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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09282010-144108


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
TAMBERI, ANNA
URN
etd-09282010-144108
Titolo
VARIAZIONE DELLE CONCENTRAZIONI SIERICHE DI INSULIN-LIKE GROWTH FACTOR-1 (IGF-1)DOPO CHIRURGIA BARIATRICA
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Santini, Ferruccio
Parole chiave
  • diabete mellito
  • IGF-1
  • obesità
Data inizio appello
19/10/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/10/2050
Riassunto
RIASSUNTO

L’obesità si associa ad un’alterazione dell’asse somatotropo GH/IGF-1, caratterizzata da una ridotta secrezione di GH.
Si ritiene che questa anomalia possa contribuire alla patogenesi dell’insulinoresistenza e del diabete mellito di tipo II nell’obeso.
Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare le concentrazioni sieriche di IGF-I nell’obeso e le variazioni dell’ormone dopo calo ponderale ottenuto mediante intervento chirurgico di bendaggio gastrico regolabile di tipo svedese (LASGB) in 80 donne gravemente obese, di età compresa fra 34 e 54 anni (media ± DS = 44,1 ± 10 anni) con indice di massa corporea (IMC) medio ± DS = 42,8 ± 5,2 kg/m2. Nello studio sono state inserite come popolazione di controllo 80 donne normopeso (IMC < 25 Kg/m2 , media ± DS = 22,1 ± 1,5 anni ) attentamente appaiate per età.
Ciascun soggetto è stato sottoposto ad esame obiettivo, prelievo di sangue venoso dopo digiuno notturno per il dosaggio delle concentrazioni di IGF-1 e di vari parametri sierologici, oltre allo studio ecografico addominale per la misurazione dello spessore del tessuto adiposo sottocutaneo e viscerale e del volume del lobo epatico sinistro (VLES).
Tutte le misurazioni sono state ripetute a distanza di 24,5 ± 6 mesi dall’ intervento chirurgico.
I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi di 40 soggetti ciascuno sulla base dei valori di glicemia a digiuno e HOMA ( Homeostasis Model Assessment ): un gruppo A con un buon controllo glicemico e un gruppo B con controllo glicemico peggiore.
I valori delle concentrazioni sieriche di IGF-1 risultavano più bassi (p <0,0001) nei soggetti obesi (133,3 ± 48 ng/ml ) rispetto alla popolazione di controllo (189,2 ± 78 ng/ml). Il gruppo B presentava valori di IGF-1 inferiori (119,6 ± 40,2 ng/ml ) rispetto al gruppo A (147±51,7ng/ml) (p=0,0097) e livelli di IMC (p=0,0037)
e adiposità viscerale (p= 0,0009) maggiori. Nell’ intera popolazione in studio (considerando gli 80 soggetti obesi pre-LASGB e gli 80 soggetti normopeso appaiati per età) l’analisi multivariata mostrava un effetto significativo sull’IGF-1 sia da parte dell’età che dell’indice di massa corporea, che globalmente spiegavano il 39% delle variazioni dell’ormone. Dopo LASGB, nella popolazione totale l’indice di massa corporea del 23,2 % senza differenze significative tra i due gruppi.
I valori di IGF-1 aumentavano in maniera significativa dopo l’intervento chirurgico con un incremento medio pari al 32,8 % nella popolazione totale, al 26,1 % nel gruppo A e al 41 % nel gruppo B. L’entità di tale variazione differiva notevolmente da soggetto a soggetto. Tra le diverse misure antropometriche solo la riduzione dell’indice di massa corporea risultava indipendentemente associata all’aumento delle concentrazioni di IGF-1 (p< 0,01 ). Per ogni punto di IMC, l’aumento medio di IGF-1 era pari a 4,45 ng/ml. La glicemia basale si riduceva mediamente del 14% nella popolazione totale, dell’ 8 % nel gruppo A e del 17 % nel gruppo B, mentre l’insulinemia basale diminuiva del 59 % nella popolazione totale e rispettivamente del 43,5 % e del 66,5 % nel gruppo A e nel gruppo B. Per analizzare il possibile ruolo svolto dall’ IGF-1 nel controllo della glicemia, abbiamo inizialmente valutato i rapporti tra glicemia, età ed i vari parametri antropometrici nella popolazione totale di pazienti prima dell’intervento di LASGB. Il VLES e l’età risultavano gli unici indicatori indipendentemente associati alla glicemia, mentre l’IGF-1 non aveva alcun effetto dimostrabile. Dopo
calo ponderale, le variazioni della glicemia risultavano significativamente associate solo alla riduzione del VLES mentre l’aumento del IGF-1 non aveva alcun significato predittivo.
In conclusione, i risultati di questa tesi indicano che le concentrazioni sieriche di IGF-1 sono ridotte nell’obesità e che tale alterazione, secondaria all’eccesso ponderale, è reversibile con la perdita di peso ottenuta mediante LASG. Nella nostra popolazione di donne gravemente obese non si è osservato alcun legame tra le concentrazioni sieriche di IGF-1 e glicemia, sia prima che dopo calo ponderale, a indicare che in questo gruppo selezionato di soggetti l’effetto esercitato sul metabolismo glucidico da altri fattori è preponderante rispetto a quello dell’IGF-1.
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