
04/11/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/11/2083
Riassunto
Dedicato al più illustre poeta che la storia ha potuto raccontare, questo lavoro rappresenta senza dubbio un tributo a Virgilio e un’occasione di grande valore che mi ha avvicinato alla traduzione saggistica. Virgilio è l’esempio più alto, insieme a Dante per quanto riguarda gli scrittori, di tòpos identitario riconosciuto e condiviso da tutti noi. Virgilio è poeta, sebbene universale, mantovano per nascita, milanese per educazione, romano d’adozione, pugliese per morte e partenopeo per sepoltura, e dunque italiano a tutto tondo, la cui opera principale, l’Eneide, è monumento espressamente dedicato alle radici del nostro popolo. Virgilio è dunque una delle pietre miliari della nostra civiltà. Per secoli, e in particolare nel Settecento, la memoria e il culto di Virgilio si sono concretizzati attorno a un monumento antico, deputato a diventare quasi un templum in cui poter onorare e rendere omaggio alla massima gloria della letteratura latina. Nel 1984, la storia di questo monumento sepolcrale, ovvero della fantastica tomba di Virgilio, è stata scrupolosamente ricostruita dallo storico Joseph Burney Trapp in un esauriente saggio dal titolo The Grave of Vergil. L'accurato lavoro di J. B. Trapp, neozelandese di nascita e britannico d’adozione, spiega come il ricordo, nelle più antiche biografie di Virgilio, della sua sepoltura nei pressi di Napoli e la presenza di un colombario di epoca augustea a Piedigrotta, presso l’entrata di un tunnel artificiale tradizionalmente collegato al nome di Virgilio, abbiano fatto sì che, a partire dal XIV secolo, si cominciasse a proporre, come dato di fatto praticamente assodato, l’identificazione di quell’antico monumento sepolcrale con la tomba del sommo poeta latino.
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