Tesi etd-09292011-030350 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
SARTORI, CHIARA
URN
etd-09292011-030350
Titolo
Caratterizzazione morfologica e molecolare delle neoplasie follicolari della tiroide
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Basolo, Fulvio
Parole chiave
- biologia molecolare
- morfologia
- morfometria
- neoplasie follicolari
- tiroide
Data inizio appello
18/10/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/10/2051
Riassunto
Le neoplasie follicolari della tiroide si caratterizzano per una morfologia che spesso rende difficoltosa la loro diagnosi differenziale. In questo studio abbiamo caratterizzato e confrontato, da un punto di vista morfologico e molecolare, 116 neoplasie follicolari tiroidee appartenenti a quattro classi istologiche (adenomi follicolari, carcinomi follicolari minimamente e ampiamente invasivi e carcinomi papillari variante follicolare) con lo scopo di evidenziarne le differenze e permettere una migliore distinzione.
Per ogni campione sono state valutate la presenza di fibrosi ed emorragia intratumorali, lo spessore medio della capsula tumorale, il diametro medio dei follicoli, il numero medio di cellule per campo, il diametro medio dei nuclei cellulari, il numero medio di vasi intratumorali, l’area media occupata dai vasi e la distribuzione intratumorale della vascolarizzazione. Per l’analisi molecolare è stata valutata la presenza di mutazioni del gene BRAF e dei geni della famiglia RAS e la presenza dei riarrangiamenti PAX8/PPARgamma e RET/PTC.
Per ogni parametro è stata effettuata un’analisi statistica ed è stata valutata la correlazione con i dati anatomo-clinici in nostro possesso di ogni caso (istotipo, età, sesso, dimensioni, infiltrazione della capsula tumorale, infiltrazione della cap-sula tiroidea, multifocalità, bilateralità e presenza di metastasi linfonodali all’intervento).
Nella nostra casistica, le neoplasie benigne si caratterizzano per una maggiore componente emorragica, mentre quelle maligne per la fibrosi più prominente, la maggiore cellularità e le dimensioni più grandi. In dettaglio, i carcinomi papillari variante follicolare hanno follicoli e nuclei cellulari di grandi dimensioni; i carcinomi follicolari minimamente invasivi mostrano elevata cellularità e capsula più spessa, mentre gli ampiamente invasivi prediligono l’età più avanzata, sono di maggiori dimensioni e più fibrotici. Tra le alterazioni geniche, le mutazioni del gene RAS sono ubiquitarie, ma sono più caratteristiche dei carcinomi follicolari, in particolare dei minimamente invasivi, e si associano a una capsula tumorale più spessa.
Possiamo pertanto concludere che esistono differenze sia sul piano morfologico che molecolare che possono facilitare la diagnosi differenziale nel numeroso e articolato gruppo delle neoplasie follicolari.
Per ogni campione sono state valutate la presenza di fibrosi ed emorragia intratumorali, lo spessore medio della capsula tumorale, il diametro medio dei follicoli, il numero medio di cellule per campo, il diametro medio dei nuclei cellulari, il numero medio di vasi intratumorali, l’area media occupata dai vasi e la distribuzione intratumorale della vascolarizzazione. Per l’analisi molecolare è stata valutata la presenza di mutazioni del gene BRAF e dei geni della famiglia RAS e la presenza dei riarrangiamenti PAX8/PPARgamma e RET/PTC.
Per ogni parametro è stata effettuata un’analisi statistica ed è stata valutata la correlazione con i dati anatomo-clinici in nostro possesso di ogni caso (istotipo, età, sesso, dimensioni, infiltrazione della capsula tumorale, infiltrazione della cap-sula tiroidea, multifocalità, bilateralità e presenza di metastasi linfonodali all’intervento).
Nella nostra casistica, le neoplasie benigne si caratterizzano per una maggiore componente emorragica, mentre quelle maligne per la fibrosi più prominente, la maggiore cellularità e le dimensioni più grandi. In dettaglio, i carcinomi papillari variante follicolare hanno follicoli e nuclei cellulari di grandi dimensioni; i carcinomi follicolari minimamente invasivi mostrano elevata cellularità e capsula più spessa, mentre gli ampiamente invasivi prediligono l’età più avanzata, sono di maggiori dimensioni e più fibrotici. Tra le alterazioni geniche, le mutazioni del gene RAS sono ubiquitarie, ma sono più caratteristiche dei carcinomi follicolari, in particolare dei minimamente invasivi, e si associano a una capsula tumorale più spessa.
Possiamo pertanto concludere che esistono differenze sia sul piano morfologico che molecolare che possono facilitare la diagnosi differenziale nel numeroso e articolato gruppo delle neoplasie follicolari.
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