Tesi etd-09292016-100845 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
MEOSSI, CAMILLA
URN
etd-09292016-100845
Titolo
Nutrizione precoce e neurosviluppo nel bambino nato pretermine
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Cioni, Giovanni
correlatore Dott. Ghirri, Paolo
correlatore Dott. Ghirri, Paolo
Parole chiave
- bambino nato prematuro
- neonatologia
- neurosviluppo
- nutrizione
- nutrizione precoce
Data inizio appello
25/10/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Bambini nati VP e VLBW spesso presentano complicanze neurologiche; inoltre è frequente che abbiano alterazioni anche per quanto riguarda il profilo di crescita, con peso, altezza e dimensioni della CC minori rispetto a quelli aspettati.
Sappiamo che l’outcome neurocognitivo è infuenzato da molti aspetti e, probabilmente, la nutrizione gioca un ruolo chiave; potendo poi essere misurata e modificata, può essere considerata come una possibile e potenziale strategia di intervento.
È ormai noto come alterazioni nell’apporto nutrizionale in età precoce comportino modiche della composizione corporea e aumentino il rischio di obesità e altre patologie nel corso della vita,ma
ancora non ci sono risultati univoci che, in bambini VLBW, una ridotta crescita sia associata a maggiori disabilità.
Lo scopo del nostro studio è stato quello di supportare l’ipotesi che un maggior apporto nutrizionale precoce possa influenzare il profilo di crescita e migliorare l’outcome neurocognitivo dei bambini nati pretermine.
Abbiamo cercato di correlare le diverse strategie nutrizionali e gli eventuali deficit proteici e lipidici con lo sviluppo a breve e medio termine.
Inoltre abbiamo valutato l’incidenza di EUGR per peso, lunghezza e circonferenza cranica, individuandone i principali fattori di rischio, la crescita postnatale e l’outcome.
Sappiamo che l’outcome neurocognitivo è infuenzato da molti aspetti e, probabilmente, la nutrizione gioca un ruolo chiave; potendo poi essere misurata e modificata, può essere considerata come una possibile e potenziale strategia di intervento.
È ormai noto come alterazioni nell’apporto nutrizionale in età precoce comportino modiche della composizione corporea e aumentino il rischio di obesità e altre patologie nel corso della vita,ma
ancora non ci sono risultati univoci che, in bambini VLBW, una ridotta crescita sia associata a maggiori disabilità.
Lo scopo del nostro studio è stato quello di supportare l’ipotesi che un maggior apporto nutrizionale precoce possa influenzare il profilo di crescita e migliorare l’outcome neurocognitivo dei bambini nati pretermine.
Abbiamo cercato di correlare le diverse strategie nutrizionali e gli eventuali deficit proteici e lipidici con lo sviluppo a breve e medio termine.
Inoltre abbiamo valutato l’incidenza di EUGR per peso, lunghezza e circonferenza cranica, individuandone i principali fattori di rischio, la crescita postnatale e l’outcome.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Nutrizio...rmine.pdf | 1.42 Mb |
Contatta l’autore |