• carcinoma ovarico
• carcinosi peritoneale
• ovaio
• PET
• TC

L’obiettivo di questo studio è stato quello di valutare l’accuratezza diagnostica della [18F]FDG-PET/TC nella conferma della malattia ricorrente e nella gestione clinica delle pazienti affette da carcinoma ovarico; inoltre è stata confrontata l’indagine medico-nucleare con l’imaging radiologico convenzionale TC, quando disponibile. In particolare abbiamo rivolto l’attenzione alla valutazione della carcinosi peritoneale.

Sono state valutate 95 pazienti, già sottoposte a trattamento primario citoriduttivo e chemioterapico, che avevano eseguito almeno un’indagine PET/TC tra il 2012 e il 2018. In diversi casi le pazienti avevano eseguito, inoltre, in vicinanza dello studio [18F]FDG PET/TC, una TC torace/addome e pelvi con mezzo di contrasto.

Dal confronto tra i risultati della PET/TC e della TC con mdc (positivo, negativo) non è emersa un’associazione statisticamente significativa. Sono stati sottoposti a rilettura 26 esami, ovvero le indagini PET/TC in cui si era rilevato la presenza di carcinosi peritoneale confermate da concomitante studio TC con mdc. Le lesioni ipermetaboliche evidenziate alla PET/TC sono state quantizzate mediante il calcolo del “metabolic tumor volume” (MTV) e per quanto riguarda le lesioni TC abbiamo calcolato Il “Peritoneal Cancer Index” (PCI) secondo il sistema di classificazione di Sugarbaker. Abbiamo osservato una correlazione lineare significativa tra i dati emersi dalle rispettive modalità d’imaging.