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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09292022-111727


Tipo di tesi
Elaborati finali per laurea triennale
Autore
VERGARI, DIANA
URN
etd-09292022-111727
Titolo
Strategie di Ecodesign nell'innovazione di prodotto: un esempio applicativo nel settore della calzatura
Dipartimento
Ingegneria Civile e Industriale
Corso di studi
INGEGNERIA PER IL DESIGN INDUSTRIALE
Relatori
relatore Dott. Tamburrino, Francesco
correlatore Ing. Abbate, Elisabetta
correlatore Ing. Brondi, Carlo
Parole chiave
  • Life Cycle Assessment
  • LCA
  • economia circolare
  • impatti ambientali
  • Ecoshoe
  • ecodesign
  • categorie d’impatto
  • ciclo di vita
  • calzatura sportiva
  • calzatura
  • progettazione ecologica
  • analisi comparativa
Data inizio appello
21/09/2022
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente elaborato ha come oggetto la progettazione ecologica o ecodesign di una calzatura sportiva. In particolare, è stata sviluppata un’analisi comparativa tra tre soluzioni progettuali alternative, che vedono applicati criteri di ecodesign differenti. La comparazione ha riguardato l’impatto ambientale delle parti costituenti la scarpa ed è stata svolta in relazione ad una calzatura tradizionale di riferimento.
Spesso, in fase progettuale, vengono trascurati aspetti riguardanti l’impatto ambientale dei materiali impiegati, o comunque non è ben chiaro quale scelta sia effettivamente più ambientalmente sostenibile di un’altra [1]. Per esempio, non è semplice intuire se utilizzare materiali riciclati sia più o meno impattante che impiegare materiali naturali provenienti da fonti certificate. Il presente studio ha lo scopo di fare chiarezza su aspetti di questo tipo, introducendo una metodologia pratica semplificata.
Innanzitutto è stata svolta una ricerca a carattere bibliografico, con l’obiettivo di porre le basi per effettuare valutazioni consapevoli. In tal senso sono stati approfonditi come argomenti: il ciclo di vita del prodotto; il significato di economia circolare; la metodologia LCA (Life Cycle Assessment); la progettazione ecologica o ecodesign e le sue tipologie; il settore della calzatura sportiva e il relativo impatto ambientale; la composizione tradizionale della calzatura sportiva; i possibili materiali alternativi per le componenti di una calzatura sportiva.
Dopodiché, nella parte metodologica, sono stati prima di tutto selezionati i criteri di ecodesign da comparare. Di conseguenza, una volta definito il modello di calzatura tradizionale di riferimento, è stato possibile delineare i tre scenari progettuali alternativi, sostituendo opportunamente i materiali costituenti le componenti della calzatura. Dopo aver introdotto alcune ipotesi semplificative, è stato possibile calcolare l’impatto ambientale di ciascuno scenario, secondo un numero ristretto di categorie di impatto. La valutazione quantitativa è stata supportata dall’utilizzo di un tool specifico, denominato Ecoshoe.
L’analisi ha permesso di affermare che, per quanto concerne la categoria cambiamento climatico (quindi emissioni di CO2 equivalente), lo scenario sostitutivo migliore risulta essere S1 (progettare utilizzando materiali naturali/non di origine sintetica); mentre per la categoria consumo di acqua (m3 di acqua consumata) nessuna delle soluzioni progettuali alternative risulta vantaggiosa. Per quanto previsto dalla norma ISO 14044 (2006) [17], non è ancora possibile effettuare un confronto diretto tra categorie d’impatto (vedi Cap 1.2.3), per questo motivo, la definizione dell’ottimo progettuale dovrebbe tenere conto di ulteriori valutazioni, anche non puramente ambientali. Tuttavia, si può affermare che, in una calzatura sportiva, l’impatto maggiore è generato dalla tomaia o dalla suola, a prescindere dallo scenario considerato. Perciò, in un eventuale intervento di ri-progettazione (ecodesign), sarà opportuno focalizzarsi, prima di tutto, su queste componenti.
La presente valutazione è di carattere puramente generale, dal momento che si basa solamente su i dati reperibili in letteratura o su database, periodicamente aggiornati, come Ecoinvent [58]. Per avere una valutazione più attendibile e specifica, si potrebbe arricchire il tool con i dati raccolti annualmente e, soprattutto, direttamente (definiti anche come dati primari) da parte di ciascun azienda, interessata a migliorare l’impronta ecologica (misura dell'impatto umano sugli ecosistemi della Terra) dei propri prodotti.
Il presente studio ha dimostrato l’importanza di un’analisi LCA durante le primissime fasi di sviluppo del prodotto, al fine di prevedere l’effettivo impatto che la progettazione ha sul suo ciclo di vita. Infatti, una previsione affidabile e realistica deve prevedere l’utilizzo di software specifici; altrimenti, affidandosi ad un’analisi grossolana e puramente quantitativa, i risultati ottenuti risulterebbero inaffidabili.
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