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L’Intelligenza Artificiale nelle sue varie forme, attraverso il deep learning, il machine learning, l’internet of things, e la sua forma “generativa” ha emozionato e allo stesso tempo sconvolto il mercato del lavoro presente ma soprattutto futuro.
Tutte le invenzioni umane fino ad oggi, hanno supportato l’uomo e in alcuni casi sostituito in mansioni ripetitive e fisicamente dure. Oggi invece stiamo assistendo a qualcosa di diverso. L’Intelligenza artificiale generativa e le forme in cui si sta diffondendo, infatti, potranno sempre più sfociare nel supporto o sostituzione di attività cognitive, fino ad oggi ritenute il campo che avrebbe sempre messo l’uomo al primo posto rispetto alla tecnologia e la robotica tutta.
Dunque cambia l’approccio al lavoro, cambiano le competenza richieste oggi e soprattutto quelle di domani, cambia il lavoro stesso e deve cambiare l’approccio dello Stato prima e degli ingegneri poi alla creazione e all’implementazione dell’IA nella vita di tutti i giorni, affinchè vengano rispettati i diritti fondamentali dell’uomo e che resti il più possibile viva la garanzia di un lavoro per ognuno, aspetto di una vita sensata ossia di uno scopo (secondo molti filosofi e pensatori) e soprattutto dignitosa secondo la Costituzione Italiana.