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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09292012-214736


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
SCHIRINZI, ERIKA
URN
etd-09292012-214736
Titolo
Effetti dell'esercizio fisico sui parametri di stress ossidativo nella Sclerosi Laterale Amiotrofica
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Siciliano, Gabriele
Parole chiave
  • sla
  • stress ossidativo
  • esercizio fisico
Data inizio appello
16/10/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/10/2052
Riassunto
La Sclerosi Laterale Amiotrofica è una malattia caratterizzata da una progressiva degenerazione dei motoneuroni di midollo spinale, tronco cerebrale e corteccia motoria, che si manifesta con progressivo deficit di forza e atrofia muscolare, imputabili a denervazione del muscolo, in assenza di alterazioni sensitive.
Si tratta di una malattia poco frequente, con un’incidenza annua di 1,5-2,5/100000 individui, valutata sulla base dei criteri classificativi di El Escorial e su dati derivanti dai diversi registri epidemiologici di malattia (Logroscino G, 2008).
Tra i meccanismi patogenetici che sottendono lo sviluppo della Sclerosi Laterale Amiotrofica, tuttora rilevante oggetto di studio, particolare attenzione viene rivolta all’alterazione dell’equilibrio di parametri pro-ossidanti/anti-ossidanti (Prodotti di Ossidazione Avanzata delle Proteine, AOPP; Capacità Ferro-Riducente del Plasma, FRAP; Glutatione Ridotto, GHS) e dei livelli di carnitina in relazione all’esercizio fisico.
Lo stress ossidativo è una condizione cellulare metabolica di squilibrio tra livello di attività dei meccanismi pro- antiossidanti, nella fattispecie causa di aumentata concentrazione cellulare di Specie Reattive dell’Ossigeno (ROS), gruppo di molecole ad elevata tossicità cellulare. Nella sclerosi laterale amiotrofica l’attività fisica, incrementando il metabolismo cellulare, potrebbe essere correlata con un aumento dello stress ossidativo, argomento sul quale tuttavia i dati disponibili in letteratura non forniscono conclusioni univoche a riguardo.
Il presente lavoro di tesi si è preposto lo scopo di valutare le modificazioni dei livelli dei parametri biologici sopra indicati in relazione all’esercizio fisico, al fine di evidenziare un eventuale ruolo modulatore del meccanismo dello stress ossidativo sul processo degnerativo motoneuronale nella SLA.
Lo studio, diviso in due fasi sperimentali, ha previsto l’arruolamento di 21 pazienti, divisi in due gruppi, seguiti presso il Centro delle Malattie Neuromuscolari del Dipartimento di Neuroscienze presso l’Università di Pisa. La diagnosi è stata verificata in accordo ai criteri elettrofisiologici dettati dalla Federazione Mondiale di Neurologia di El Escorial.
Nel primo gruppo di 11 pazienti è stato eseguito, per ogni soggetto reclutato, dalle vene antecubitali del braccio, un prelievo ematico per la determinazione dei parametri connessi all’equilibrio pro-ossidanti/anti-ossidanti (Prodotti di Ossidazione Avanzata delle Proteine, AOPP; Capacità Ferro-Riducente del Plasma, FRAP; Glutatione Ridotto, GHS) al momento della diagnosi di malattia. I pazienti hanno quindi svolto un protocollo supervisionato domiciliare di 50 giorni di attività fisica “di moderata intensità”, il cui livello è stato personalizzato sulla base del calcolo dell’Equivalente Metabolico (MET), parametro che esprime il rapporto tra il metabolismo sotto sforzo ed il metabolismo basale di un individuo.
I pazienti sono stati quindi rivalutati dopo tale periodo per la determinazione dei suddetti parametri biochimici, sia in condizioni di riposo che dopo un esercizio-test eseguito su cicloergometro. Tale test ha previsto una serie di esercizi periodi, ciascuno di 3 minuti intervallati a 2 minuti di riposo, a una velocità media di 60-70 rivoluzioni/minuto, a carico dinamico incrementale partendo dal 10% del valore della potenza massimale teorica (pnPOmax), parametro di riferimento standardizzato per età, sesso, peso e altezza dell'individuo, e successivi incrementi del 10% ciascuno fino ad almeno il 60% della pnPOmax, valore considerato corrispondente alla soglia anaerobica dello sforzo muscolare.
Il secondo gruppo di pazienti, 10 soggetti, ha eseguito l'esercizio-test come sopra descritto, inclusa la determinazione dei parametri biochimici di stress ossidativo considerati e, in aggiunta, il dosaggio delle carnitine ematiche su spot di sangue periferico, confrontando pazienti che hanno (n=5) e che non hanno (n=5) eseguito il programma di allenamento motorio aerobico domiciliare.
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