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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09282004-022924


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Sani, Lorenzo
Indirizzo email
lorenzosn@ifc.cnr.it
URN
etd-09282004-022924
Titolo
Nuove metodologie di analisi per studi di attività cerebrale nell'uomo mediante Risonanza Magnetica funzionale
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA BIOMEDICA
Relatori
relatore Prof. Landini, Luigi
Parole chiave
  • cervello
  • esplorazione
  • fMRI
  • funzionale
  • perdono
Data inizio appello
13/10/2004
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
13/10/2044
Riassunto
Il perdono è l’atto emotivo e cognitivo che avviene quando una persona, che è stata offesa e ferita da un’altra persona, prova un sentimento di risentimento o impulsi di ritorsione verso di essa, ma decide di scusarla. Sebbene colui che perdona non assolve dalla sua colpa la persona che si è comportata male nei suoi confronti, egli compie una decisione cosciente di rinunciare alla sua rabbia ed ai sentimenti di vendetta.
Questa tesi si propone di verificare l’ipotesi che il perdono eserciti un effetto positivo sul nostro organismo, perché perdonare rappresenta un modo per l’individuo di superare situazioni o eventi che altrimenti potrebbero rappresentare una causa di stress, sia dal punto di vista psicologico che neurobiologico, anche per un periodo di tempo prolungato, che può drammaticamente alterare l’equilibrio omeostatico biologico e mentale dell’individuo stesso, con conseguenze potenzialmente pericolose. Lo scopo di questo lavoro è di determinare le risposte neurobiologiche ed i correlati cerebrali associati all’evocazione immaginaria (ipotetica ma realistica) del comportamento legato al perdono ed al non perdono nell’uomo. Ci si propone in questo modo di fornire le basi per la comprensione delle basi biologiche e dell’importanza psicologica del perdono, un fenomeno che finora è stato studiato principalmente solo dal punto di vista filosofico e psicologico.
Il paradigma sperimentale del protocollo di studio del progetto prevede l’uso della metodologia fMRI (functional magnetic resonance imaging), una sofisticata tecnica di imaging funzionale del cervello che permette di investigare le funzioni cerebrali in vivo in maniera non invasiva nell’uomo. Rispetto alla PET l’fMRI è meno invasiva (non si fa uso di composti radioattivi) e più versatile (per esempio si ha la possibilità di ripetere molti studi nella stessa sessione). Usando l’fMRI associata a paradigmi sperimentali opportunamente disegnati, siamo in grado di misurare la risposta del cervello a differenti tipi di stimolazioni: sensoriali, cognitive o emozionali.
Dopo una panoramica sulle principali metodologie di esplorazione funzionale del cervello, si passa ad una descrizione dettagliata del paradigma sperimentale utilizzato nello studio e dei vari tipi di analisi dei dati fMRI che sono state effettuate. Segue una parte in cui si presentano i vari risultati ottenuti ed un loro discussione. In appendice si riportano i principi fisici dell’fMRI ed una descrizione delle basi neurobiologiche delle emozioni.
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