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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09282010-161742


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
VAGELLI, ROBERTA
URN
etd-09282010-161742
Titolo
"Alessitimia, Stato dell'umore e Percezione di Malattia. Uno studio preliminare in pazienti affetti da Lupus Eritematoso Sistemico"
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Bombardieri, Stefano
Parole chiave
  • Alessitimia
  • LES
Data inizio appello
19/10/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/10/2050
Riassunto
Scopo del lavoro - Questo lavoro presenta i risultati preliminari di uno studio nel campo della psicoimmunologia, disciplina che considera le emozioni, che danno origine ad una retroazione regolatoria o disregolatoria sull’organismo attraverso il sistema nervoso e neuro-endocrino, alla stregua di ogni altro sistema. È noto che la difficoltà dell’individuo a riconoscere ed elaborare le emozioni, definita alessitimia, contribuisce ad alterare l’equilibrio omeostatico e incide sulla possibilità di affrontare efficacemente lo stress legato alla malattia. Questo studio ipotizza l’associazione tra alessitimia, stato dell’umore e percezione di malattia in pazienti con LES, indipendentemente dalla severità della patologia e dal danno prodotto da quest’ultima.

Materiali e metodi - Trentacinque pazienti affetti da LES sono stati sottoposti alle seguenti scale di valutazione: a) TAS-20 per la misura del grado di alessitimia; b) BDI-II per la valutazione della gravità della depressione; c) STAI-Y per la misurazione dell'ansia; d) IPQ-R per l’analisi della rappresentazione mentale della malattia; e) ASQ per l’analisi degli stili di attaccamento; f) ECLAM per la valutazione della severità della malattia; g) SLICC per la misurazione del danno.

Risultati - La prevalenza nel campione in esame di soggetti alessitimici è del 22,86%. Gli studi di correlazione hanno evidenziato la presenza di un’associazione tra la difficoltà dei pazienti a riconoscere e modulare le proprie emozioni, spesso confuse con le sensazioni corporee, e lo stato dell’umore (BDI-II: r = .541, p =.001; STAI-Y: r =.645, p = .000). L’analisi di regressione ha indagato il ruolo che la difficoltà ad identificare le emozioni svolge nel predire la depressione (R2 = .293; F = 13.670, p = .001; β = .541, p = .001) e l’ansia (R2 = .416; F = 23.499, p = .000; β = .645, p = .000): il grado di alessitimia influenza significativamente sia la depressione sia l’ansia e non appare legato né al livello di attività di malattia né al danno causato da essa. È stato poi effettuato uno studio di correlazione che ha rilevato come lo stato dell’umore sia associato ad alcune particolari percezioni di malattia: la depressione correla con il sottofattore IPQ-R consequences (la percezione di conseguenze più gravi in termini fisici e psicologici) (r = .439, p = .008), con il sottofattore IPQ-R timeline acute-chronic (una maggiore aspettativa di durata cronica) (r =. 388, p = .023) e, in modo negativo,
con il sottofattore IPQ-R treatment control (una maggiore fiducia nel trattamento) (r = -.390, p = .023); l’ansia è invece associata con il sottofattore IPQ-R emotional representations, ovvero con la prevalenza di emozioni negative in risposta alla malattia (r = .632, p = .000). Le analisi di regressione confermano la dipendenza di questi tipi di percezione di malattia dalla depressione (IPQ-R consequences: R2 = .193, F = 7.884 con p = .008, β = .439, p = .008) e dallo stato ansioso (IPQ-R emotional representations: R2 = .400, F = 21.335, p = .000, β = .632 con p = .000). Infine sono stati condotti studi per valutare la presenza di correlazione tra la dimensione alessitimica e lo stile di attaccamento, evidenziando l’associazione tra la difficoltà a descrivere le proprie emozioni e uno stile di attaccamento prevalentemente evitante (ASQ disagio per l’intimità: r = .521, p = .002; ASQ secondarietà delle relazioni: r = .380, p = .027; ASQ fiducia: r = -.499, p = .003), confermata dai successivi studi di regressione.

Conclusioni - Sebbene l’estendibilità dei risultati sia limitata dalla ridotta ampiezza del campione, pare plausibile affermare che le ipotesi di partenza sono, in via provvisoria, confermate: la dimensione emotiva influisce sia sullo stato dell’umore sia sul tipo di percezione di malattia che l’individuo sviluppa, indipendentemente dallo stato fisico di malattia. Come già la letteratura ha ampiamente dimostrato, i dati della ricerca esplorativa qui discussi sembrano confermare l’idea che l’alessitimia sia uno dei fattori che distinguono e caratterizzano il quadro psicologico dei malati con LES e che, eventualmente, dal punto di vista eziopatogenetico, potrebbe accrescere la vulnerabilità psicobiologia a questa malattia autoimmune.
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