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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09292016-192817


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ARRICO, LORENZO
URN
etd-09292016-192817
Titolo
Studio di dicroismo circolare vibrazionale di un sistema stereodinamico a base di Co(II) per la determinazione dell'eccesso enantiomerico di amminoacidi.
Dipartimento
CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE
Corso di studi
CHIMICA
Relatori
relatore Prof. Di Bari, Lorenzo
Parole chiave
  • amplificazione VCD
  • Co(II) induced VCD enhancement
Data inizio appello
20/10/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il dicroismo circolare vibrazionale (VCD) è una spettroscopia chirottica che viene impiegata principalmente per l’assegnazione della configurazione assoluta (AC) di molecole chirali. Gli svantaggi collegati alla bassa intensità dei segnali, tra i quali i tempi di acquisizione lunghi e le concentrazioni elevate della molecola chirale da analizzare, hanno limitato il suo utilizzo negli altri aspetti dell’indagine stereochimica. Una delle più importanti applicazioni delle septtroscopie chirottiche è la determinazione dell’eccesso enantiomerico (ee), necessaria per esempio per la misura dell’efficienza delle reazioni di sintesi organica enantioselettiva; proprio questo campo, ancora poco esplorato in VCD, è al centro del presente elaborato.
Lo scopo del lavoro di tesi è di sviluppare un metodo che permetta di impiegare il dicroismo circolare vibrazionale per la determinazione della composizione enantiomerica di α-amminoacidi chirali utilizzando un approccio di chimica covalente dinamica (DCvC) e sfruttando l’amplificazione dei segnali ad opera del Co(II); l’obiettivo è quello di ottenere spettri significativi e quantificabili in poco tempo e quindi di superare, almeno in parte, le limitazioni tipiche del VCD.
Il sistema scelto è un composto di coordinazione stereodinamico a base di Co(II) (reporter) in grado di assumere una ben determinata configurazione nella sua prima sfera di coordinazione in seguito all’interazione con l’amminoacido (analita). Il legante impiegato è un derivato della tris(piridilmetil)ammina (TPA) in grado di formare, tramite un gruppo aldeidico, un legame imminico con il gruppo amminico dell’amminoacido. I segnali che si ottengono in seguito alla formazione del complesso reporter-analita sono correlabili all’AC dell’amminoacido e le intensità dei segnali sono proporzionali al suo ee. Questa linearità permette di ottenere delle curve di calibrazione che possono essere utilizzate per la determinazione dell’eccesso enantiomerico. L’amminoacido scelto come modello per lo studio è il triptofano, e i risultati ottenuti sono stati confrontati con quelli di altri amminoacidi, come la fenilalanina e l’alanina.
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