Tesi etd-09282012-120511 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (3 anni)
Autore
NARDINI, ROBERTO
Indirizzo email
roberto.nardini@gmail.com
URN
etd-09282012-120511
Titolo
Hepatitis E Virus (HEV): indagini sierologiche, biomolecolari e patologiche sulla popolazione di cinghiali della provincia di Pisa.
Dipartimento
MEDICINA VETERINARIA
Corso di studi
SANITA' ANIMALE, ALLEVAMENTO E PRODUZIONI ZOOTECNICHE
Relatori
correlatore Dott. Mazzei, Maurizio
relatore Prof. Poli, Alessandro
relatore Prof. Poli, Alessandro
Parole chiave
- Cinghiale
- ELISA
- HEV
- Hystology
- Istologia
- PCR
- Pisa
- Wild boar
Data inizio appello
19/10/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
Riassunto
Il virus dell'epatite E è un virus della famiglia Hepeviridae, genere Hepesvirus che causa solitamente un'epatite di grado lieve, ma può presentare un alto tasso di mortalità nelle donne in gravidanza. Inizialmente confinata nei paesi in via di sviluppo, dove causava focolai epidemici di notevole entità, successivamente è comparsa in gran parte del mondo, prima sporadicamente, poi a livello endemico. Il suino, principalmente, ed altre specie animali sono stati riconosciuti come reservoir del virus, causando l'infezione nell'uomo sia per via oraofecale che per contatto diretto con animali e loro prodotti consumati crudi o poco cotti.
In questo studio è stata valutata la prevalenza virologica e sierologica nella popolazione di cinghiali della provincia di Pisa. Sono stati raccolti campioni di siero, feci e fegato da 64 soggetti abbattuti nell'ambito dei piani di controllo, classificati per sesso e classe di età. Le feci sono stati analizzate con una Nested-PCR secondo il protocollo proposto da Meng et al., prima in pool e identificando successivamente i soggetti positivi. I sieri sono stati analizzati con un ELISA commerciale utilizzando il kit HEV Ab della AXIOM Diagnostic ®. I fegati dei soggetti positivi in PCR sono stati analizzati con tecniche istologiche per la valutazione delle lesioni causate dal virus.
La prevalenza virologica nelle varie zone varia da 0 a 23%, con una prevalenza complessiva del 9,37 % (IC 95% 2,23-16,51). La prevalenza sierologica varia invece da 37,5 a 82,61, con una prevalenza complessiva del 55% (IC 95% 42,41-67,59). È stata rilevata una differenza statisticamente significativa tra i subadulti e gli adulti per quanto riguarda la prevalenza virologica (maggiore nei sub-adulti) e sierologica (maggiore negli adulti). Le indagini istopatologiche hanno rilevato: degenerazione degli epatociti in 7 su 12 soggetti (58,3%), infiltrazione linfocitaria in 6 su 12 soggetti (50%) e fibrosi in 8 su 12 soggetti (66,7%).
In linea con i dati emersi, anche recentemente, in altre regioni limitrofe di Italia, come Lazio ed Emilia Romagna , ed in altre nazioni d'Europa , l'infezione da parte di HEV è da considerarsi endemica nella popolazione di cinghiale; sia nella parte centrale che settentrionale della Provincia di Pisa. Nonostante la malattia nell'uomo non sia solitamente di grave entità, la prevalenza virologica rilevata pone l'attenzione sul rischio di trasmissione a categorie a rischio per contatto diretto con i giovani cinghiali.
Abstract
Hepatitis E virus belongs to the family Hepeviridae, genus Hepesvirus and causes an usually mild hepatitis, except in pregnant women, in whom it can have an high mortality rate. Initially confined to developing countries, in whom it caused outbreaks of considerable magnitude, then it has appeared in most of the world, first sporadically, then at an endemic level. The pig, mainly, and other animal species have been recognized as a reservoir of the virus, causing infection in the men, both by fecal-oral route that for direct contact with animals and their products consumed raw or undercooked.
In this study we assessed the virological and serological prevalence in the wild boar population of Pisa province. From 64 wild boars, 31 females and 26 males,killed within population control plans in several areas of the province, classified by sex and age group, were collected sample of serum, liver and feces. The feces were analyzed with a Nested-PCR according to the protocol proposed by Meng et al., at first pooled and subsequently identifying positive animal. The sera were analyzed with an ELISA commercial kit using the HEV Ab of AXIOM Diagnostic ®. The livers of the subjects positive by PCR were analyzed using histological techniques for evaluation of the lesions.
The virological prevalence in different areas varies from 0 to 23%, with an overall prevalence of 9.37% (95% CI 2.23 to 16.51). The serological prevalence instead varies from 37.5 to 82.61, with an overall prevalence of 55% (95% CI 42.41 to 67.59). There was a statistically significant difference between the sub-adults and adults with regard to virological prevalence (higher in sub-adults) and serological (higher in adults). The histopathological investigations revealed: degeneration of hepatocytes in 7 of 12 patients (58.3%), lymphocytic infiltration in 6 out of 12 subjects (50%) and fibrosis in 8 of 12 subjects (66.7%).
