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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09282017-013609


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
GUERRI, GIANLUCA
URN
etd-09282017-013609
Titolo
Trattamento di angioplastica percutanea sulle vene giugulari interne ed azygos in pazienti affetti da sclerosi multipla ed insufficienza venosa cerebro-spinale cronica: risultati preliminari di uno studio controllato e randomizzato
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Caramella, Davide
Parole chiave
  • sclerosi multipla
  • insufficienza venosa cerebro-spinale cronica
  • CCSVI
  • angioplastica percutanea
  • vene giugulari
Data inizio appello
17/10/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Obiettivo: Questo studio si pone come scopo quello di stabilire l’efficacia da un punto di vista emodinamico, e la sicurezza della procedura di “Percutaneous transarterial angioplasty” (PTA) in pazienti affetti da sclerosi multipla (MS) ed insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI).
Al fine di raggiungere tale obiettivo sono stati comparati i valori pressori misurati prima e dopo PTA tramite cateterizzazione venosa dei tre segmenti in cui suddividiamo la vena giugulare interna (IJV) ovvero J1-J2-J3, oltre ai valori misurati nella vena Azygos, con i parametri clinici neurofisiopatologici della sclerosis multipla.
Disegno dello studio: È stato realizzato uno studio clinco monocentrico di fase II, prospettico, aperto e randomizzato. A partire dal dicembre 2011 fino a novembre 2016, 55 pazienti affetti da MS suddivisibili in tre categorie cliniche, ovvero primariamente progressiva, secondariamente progressiva e remittente recidivante, positivi all’ indagine di Eco color-doppler per almeno due criteri di Zamboni, sono entrati a far parte dello studio. Dopo aver ottenuto il loro consenso informato, tali pazienti sono stati ammessi al dipartimento di radiodiagnostica dell’ ospedale di Cisanello, dove sono stati sottoposti ad un intervento di flebografia diagnostica e di trattamento endovascolare per risolvere il quadro di CCSVI.
L’ obiettivo primario dello studio consiste in una valutazione quantitativa dei gradienti pressori post-trattamento nei tre segmenti di IJV e della vena Azygos, una volta ottenuti questi dati, verrano comparati con i parametri clinici neurofisiopatologici tra due gruppi, ovvero il gruppo A sperimentale costituito da 31 pazienti ed il gruppo B controllo da 35 pazienti, e all’ interno dei vari sottogruppi clinici della MS ( RR0; n=30 – SP1; n=15 – PP2; n=10).
L’ obiettivo secondario consiste invece nella valutazione del successo e delle complicanze della procedura a distanza di 30 giorni dalla sua attuazione.
Risultati: Il controllo angiografico post-PTA ha dimostrato la risoluzione della stenosi in tutti i pazienti dello studio. Il gradiente pressorio post-operativo risulta diminuito in tutti i tre segmenti della IJV e nella vena Azygos, senza una differenza significativa.
La percentuale di realizzazione della procedura è stata del 96.3% (53/55 pz) con due pazienti in cui la IJV non è risultata cateterizzabile, in 5 pazienti invece è stato scelto un accesso ortodromico per lo svolgimento dell’intervento. La valutazione a distanza di 30 giorni ha dimostrato una incidenza di complicanze maggiori e minori rispettivamente dello 0.05% e 0.02%.
La valutazione clinica non ha mostrato nè un miglioramento nè un peggioramento clinico significativo in seguito all’ intervento nel confronto tra i 2 gruppi A sperimentale/ B controllo (p value: >0.05) e tra i vari sottogurppi clinici (RR p value >0.05) (SP p value >0.05) (PP p value >0.05).
Conclusioni: Il trattamento endovascolare del quadro di CCSVI si è dimostrata una procedura sicura per la bassa incidenza di complicanze sia minori che maggiori con un miglioramento dei parametri emodinamici di flusso che però non risulta significativo, ed una variazione delle condizioni cliniche dei pazienti trattati di entrambi i gruppi altrettanto non significativa. Lo studio ha fornito una standardizzazione dei protocolli diagnostici ecografici (ECDs) ed angiografici (PTA), che risulteranno utili in possibili futuri trials clinici di tipo multicentrico, cechi e randomizzati.
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