In line with the findings, even recently, in other border regions of Italy, as Lazio and Emilia Romagna, and other countries of Europe, the infection by HEV has to be considered endemic in the wild boar population, both in the central than in the northern part of the Province of Pisa. Although the disease in humans is not usually severe, the virological prevalence detected focuses on the risk of transmission to at-risk groups for direct contact with young boars.
Il virus dell'epatite E è un virus della famiglia Hepeviridae, genere Hepesvirus che causa solitamente un'epatite di grado lieve, ma può presentare un alto tasso di mortalità nelle donne in gravidanza. Inizialmente confinata nei paesi in via di sviluppo, dove causava focolai epidemici di notevole entità, successivamente è comparsa in gran parte del mondo, prima sporadicamente, poi a livello endemico. Il suino, principalmente, ed altre specie animali sono stati riconosciuti come reservoir del virus, causando l'infezione nell'uomo sia per via oraofecale che per contatto diretto con animali e loro prodotti consumati crudi o poco cotti.
In questo studio è stata valutata la prevalenza virologica e sierologica nella popolazione di cinghiali della provincia di Pisa. Sono stati raccolti campioni di siero, feci e fegato da 64 soggetti abbattuti nell'ambito dei piani di controllo, classificati per sesso e classe di età. Le feci sono stati analizzate con una Nested-PCR secondo il protocollo proposto da Meng et al., prima in pool e identificando successivamente i soggetti positivi. I sieri sono stati analizzati con un ELISA commerciale utilizzando il kit HEV Ab della AXIOM Diagnostic ®. I fegati dei soggetti positivi in PCR sono stati analizzati con tecniche istologiche per la valutazione delle lesioni causate dal virus.
La prevalenza virologica nelle varie zone varia da 0 a 23%, con una prevalenza complessiva del 9,37 % (IC 95% 2,23-16,51). La prevalenza sierologica varia invece da 37,5 a 82,61, con una prevalenza complessiva del 55% (IC 95% 42,41-67,59). È stata rilevata una differenza statisticamente significativa tra i subadulti e gli adulti per quanto riguarda la prevalenza virologica (maggiore nei sub-adulti) e sierologica (maggiore negli adulti). Le indagini istopatologiche hanno rilevato: degenerazione degli epatociti in 7 su 12 soggetti (58,3%), infiltrazione linfocitaria in 6 su 12 soggetti (50%) e fibrosi in 8 su 12 soggetti (66,7%).
In linea con i dati emersi, anche recentemente, in altre regioni limitrofe di Italia, come Lazio ed Emilia Romagna , ed in altre nazioni d'Europa , l'infezione da parte di HEV è da considerarsi endemica nella popolazione di cinghiale; sia nella parte centrale che settentrionale della Provincia di Pisa. Nonostante la malattia nell'uomo non sia solitamente di grave entità, la prevalenza virologica rilevata pone l'attenzione sul rischio di trasmissione a categorie a rischio per contatto diretto con i giovani cinghiali.
Abstract
Hepatitis E virus belongs to the family Hepeviridae, genus Hepesvirus and causes an usually mild hepatitis, except in pregnant women, in whom it can have an high mortality rate. Initially confined to developing countries, in whom it caused outbreaks of considerable magnitude, then it has appeared in most of the world, first sporadically, then at an endemic level. The pig, mainly, and other animal species have been recognized as a reservoir of the virus, causing infection in the men, both by fecal-oral route that for direct contact with animals and their products consumed raw or undercooked.
In this study we assessed the virological and serological prevalence in the wild boar population of Pisa province. From 64 wild boars, 31 females and 26 males,killed within population control plans in several areas of the province, classified by sex and age group, were collected sample of serum, liver and feces. The feces were analyzed with a Nested-PCR according to the protocol proposed by Meng et al., at first pooled and subsequently identifying positive animal. The sera were analyzed with an ELISA commercial kit using the HEV Ab of AXIOM Diagnostic ®. The livers of the subjects positive by PCR were analyzed using histological techniques for evaluation of the lesions.
The virological prevalence in different areas varies from 0 to 23%, with an overall prevalence of 9.37% (95% CI 2.23 to 16.51). The serological prevalence instead varies from 37.5 to 82.61, with an overall prevalence of 55% (95% CI 42.41 to 67.59). There was a statistically significant difference between the sub-adults and adults with regard to virological prevalence (higher in sub-adults) and serological (higher in adults). The histopathological investigations revealed: degeneration of hepatocytes in 7 of 12 patients (58.3%), lymphocytic infiltration in 6 out of 12 subjects (50%) and fibrosis in 8 of 12 subjects (66.7%).
In line with the findings, even recently, in other border regions of Italy, as Lazio and Emilia Romagna, and other countries of Europe, the infection by HEV has to be considered endemic in the wild boar population, both in the central than in the northern part of the Province of Pisa. Although the disease in humans is not usually severe, the virological prevalence detected focuses on the risk of transmission to at-risk groups for direct contact with young boars.
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